



Sugli Tzefa israeliani era installato l'ALT-Airborne Laser Tracker, sistema non sempre utilizzato dagli esemplari americani su cui la bolla in plexiglass era sostituita da una carenatura in vetroresina.
A dirla tutta l'ALT era previsto solo su alcune serie costruttive fornite a Israele e, verso la fine della vita operativa delle cellule l'ALT venne scollegato e non più utilizzato (a riprova del fatto in alcune foto di certi esemplari si nota una bel pò di sabbia all'interno della cupola). Ad ogni modo, ahimè, nel kit il pezzo trasparente non è previsto e l'elicottero che ho scelto ne era provvisto (ovviamente, perchè non complicarsi ancora un pò la vita?
Non ho potuto far altro che auto costruire la bolla stessa partendo da una bacchetta di plexi, appunto, da 5 mm circa di diametro. Il pezzo è stato lavorato grazie all'ausilio del tornio da banco che possiedo... mi ha risparmiato un bel pò di fatiche.
La fase più complicata è stata quella per svuotare il tondino, che ovviamente era pieno, e creare l'alloggiamento interno per il puntatore vero e proprio che ho riprodotto tornendo un tondino di ottone (non è facile capire se lo spessore del pezzo è arrivato al limite, e infatti il primo pezzo mi si è rotto tra le mani

Ho preferito svuotare la bolla anche per non avere aberrazioni dovute allo spessore della plastica... alla fine del lavoro, col puntatore verniciato e completato, il tutto dovrebbe rendere bene l'idea.



Ho rifatto completamente anche l'asta dell'ADS - Air Data System, perché il pezzo in plastica fornito nel kit non è assolutamente all'altezza. Ho usato un tondino di rame tagliato a misura e sagomato... la sfida è stata quella di non abbozzare il metallo nella parte curva. Alla fine ce l'ho fatta (più o meno)...!
Il ricettacolo montato sul boom è stato stampato in 3D dal nostro Mod Andrea Manto, che ha anche tornito il sensore mobile in alluminio.
Sul trasparente ho ricreato la piastra su cui il complesso andrà poi incollato... operazione non semplice che sto ancora valutando quando realizzare, se prima o dopo la verniciatura. Vediamo se i prossimi giorni porteranno consiglio...

A proposito di trasparenti... quando ho messo mano ai pezzi del kit ho avuto una bruttissima sorpresa:

Durante le prove a secco per verificare gli ingombri dei vetri laterali, mi sono reso conto che qualcosa non andava.... allineando da una parte avevo grossi problemi dall'altra, e viceversa. Alla fine ho trovato il problema... il pezzo che avevo nel kit era completamente deformato. Non credo fosse un problema di confezionamento delle stampate che potrebbero essere state sottoposte a eccessive pressioni o schiacciamenti, bensì sono più propenso a credere che il difetto sia proprio nello stampo che con gli anni, e i vari rebox, si è rovinato. A riprova di quanto affermato, il vetrino in alcuni punti presenta degli spessori della plastica anomali che si notano mettendolo sotto la luce di una lampada...
Ho pensato a varie opzioni per poter superare l'inconveniente, tra cui quella di ricostruire da zero il telaio e riprodurre i singoli vetri con acetato... ma alla fine ho dovuto scartare tutte le idee perché la struttura sarebbe risultata davvero troppo fragile.
Non mi è rimasta altra scelta che acquistare un altro kit intonso... e tramite gli amici del gruppo romano di MT, che ringrazio vivamento (Fulvio, Valerio... colazione pagata!) ho reperito una scatola originale Monogram. La differenza dei pezzi è netta, il vetrino della prima edizione è allineato al resto della fusoliera:

Tra l'altro ho notato che le stampate Monogram sono molto più definite e con meno bave di stirene rispetto a quelle Revell... negli anni lo stampo si è rovinato davvero molto.
Ad ogni modo, superato lo scoglio (non senza giramenti di scatole - è il caso di dirlo - per aver dovuto acquistare un altro modello), sono andato avanti con i lavori:

Ho separato nuovamente i portelloni di accesso agli abitacoli e su quello fisso di sinistra ho ricreato l'alloggiamento per la sonda della temperatura esterna, che aggiungerò alla fine. All'interno, con un tondino di Plasticard, ho simulato la veglia dello strumento.

