


Come al solito, non ho saputo resistere al fascino di un soggetto così malandato che mi ha permesso di utilizzare per la prima volta i metallizzati Alclad II.
Il kit non ha bisogno di essere presentato, è un Tamiya e tanto basta, ho solo aggiunto i cavi delle candele al motore, quelli dei freni ai carrelli, le cinture di sicurezza sul seggiolino, la luce di posizione posteriore rifatta con un pezzetto di sprue trasparente e poco altro, l''unico after market il tettuccio in acetato della Pavla.
Nelle foto le piccole modifiche ai carrelli e la rivettatura effettuata da me per la prima volta su un modello utilizzando la mitica Rosie the Riveter.



Dopo aver colorato e mascherato la parte inferiore di alettoni e piani di coda in JN Gray Tamiya ho dato il fondo per gli Alclad, ho utilizzato il nero lucido Humbrol 21.
Tra le 4 tonalità di Alclad che avevo a disposizione,Titanium, Duralluminium, Polished alluminium e Airframe Alluminium ho scelto quest'ultimo perchè era bello brillante, liscio e sufficientemente resistente sia alle mascherature che ai lavaggi anche se tutti i metodi da me provati non mi soddisfacevano infatti tendevano a scivolare e a non fissarsi.


Previa mascheratura ho differenziato qualche pannello con il Duralluminium.

Per le scrostature ho utilizzato il maskol dato con una spugnetta.
Nelle foto dell'aereo reale oltre ad essere scrostato il verde sembra anche consumato e scolorito soprattutto sulla parte posteriore, per riprodurre questo effetto ho spruzzato una mano leggerissima di verde oliva Tamiya su coda, timoni e radici alari, a colore asciutto ho usato di nuovo il maskol questa volta sul verde oliva ed ho spruzzato sempre con mano leggera e colore diluitissimo il JN Green Tamiya sul resto del modello e aleatoriamente sui punti coperti dal maskol sul verde oliva.
Alla fine sotto al verde in trasparenza deve vedersi il metallizzato e solo i longheroni alari e le supefici mobili saranno evidenziati con un'altra mano di JN Green.
Si toglie il maskol che metterà in luce le scrostaure sia sul metallizzato che sul verde oliva e grazie al sottile strato di colore con un cutter, uno stuzzicadenti e le dita si scheggia ancora un po il tutto.
Hinomaru, walkways e bordi d'entrata gialli sono dipinti grazie a mascherine tagliate nel nastro Tamiya a cui è sempre meglio diminuire il potere adesivo incollandolo sul palmo della mano prima che sul modello.






A questo punto è venuta meno l'intenzione iniziale di non usare trasparenti anche perchè mi sono reso conto che difficilmente sull'aereo vero ci si poteva specchiare infatti anche quando gli americani lo testarono in versione “desnuda” l'alluminio appareva piuttosto opaco.
Dopo aver posizionato le poche decal su una mano leggera di Future ho effettuato il lavaggio ad olio nero e marrone mischiati in parti uguali prima generale e poi selettivo.
Ho sporcato le radici alari con pigmenti color terra della MIG fissati invece che con il diluente Humbrol con il Dark Wash sempre della MIG ottenendo un effetto molto bello.
Il lavoro è terminato con una mano leggera di satinato Vallejo che, faccio autocritica, ha scurito un po troppo l'Airframe alluminium.









