Che Genere di Modellista?: appassionato di modelli star wars ma riesco a fare danni anche in in altri campi. L'importante e' creare qualcosa e mettersi alla prova ogni volta cercando di imparare sempre cose nuove.
Non mi esprimo sul blu ( che effettivamente nelle foto vira un po' sul viola) perche' so che hai in mente altri passaggi che lo renderanno diverso da come e' ora.
Le superfici telate però mi sembrano un po troppo chiare rispetto al metallo.Conti di ridurre il contrasto o le lasci così? Io agirei molto di piu' su un grado di opacità che accentuerei sulla parte telata.
Ricreare un modello in scala permette di allontanarci quel tanto che basta per osservare la realtà circostante dal corretto punto di vista.
Non perdere la pazienza, anche se può sembrare impossibile, è già pazienza (proverbio giapponese)
Non si smette di giocare quando si invecchia.... Si invecchia quando si smette di giocare.
per cominciare una domanda: l'effetto violaceo di cui ha scritto Valerio lo noti anche tu dal vivo?
nannolo ha scritto: ↑14 maggio 2023, 15:58
Non mi esprimo sul blu ( che effettivamente nelle foto vira un po' sul viola) perche' so che hai in mente altri passaggi che lo renderanno diverso da come e' ora. ...
In ogni caso aspetterò anch'io i passaggi successivi che potrebbero cambiare le cose.
nannolo ha scritto: ↑14 maggio 2023, 15:58... Le superfici telate però mi sembrano un po troppo chiare rispetto al metallo.Conti di ridurre il contrasto o le lasci così? Io agirei molto di piu' su un grado di opacità che accentuerei sulla parte telata.
Su questo aspetto invece concordo con Andrea.
Off Topic
pitchup ha scritto: ↑27 aprile 2023, 14:22... i manuali De Agostini ...
Hai sbagliato editore Max,
avresti dovuto cominciare con i Fratelli Fabbri, come feci io negli anni '70 del secolo scorso.
Iniziai con questo fascicolo di Aldo Zana e la prima tecnica che imparai fu come realizzare lo sprue stirato.
Manuali pratici del plastimodellismo - aerei di Aldo Zana - Fabbri Editori 1973
Manuali pratici del plastimodellismo - corazzati di Furio Lorenzetti - Fabbri Editori 1976
Manuali pratici del plastimodellismo - navi di Antonio Falzoni - Fabbri Editori 1978
Per i ragazzi che cominciavano a darsi da fare con i modelli in polistirene di quegli anni erano davvero da .
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Ciao
Tornando ai manuali.... non avevo fatto caso che la data di pubblicazione del manuale "AEREI" è 1973!!! In effetti ricordo (io l'ho preso nei primi anni '80) che alcuni modelli pubblicati sul manuale presentassero forme di scratch e di weathering (un P51 e uno Stuka Airfix 1/24) tali che anche oggi non sfigurerebbero.
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
FreestyleAurelio ha scritto: ↑13 maggio 2023, 16:30
Ciao Matta, ho seguito con attenzione questi passaggi della colorazione e mi piacciono molto le scrostature e il verde che traspare al di sotto.
Complimenti perchè sono davvero ben fatte.
Anche il pattern di invecchiamento e l'esemplare scelto sono bellissimi
Purtroppo gli Hataka non hanno preso bene molte tinte che propongono, almeno questo è quello che ho notato.
Sono dei colori chimicamente ottimi ma vanno presi con le pinze a livelli di esattezza dei toni proposti. Nulla di irrimediabile ma bisogna sapere che molto spesso le tonalità vanno corrette per ottenere colori paragonabili agli standard delle varie codifiche FS, Ana, RAL....
Quello che a me non convince è la post produzione (se c'è) sulle foto pubblicate che appaiono quasi con del fog o un effetto piatto che mangia molta nitidezza, come se le ombre fossero state schiarite un pò troppo dal livello curve sul canale RGB.
Per farmi capire, ti posto due foto d'esempio:
Foto con profilo naturale
Foto con profilo "flat"
Se così non fosse, non saprei a cosa attibuire questo effetto fog.
Forse alla lente o al sensore sporco?
Ciao Aurelio,
hai toccato una nota dolente che mi accompagna in tutti i miei wip ossia quella delle foto. Le mie foto sono tutte post prodotte e credimi, faccio veramente fatica ad eliminare il vistoso effetto fog che ottengo dalla foto in formato RAW con il risultato che spesso sembra rimanere sulla foto. Cerco di lavorare in chiarezza, rimozione del disturbo etc e di non alterare troppo le luci o altri parametri in quanto il modello molto spesso vira troppo in direzione di qualcosa che dal vivo poi non è.
Quando sviluppo le foto ho sempre la sensazione che la foto sia sfocata sul lato destro dello scatto anche se tutto il soggetto immortalato è a fuoco, le lenti dell'obiettivo sono pulite almeno nella parte esterna perchè controllo sempre, dici che anche il sensore interno può essere soggetto a sporco?
