GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

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drinkyb
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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

Messaggio da drinkyb »

Bellissimo Lavoro!
Bruno

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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

Messaggio da Poli 19 »

un'ottima verniciatura Luca...ben documentata e spiegata!
Un caro saluto Fiorenzo

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Seby
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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

Messaggio da Seby »

Questo è il topic definitivo sull'argomento ragazzi. Forza Luca!
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FreestyleAurelio
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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

Messaggio da FreestyleAurelio »

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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

Messaggio da Madd 22 »

FreestyleAurelio ha scritto: 4 agosto 2019, 18:35 Ottimo,veramente bellissimo!
Tanto di cappello, Luca.

Da come ho capito hai dato il verde di fondo poi le mottles in giallo mimetico, giusto?
Esattamente Aurelio. Purtroppo così tante macchie a mano libera e ravvicinate creano un fastidioso overspray sul verde che tende a schiarire.
Quindi dopo aver fatto tutte le macchie, ho ripassato il verde di base tra di esse per scurire di nuovo il verde mimetico.
Dario Giuliano ha scritto: 7 agosto 2019, 5:41 Ciao Luca.
Stai facendo un lavoro veramente stupendo.
Ho inserito inserito un breve tutorial riguardante i collettori di scarico su TECNICHE DI INVECCHIAMENTO.
Spero possa esserti utile.
A presto.
Grazie mille Dario, bella tecnica!

AGGIORNAMENTI!

Piano piano si va avanti per quel poco tempo che mi ritrovo.

Per completare la verniciatura della mimetica mancavano le due bande trasversali di riconoscimento, una sul muso e una in fusoliera.
Come al solito mi diverto, e trovo utile, completare il WIP con alcune precisazioni storiche:

Distintivi ottici

Le due bande dipinte sopra la mimetica, sono particolari distintivi ottici adottati dalla R.A. per esigenze pratiche.
Infatti con il sempre maggiore impegno della R.A. nei più disparati teatri operativi, sopratutto a diretto contatto con la Luftwaffe, si rese necessario rendere i propri velivoli immediatamente distinguibili, ed evitare pericolosi fraintendimenti da parte dei Tedeschi.

In realtà già nel breve conflitto aereo contro i Francesi, il 15 giugno 1940, i piloti della R.A. ebbero problemi ad identificare i compagni durante un raid notturo condotto dai Francesi. Si crearono parecchi incidenti e furono fatte delle modifiche non ufficiali sul campo, aggiungendo una fascia bianca a tre quarti di fusoliera posteriore ai primi C.R.42 del 23° Gruppo.
Verso la fine del 1940 si iniziò ad applicare su tutti gli aerei la fascia bianca di riconoscimento, di larghezza circa 600 mm per i caccia (1200 mm per plurimotori), e venne ufficializzata a partire dall'anno seguente divenendo standard per tutti gli aerei della Regia Aeronautica, fino all'armistizio del 1943.
In Nord Africa, alle insegne standard, furono aggiunte le estremità delle ali dipinte di bianco e i tedeschi le applicarono anche sui loro velivoli.

La banda giallo cromo sul muso, apparve durante gli scontri aerei della battaglia di Inghilterra. Per uniformare i velivoli del CAI (Corpo Aeronautico Italiano) inviato da Mussolini sulla Manica, si dipinsero le capottature motore di giallo per uniformarsi allo schema identificativo utilizzato dalla Lufwaffe. (Infatti BF 109E avevano tutti le cappotte motore in giallo).
Nel teatro operativo Russo invece, oltre al muso, anche la fascia in fusoliera venne dipinta di giallo.
La fascia gialla sul muso fu usata fino all'inizio del Novembre 1941, poi fu eliminata.



Per realizzare entrambe le strisce ho prima dato una mano di lucido sul muso e in fusoliera, successivamente ho mascherato utilizzando nastro in vinile bianco della tamiya. Lo strato di lucido permette di avere uno stacco netto e preciso quando andremo a rimuovere il nastro.



Come scritto precedentemente, lo standard di larghezza per la striscia bianca era di 600 mm. In scala 1/48 corrispondono a 12,5 cm.
Per il bianco ho usato direttamente il Surfacer 1500 White, che è gia un bianco spento, inoltre prepara un ottimo fondo per il giallo sul muso.



Per la banda del muso non c'è una misura fissa, spesso coincideva con la cappottatura dei motori radiali. Sui musi lunghi era una porzione contigua all'ogiva, quindi bisogna trovare il riferimento attraverso le foto a disposizione.
Per il giallo cromo ho usato un Gunzhe H4 tagliato al 50% con H34. Puro, a mio parere, è un giallo primario troppo acceso.

