A questo punto è cominciato anche il riassemblaggio del modello. Sempre coi disegni in scala l' ho reinciso in gran parte. Ho scatolato i vani del carrello e mi sarebbe piaciuto anche aprire i flabelli dei radiatori ma lì il modello era messo un po male, così ho soprasseduto. Il mio libro di modellismo per eccellenza, quello che mi ha insegnato di più (Chris Ellis, il libro completo del modellismo in plastica) recita testualmente: "...nel dubbio non fate nulla...". Ho però ricostruito il condotto che va dalla presa d' aria laterale alla girante del compressore del motore.
Una volta messo assieme il modello una cura particolare ha avuto per destinatario il tettuccio; stavolta non avevo un ricambio come è stato per il "Desert Viper" e allora, volendo fare le cose in modo assolutamente ..."autarchico" ho proceduto così: parabrezza e tegolo posteriore erano recuperabili, la parte centrale ha avuto i trasparenti asportati molto attentamente con una vecchia lama di cutter arroventata.
I frames risultanti sono stati assottigliati e ripuliti con carta vetrata molto fine ed estrema cura (una rottura...ed era la fine). Poi ho incollato loro dei quadrati di poliglaze all' interno, a simulare i vetri.
Per le gambe del carrello ho utilizzato fili di rame per i tubi dei freni e delle striscioline di stagnola speciale, quella che usano i dentisti per alcuni loro lavori: sennonché il mio dentista è anche un mio amico
Ho curato molto la colorazione e il deterioramento basandomi sulle foto di esemplari veri dell' epoca. Devo dire che anche solo due anni fa ero ancora addietro quanto a tecniche: oggi userei lo stucco liquido Gunze dato ad aerografo; allora ancora usavo come primer l' Humbrol 64.
Dopo una mano di questo ho scoperto diverse zone che andavano riprese. Poi ho cominciato la verniciatura. Nella primavera del 1941 i caccia tedeschi avevano già adottato la livrea in RLM 74/75/76.
Per le colorazioni ho un ottimo libro, quello dei colori e colorazioni di Angelo Falconi. Federal Standard alla mano ho piacevolmente appurato che le sue indicazioni sono valide quasi sempre. Per gli aerei tedeschi è un po più difficile trovare le corrispondenze esatte. Io sono uno di quelli a cui basta fare un modello verisimile, perché è risaputo che l' esattezza è una pura chimera.
Così il "sacro testo" dava per il trio su menzionato - come corrispondenze - rispettivamente HF5/H79, H27 e HG3; sempre col Federal Standard alla mano, in piena luce solare, ho trovato meglio di tutti H32, H125 e H127 (sempre rispettivamente). Sui laterali di fusoliera c' erano anche macchie in RLM 02 HG6/H92.
Ho verniciato dapprima il ventre del modello, e poi le superfici superiori. La forma e la densità delle macchie le ho copiate direttamente da una bella foto di un F; finito questo lavoro e asciugata bene la vernice ho passato tutto il modello con più mani leggere e diluite di Humbrol Gloss Cote diluito con un diluente alla nitro della Humbrol purtroppo non più in commercio. Quest' ultimo accorgimento permetteva al trasparente di asciugare bene e in fretta, senza rimanere appiccicoso.
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