All'interno del vetro fisso di destra c'è una bugna che serve a dare ulteriore spazio di manovra al braccio del cannoniere quando deve utilizzare il joystick, posto sulla consolle di destra, che comanda anche la torretta del sistema di puntamento.
Ovviamente lo scasso non esiste per cui ho dovuto asportare la plastica in eccesso con il trapanino elettrico e rifinire il tutto con una striscia di Plasticard da 0,1 mm che simula il longherone di rinforzo della cornice (che è ulteriormente fissato alla bugna esterna con una serie di rivetti).

Altre lavorazione hanno riguardato, in ordine:
- Rimozione e rifacimento della piastra su cui verrà poi fissata la lama taglia cavi fornita in fotoincisione nel set Isracast. Ho preferito rimuovere l'originale, stampata assieme al trasparente, perché la struttura contemplava lo scasso per il pezzo che simula la lama stessa, e che da kit ha spessori inaccettabili. Quindi, via tutto e ho auto costruito i vari elementi col solito Plasticard.
- Dato che i portelloni di accesso non sono stati ideati per essere montati aperti, ho dovuto creare degli scassi ad hoc per dei perni di fissaggio. Con estrema attenzione ho forato la plastica con delle micro punte da 0,3 mm... un lavoro da sudori freddi!
- Per ultimo ho aggiunto le piastre su cui incollerò il pantografo dell'HSS - Helmet Mount System (più avanti vi mostrerò in cosa consiste). Per simularle ho tagliato dei pezzi a misura da una strisciolina di nastro Dymo, che è già nera e auto adesiva, per cui incollarli in posizione è stato molto più semplice.

E veniamo ora, ai famosi portelli laterali. Quelli del kit hanno spessori assurdi e sono anche sottodimensionati... quindi ho deciso di aumentarne le dimensioni con del Plasticard tagliato al plotter, fino a riportarli correttamente in sagoma, e solo dopo riprodurli in vacuform.


Al loro interno ho aggiunto la struttura di rinforzo che tiene i plexiglass in posizione... ho semplicemente sfruttato il progetto già usato per ricreare le cornici di dimensioni corrette adattando i pezzi al nuovo scopo e, ancora una volta, ritagliandoli col fidato plotter.
Ho aggiunto anche i pin di riscontro utilizzando delle sezioni di tondino di ottone da 0,5 mm... il sistema non è solido come vorrei ma è accettabile e, a fine modello, mi permetterà di incollare i pezzi senza usare tonnellate di colla ed evitando il rischio di aloni o sporcizia.
Ho anche completato la parte interna aggiungendo le sedi in cui infilerò i pistoni che sollevano i portelli e le piastre delle maniglie.
Ammetto che i nuovi sportelli in vacuform hanno una trasparenza al di sotto dei miei standard. Ho provato anche a carteggiarli e lucidarli con compound, Future e Tamiya Modeling Wax ma non ottengo grossi miglioramenti. Mi dovrò accontentare consolandomi col fatto che i difetti si vedono solo sotto una luce diretta e che, per la loro posizione definitiva a modello ultimato, non dovrebbe mai colpirli.
Come accennavo prima, mi sono portato avanti anche con gli elementi che compongono l'HSS - Helmet Mount System. Sugli esemplari americani il sistema era utilizzabile sia dal pilota, sia dal cannoniere, ma guardando le foto degli esemplari israeliani mi sono reso conto che nella maggior parte dei casi era solo il cannoniere a disporne (nella parte del pilota i rail sono solitamente rimossi e rimangono visibili solo le piastre di fissaggio). Studiando i manuali di manutenzione e le foto on line (poche a dire il vero, è stato utilissima la monografia Isradecal in questo senso) ho cercato di riprodurre il famoso pantografo che si aggancia al casco con un sistema alquanto curioso, almeno per me, fatto da due magneti. Nelle immagini tratte dai manuali e nella foto dell'esemplare conservato e utilizzato dalla Red Bull si nota il particolare:
Questa è la riproduzione in scala che ho ottenuto sagomando il solito tondino di ottone da 0,8 mm e che devo ancora completare con altri particolari. Diciamo che non è del tutto fedele ma la mancanza di spazio dovuta agli spessori del trasparente, e l'effetto scala da rispettare, mi hanno fatto scendere a compromessi. Dovrò aggiungere anche i cavi che collegano il casco all'elaboratore elettronico posto alle spalle del seggiolino del pilota (una delle tante "scatole" che ho ho aggiunto in quella zona) e che, normalmente, erano lasciati di sul bracciolo destro della postazione del cannoniere o sulla relativa consolle.