E poi un'altra domanda: come fai ad impostare un profilo flat e un profilo naturale?
nannolo ha scritto: ↑14 maggio 2023, 15:58
Non mi esprimo sul blu ( che effettivamente nelle foto vira un po' sul viola) perche' so che hai in mente altri passaggi che lo renderanno diverso da come e' ora.
Le superfici telate però mi sembrano un po troppo chiare rispetto al metallo.Conti di ridurre il contrasto o le lasci così? Io agirei molto di piu' su un grado di opacità che accentuerei sulla parte telata.
Ciao Andreone!!
Questo Corsair personalmente è una bella gatta da pelare e andrò sicuramente a modificare la resa del blu per renderlo in primis meno violaceo e in secundis meno scuro. Per quanto riguarda le superfici telate conto di contrastarle meno come ho scritto in precedenza e di differenziare l'opacità una volta terminato il modello e pensando ai trasparenti da utilizzare sulla superficie alare
Intanto dovevo delimitare l'area interessata!
Un abbraccione
Buonasera a tutti,
prima di tornare sul blu scuro e modificarlo ho deciso di concludere la verniciatura di altri dettagli per poter osservare a 360 gradi l'effetto insieme alle insegne. Avendo mascherato in precedenza le stelle e le bande bianche ho delimitato il perimetro esterno con le maschere in vinile prodotte dalla Montex e ho verniciato con il Mr.Color C326, FS15044, Insigna blue lucido, devo dire che mi piace il contrasto ottenuto con il blu della livrea, visto il tono molto scuro dell'Hataka ho temuto per il peggio.
Una volta testata l'efficacia sulla prima insegna in fusoliera ho proceduto col verniciarle tutte:
Ho deciso di verniciare le walkways per dar loro un tono un spento che si sposasse da subito con una verniciatura già usurata, quindi ho mascherato con del nastro Tesa Rosa e ho verniciato con il Gunze H77 Tyre black.
Prima di verniciare però ho protetto alcune delle zone mascherate con una spugnetta sporca di Maskol, questo per preservare alcune delle scrostature realizzate in precedenza e per far in modo che le linee nere combaciassero con le aree più usurate.
Eccovi il risultato una volta rimosso il nastro e il maskol:
Oggi mi concedo un aggiornamento doppio, questo secondo capitolo del giorno lo chiamerò: LE DOVUTE CORREZIONI
Ci tenevo a fare questo post da un sacco di tempo per condividere con voi quei momenti di malumore che ci assalgono ogni qualvolta ci rendiamo conto di non aver ottenuto l'effetto desiderato da un passaggio tecnico nel corso della realizzazione del nostro modello. Nel mio caso vi voglio mostrare tutti i dettagli che ho dovuto riprendere in seguito alla verniciatura delle insegne o della livrea stessa, più aumenta la mole del modello e (per quanto riguarda il sottoscritto) più aumentano i punti da ritoccare.
Vado a cominciare: sulla stella delle ali ho esagerato col fondo bianco e i contorni dell'intera stella ne hanno risentito, dovrò correggere, in primis però riprendo i contorni della stella che in molti punti hanno fatto overspray
Nella stella sotto 'ala destra ci sta un spigolino da riprendere:
Sul fianco destro della fusoliera devo riprendere la separazione tra Dark sea blue e Intermediate blue:
E questi sono alcuni dei punti che ho voluto immortalare durante le operazioni di correzione, ergo: non demordete alla prima difficoltà
Nelle foto che seguono invece ho iniziato il lavoro di saturazione del blu, in sostanza ho voluto ripassare il Dark sea blue dell'Hataka per renderlo più saturo e coprire meglio il lavoro di preshading fatto in precedenza che faceva trasparire lo YZC rendendo il mio blu violaceo. A tal proposito ho protetto le parti telate sulle ali e la coccarda, quest'ultima perderà quel piccolo bordo bianco che mi sono lasciato sfuggire nel corso della sua realizzazione:
In contemporanea ho deciso di ridurre alcune delle aree scrostate perchè, come scritto negli interventi precedenti, mi son reso conto di essermi fatto prendere allegramente la mano , si spellava che era una meraviglia e mi son divertito.. si.. e adesso recuperiamo!
Se osservate la foto noterete che ho delimitato col nastro Tesa rosa le scrostature in prossimità del ripiegamento delle ali, sono andato a carteggiare con una lima morbida grana 2000 fino alla plastica sottostante con l'obiettivo di livellare tra loro i diversi strati di vernice (alluminio, YZC, Dark sea blu e i vari lucidi di protezione). Ho protetto con il mio fedele Maskol quel minimo di scrostatura da salvare e sono andato a riverniciare il blu.
Nella foto che segue potete vedere come ho recuperato la prima scrostatura di prova sotto le cofanature del motore, se osservate si intravede qualche piccolo gradino ma nulla che non si possa livellare ulteriormente con una carta abrasiva grana 2000 bagnata e il trasparente lucido successivo.
Qui invece potete osservare il nuovo look delle ali del Corsair, non ho ancora finito del tutto ma si sta riducendo di molto l'effetto delle scrostature:
Ci sarà ancora da fare, ma possiamo solo migliorare la situazione
A prestissimo