terminato lo Zero torno alla mia amata scala 1/32 con un F4U-1A prodotto dalla Tamiya, realizzerò un Corsair del VMF-111 conosciuto come "Olè 122" divenuto celebre e unico tra gli aerei della Seconda guerra mondiale per la sua affidabilità, in sostanza fu l'unico F4U-1A a portare a termine 100 missioni senza riportare problemi tecnici di sorta, volando per oltre 400 ore di volo e 80,000 miglia nautiche con lo stesso motore. Il kit è il seguente:
La boxart è direttamente inspirata ad una foto scattata al Corsair in questione:

https://www.pinterest.it/pin/457678380853615137/ - Immagine pubblicata a scopo di discussione
Utilizzerò un paio di aftermarket su questo modello inclusi due set Eduard, rispettivamente il set di fotoincisioni n.32366 per i dettagli esterni e il set di fotoincisioni n.32829 per le placard del cockpit, purtroppo il set prodotto dalla Barracuda Studios è introvabile.
Gli aftermarket sono i seguenti:
Sinceramente non vedo l'ora di lavorare sul motore Brassin, si preannuncia un modello nel modello viste le numerose componenti da cui è composto ma lo vedremo più avanti. Per quanto riguarda la documentazione sono felicissimo di poter usufruire del primo volume di una nuova serie prodotta da Dana Bell intitolato "Rivet counter Guide #1, Corsair Cockpit F4U-1 family", il titolo è tutto un programma e la pubblicazione focalizza l'attenzione su tutte le differenze di strumentazione e sulle modifiche apportate nel corso della produzione nei cockpit dei Corsair U-1, U-1A e U-1D. Il libro è il seguente:
Grazie a questo volume ho potuto apportare le prime aggiunte in autocostruzione ai primi elementi del cockpit, la prima cosa su cui ho messo mano è la parete anteriore del cockpit un pò priva di dettaglio alla quale ho aggiunto tubazioni con cavi Plusmodel di diametro differente e fermi in plasticard:
Un'altro elemento un pò spoglio del kit (strano ma vero) sono i pedali del timone di coda, ho deciso di autocostruire il dettaglio mancante consistente nel meccanismo di regolazione dell'altezza dei pedali stessi a seconda dell'altezza del pilota. In questo caso il libro di Dana Bell è tornato utilissimo in quanto documenta come questo dettaglio fosse differente tra F4U-1 e F4U-1A.
Per oggi è tutto, spero che vi stia stuzzicando questa piccola introduzione al wip