Le ali (così vengono chiamate anche nei manuali di manutenzione) dove trovano alloggiamenti i piloni dei carichi esterni sono state reincise e e completate di alcuni dettagli (come i due piccoli pannelli circolari in rilievo per cui ho usato, di nuovo, il nastro Dymo o le sedi degli anelli di ancoraggio dell'elicottero a terra riprodotti con sezioni di tubicino Albion alloy da 0,4 mm). Ho anche svuotato e assottigliato le carenature dove si fissano le rastrelliere dei missili TOW... gli spessori da scatola sono abbastanza imbarazzanti.
Sotto ho riempito gli scassi per i piloni delle razziere o dei serbatoi ausiliari che sugli Tzefa, nell'ultimo periodo di vita operativa, non erano praticamente quasi mai installati (e così sarà anche il mio modello).



A proposito dei missili TOW...

Avendo il set Werner's Wings in resina ero convinto di liberarmi di loro in poco tempo... invece no, analizzando meglio le parti fornite mi sono accorto che queste non sono altro che i componenti originali in plastica con l'aggiunta di pochi dettagli e ristampate in resina. A conti fatti, non mi hanno soddisfatto nemmeno un pò.

Quindi cosa fare? e niente... il corpo dei missili l'ho tornito da zero partendo dal pieno di un tondino di ottone:


La rastrelliera è un mix dei pezzi Werner's Wings (il corpo centrale è già rivettato e ho potuto sfruttarlo) ed altri totalmente auto costruiti. Le volate sono anch'esse tornite in ottone, come del resto anche i tubi di scarico ma torniti da un tubicino di rame; ad entrambi ho assottigliato gli spessori delle sezioni frontali per renderli quanto più in scala possibile.
I pezzi bianchi sono delle flange di rinforzo che ho ritagliato dal solito Plasticard da 0,1 e incollato in posizione con la ciano.








Il tutto sta su per incastro... ma incollerò i vari componenti, allineandoli a dovere, poco prima della verniciatura. Devo anche aggiungere i cavi elettrici di innesco e altri particolari che sto ultimando...
Altro tarlo che si è infilato nella mia testa riguarda il cannone.
Anche qui ero convinto di poter migliorare i pezzi forniti dalla Revell...ma più me li guardavo e più capivo che non avrei tirato fuori un ragno dal buco con la roba che avevo sotto mano. Quindi anche in questo... decisione drastica: rifaccio tutto col tornio, canne a parte a cui ha pensato la (santa) Master!
Il lavoro è ancora allo stato embrionale ma, intanto, vi lascio qualche foto. Nei prossimi aggiornamenti approfondirò il discorso...




Per oggi è tutto... Stay Tuned!!
