"Quello che so fare ancora non lo so, però quel poco che faccio lo faccio bene!" (questa è mia) "Il mio avversario è colui che ancora non sa di essere sconfitto" (...sempre mia) ”La curiosità a volte porta a sbagliare ecco perché mi faccio i caxxi miei” (…ancora mia)
Che Genere di Modellista?: Principiante ma con il "Sacro Fuoco". Approdato in tarda età, ho fretta di colmare il divario. Adoro il dettaglio estremo e l'auto-costruzione di ciò che manca.
Starfighter84 ha scritto: ↑15 ottobre 2020, 0:29
Il tornio è un Emco Unimat 3... abbastanza vecchiotto e basico, ma per le mie scarse capacità è più che sufficiente (almeno per ora). Ho avuto la fortuna di prenderlo a pochi € da un vecchio amico di famiglia che se ne disfaceva per inutilizzo... dopo averlo pulito e oleato, è tornato ai vecchi splendori.
Non credo sia più prodotto.. usato si aggira sui 450€ on line.
Grazie Valerio,
sospettavo che il prezzo fosse leggermente "fuori portata".
Dovrò aspettare un'occasione come la tua ... con molta pazienza.
... oppure buttarmi su qualche "giocattolo" cinese
Marco
"L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare" (George Bernard Shaw)
Che Genere di Modellista?: Modellista Generico, importante che voli, velivoli AMI ed Elicotteri FF.AA. e FF.PP. Italia, non disdegno Jet o eliche di altre nazionalità!
Che Genere di Modellista?: Modellista genere Sci-Fi e fantasy, dalle astronavi alle figure in vinile 1/8 o 1/6, anche busti e figurini in scale varie, faccio esperienza anche in altre tipologie e in scratchbuilding.
Valerio, che dire, complimenti, un lavoro davvero molto bello, soprattutto la fedeltà dei particolari riprodotti.
Lo scartch build unito alla lavorazione al tornio e 3D fanno la differenza, bellissimo lavoro davvero sia tu che Andrea, grandissimi!
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Tutto è pronto per un ulteriore aggiornamento... questa volta dopo aver sudato sette camice con svariati brividi di terrore che mi attraversavano la schiena!!! ora vi spiego il perchè...
Ma prima... il cannone M-197 è quasi ultimato! ci eravamo lasciati così..:
In rete si trovano parecchie foto dell'arma montata sui Cobra ma, in realtà, quasi tutte non fanno capire bene la disposizione dei vari elementi. Inoltre ho capito che molto spesso, in situazioni non operative, al cannone veniva smontato il "feeder", ovvero la "scatola" dove passano i nastri dei colpi e che alimenta il tamburo. Approfondendo un pò il discorso, preso anche dalla curiosità, credo anche di aver capito il perchè... è uno dei sistemi più soggetto all'usura e all'ossidazione per cui preferiscono salvaguardarlo da eventuale ruggine e, di conseguenza, inceppamenti.
Quindi, alla fine, girovagando in rete sono riuscito a trovare direttamente il manuale tecnico ("ravanando" bene su Internet si trova tutto!):
Il feeder è posto sulla destra del tamburo e l'ho ricostruito utilizzando del Plasticard da 0,2 mm sagomato con decine di prove a secco (non è facile soprattutto capire gli ingombri corretti in scala). Per simulare le ruote dentate che fanno scorrere le munizioni ho recuperato dei vecchi ingranaggi da un amico orologiaio... il suo aiuto è stato provvidenziale, grazie Danilo! non sono del tutto in scala... ma fanno la loro figura. L'alberino è in ottone tornito:
Rispetto al reale mancherebbe una ruota dentata... purtroppo per problemi di spazio (e di fuori scala) non ho potuto aggiungerla. Perdonate la licenza...!
Sulla parte opposta, invece, ho rifatto da zero il motorino che controlla lo spostamento sull'azimut (Azimuth Drive) utilizzando, ancora una volta, del Plasticard e dei profilati Evergreen:
Più in basso ci sono due smorzatori che regolano il rinculo del cannone... sono davvero piccoli e li ho rifatti con una base in Plasticard sagomata su cui ho applicato due sezioni di tubicini di ottone Albion Alloy da 0,1 e 0,2 mm l'una dentro l'altra.
