volevo mostrarvi questa Benetton costruita nel 2004, non ho un diario della costruzione come per la Jordan 191, ma le procedure adottate sono state le stesse.
Ecco alcune note sulla costruzione e il superdettaglio e naturalmente le foto.
La scatola di montaggio di partenza è ovviamente quella della Tamiya mentre come fonte di immagini di riferimento ho usato il fantastico Formula Perfect Manual #4 che tutti conosciamo.
Per il superdettaglio ho usato le fibbie fotoincise della Perfect Parts da F1 Specialties, e le decals Camel da Hobby Link Japan, mentre tutti i particolari aggiunti sono auto costruiti.
L’applicazione delle decals Camel è stata un piccolo incubo, infatti l’ adesivo dietro alcune di esse non era sufficiente cosicché queste non aderivano alla carrozzeria: ho risolto il problema usando un velo di vernice lucida come colla. Occorreva trovare molto presto la corretta posizione della decals perché la vernice le bloccava in poco tempo. L’eccesso di vernice veniva tolto con un tovagliolo di carta appena bagnato con un po’ di diluente in modo da non rovinare il giallo: non è stato facile ma tutto è andato bene!
Ho ottenuto il giallo Camel con una miscela di Humbrol #65 Gloss Yellow più #18 Gloss Orange nella proporzione di 8 : 2, mentre il verde è il #2 Gloss Emerald, ho usato le decals verdi fornite nella scatola solo come guida per mascherature.
Essendo un dentista uso molto spesso alcuni materiali della mia professione come la resina per i denti provvisori, o la lastrina di piombo che si trova nelle pellicole per le radiografie: è molto sottile e può essere tagliata in strisce di tutte le misure per simulare fascette o manicotti. Uso anche gli aghi per iniezione in tutte le misure, da 0,3 mm con incrementi di 0,1 mm fino a 1,2 mm e oltre per realizzare perni, basi per antenne, assi degli ammortizzatori ecc.
Lo spinterogeno è elaborato con l’aggiunta di 5 spezzoni di un ago da 0,8 mm da cui partono i cavi per le candele e la bobina realizzata con un tubo di Plasticard Evergreen.
I tubi dei radiatori e l’asse del cambio sono ricavati da tondini di Plasticard Evergreen del giusto diametro.
Per fare i connettori dell’impianto elettrico, uso spezzoni di aghi di vario diametro che si infilano uno dentro l’altro.
I tubi di scarico, stampati in due coppie per lato, sono stati separati per ottenere quattro tubi singoli e poi riassemblati, e aerografati per simulare il surriscaldamento.
Gli ammortizzatori posteriori sono stati completamente rifatti: ho mantenuto solo le estremità originali, la molla è stata realizzata con filo di rame, e l’asse con un ago da iniezione da 0,8 mm.
Tutti gli elementi della sospensione anteriore, ammortizzatori, barre antirollio, rinvii, ecc. sono autocostruite con Plasticard, filo di rame, aghi, lamina di piombo e di ottone, ecc.
Anche la scatola dello sterzo e i contenitori dell’olio freni e frizione sono autocostruiti col Plasticard, così come il serbatoio conico sul radiatore sinistro, autocostruito in resina mentre i connettori idraulici sono stato realizzati con aghi di diverso diametro e raccordi della Modeler’s.
Le cinture sono fatte con lamina di piombo: ho usato questo sistema solo per questo modello, mentre ora uso il cerotto di seta che simula molto meglio la tessitura delle vere cinture di sicurezza.
Con questo modello ho vinto alcuni concorsi di modellismo nella sezione dei mezzi civili
Paolo