La base è sempre in Plasticard rifatta per seguire gli ingombri della torretta (che non ho toccato sfruttando direttamente il pezzo del kit, già buono di suo). All'interno ho anche inserito un pezzo di nastro munizioni prelevato dalla scatola "U.S. Machine Gun" della Academy. E' in scala 1/35 ma la differenza non si nota... anche perchè, alla fine, i proiettili sono praticamente nascosti dalla struttura:
Le canne tornite della Master sono quanto belle a vedersi, quante complicatissime da assemblare. Ci è voluta molta pazienza e svariate prove soprattutto per trovare il corretto allineamento dei pezzi:
E passo, ora, ai momenti di sudori freddi cui ho fatto cenno prima... il montaggio dei trasparenti!
Ma prima di mettere mano ai vetrini ho completato gli abitacoli aggiungendo tutti gli elementi che non avevo ancora incollato:
Quella che vedete sulla destra dell'abitacolo anteriore, montata su uno stelo e col filo elettrico a spirale, è un a luce da lettura. In alcune foto è ben visibile, in altre è nascosta perchè spesso il cannoniere (o il pilota) la "collassavano" verso il basso per non intralciare la visibilità. Personalmente ho deciso di aggiungerla per aumentare il dettaglio...!
Il pilota e il cannoniere sono protetti da delle piastre balistiche poste sui fianchi dei seggiolini: sono ricostruite partendo dal solito Plasticard da 0,2 mm.
Ed ecco i vetrini pronti per il montaggio. Sul finestrino laterale ho applicato alcune targhette dei parametri di volo e di attenzione come viste in alcune foto... in più, quasi al centro, c'è il termometro della temperatura esterna.
Sul "cielo" della cabina ho completato il compasso del sistema di puntamento montato sul casco con relativo filo di alimentazione. Più avanti, frontalmente sulla destra del cannoniere/puntatore, ho aggiunto una piccolissima consolle ricostruita in plasticard che alloggia la bussola di backup, l'orologio/cronometro e un piccolo specchietto retrovisore.
Ho adottato una sequenza ben precisa per incollare i pezzi: per primo ho fissato il finestrino laterale alla sinistra del pilota con due gocce di Vinavil; il fissaggio definitivo l'ho eseguito spennellando del metiletilchetone (va bene anche la Tamiya Extra Thin Cement) lungo tutte le giunzioni. E' importante incollare prima questo elemento perchè funge da battuta e da allineamento per il vetrino superiore che, ancora una volta, è stato saldato facendo filtrare il MEK in profondità nelle fessure. Sconsiglio l'utilizzo di ciano acrilica o Vinavil (se non per fermare momentaneamente le parti) perchè si rischia di macchiare i vetri che sono davvero molto grandi.
Con l'occasione ho anche fatto una prova a secco inserendo i portelloni di accesso... con grande sollievo ho constatato che rimangono in posizione anche senza l'uso di collante, cosa che agevolerà nel montaggio finale!
Allo stato attuale il mio Tzefa si presenta così... si avvicina la verniciatura!
STAY TUNED!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Ciao Valerio
bel lavoro... mi sembrava il meccanismo di un orologio con tutti quegli ingranaggi. Lavoro da brividi nel trasparente in effetti però perfettamente riuscito!
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
Che Genere di Modellista?: aerei militari moderni, ma non disdegno i classici della 2° guerra mondiale! L'aereo preferito? una bella lotta tra Phantom e Tornado!
Che Genere di Modellista?: Principalmente aeromodellismo e navimodellismo statico, ma anche veicoli e spazio. Modelli in plastica, carta, legno ecc. Collezionismo di die-cast di veicoli e soldatini
forse hai già risposto, ma il vetro davanti deve arrivre proprio così, facendo scalino rispetto alla fusoliera, o ci va dell'altro? Voglio vedere le fasi successive, per capire come mai hai già montato i trasparenti rispetto alla verniciatura.
"We shall go on to the end. We shall never surrender!"