Stesso fondo e stessa vernice usata ovviamente per l'ogiva del gruppo elica.
Le pale invece sono verniciate di due colori diversi, stile ereditato dai Cr.42 e dai macchi 200 pre-guerra con livree a reticolo di tipi continentale.
Frontalmente sono in un grigio azzurro, le fonti lo identificano con un FS 35526, e posteriormente nero opaco.



Secondo le tavole di conversione delle vernici più famose, il grigio in questione lo identifica con un XF-23 o un Gunze H 67.
Avendo a disposizione il tamiya, mi sono accorto che questo risulta troppo azzurro, quindi ho preferito tagliarlo con un grigio comune come XF-19. (rapporto 1:1).
Ricordate prima di verniciare l'ogiva di aprire un foro con un trapanino a mano, da scatola il foro è solo abbozzato.


Successivamente mi sono dedicato alle parti telate delle superfici di comando.
Essendo quindi non metalliche come rivestimento, la tela tende ad adagiarsi tra le centine e a creare delle concavità. Il kit riproduce già l'effetto delle centine visibili, ma ho voluto dare un po' di movimento anche con le vernici.



Praticamente si simulano le ombre tra le centine, create dalla tela che si rilassa, per forzare un effetto ottico che in scala può avere un senso.
Quindi si tagliano tante piccole striscioline larghe poco meno di 1 mm, si dispongono lungo le linee delle centine, e si vernicia un tono più scuro del colore di base.

Per le superfici inferiori in grigio mimetico l'operazione è stata più che semplice, anche se molto lunga in fase preparatoria.
Ho scurito il grigio di base del 30% ( 7 base : 3 nero), e diluito al 80%.



Non è necessario insistere con la vernice, difatti quando si andranno a togliere le mascherature, l'effetto sarà troppo marcato e andrà amalgamato con il resto passando il grigio di base diluito almeno al 90% per rendersi conto subito delle trasparenze desiderate.
L'effetto deve essere appena percepibile.



Sulle superfici superiori invece mi sono trovato in difficoltà. Quando ho realizzato la mimetica, non ho tenuto in considerazione il fatto di lasciare gli alettoni e gli elevatori con il solo colore di base.
Quindi, dopo alcuni tentativi di scurire a mano libera le zone tra le centine, ho sverniciato tutto ed ho ricominciato da capo.
Identica procedura fatta con il grigio delle superfici inferiori: verde di base, mascheratura, stesura del verde scurito al 30 %



Dopo aver trovato il giusto contrasto tra le ombre, ho verniciato le macchie ma non ho cercato di scurire le porzioni di macchia comprese nelle depressioni della tela. Forse una scelta sbagliata, ma per ciascuna macchia avrei dovuto scurire prima il giallo mimetico e poi il bruno, e non ne vale la pena per delle porzioni cosi piccole.


Alla fine anche l'effetto della tela si perde con tutte le macchie della mimetica, ma è appena visibile anch'esso.

Concludo con il dettaglio della cofanatura radiatore ventrale.
Ho notato grazie alle foto trovate, che sui primissimi esemplari vi è la parte centrale della cofanatura lasciata in alluminio e non dipinta.
(In realtà la parte centrale è il radiatore vero e proprio fissato direttamente sul ventre. Le carena era un convogliatore d'aria anteriore e posteriore)
Ho trovato riscontro in alcune foto, in cui sono ritratti proprio i velivoli della 97 Sq. sul'aeroporto di Ciampino durante il trasferimento verso Comiso.


Foto inserita esclusivamente per interesse storico ai fini di discussione. Tutti i diritti riservati. Associazione 4° Stormo

Se notate il secondo velivolo sulla destra, mostra la parte centrale molto più chiara rispetto alla mimetica.
(tra le altre cose, questo velivolo dovrebbe essere proprio il mio esemplare, in quanto si nota il codice 2 alla destra del 97. Si intravede a malapena)
Potete notare altri velivoli nella foto postata alla pagine 2 del Wip, in cui si nota chiaramente la parte alluminio del radiatore.



All'inizio ero titubante sull'effettiva presenza dell'alluminio vivo sul radiatore, sopratutto perché cercando altre foto di velivoli del 4° stormo impegnati a Comiso per le operazioni su malta, ho trovato le carenature del radiatore tutte dipinte.
Ma alla fine, grazie alla testimonianza di una foto che prova il dettaglio, ho scelto di riprodurre il radiatore in alluminio vivo anche senza la certezza che al momento dell'abbattimento del Hurrican Inglese fosse così.

Come al solito mi sono affidato agli alclad, white aluminium, dopo una attentissima mascheratura di tutta la zona già verniciata in più parti.

Per adesso è tutto, a presto con gli aggiornamenti sui collettori di scarico, lucido e lavaggi.

Saluti
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W.I.P. P-47D Razorback

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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

Messaggio da pankit »

Quanto é bello Luca, complimenti davvero, é chirurgicamente perfetto e il wip é davvero utile, grazie!
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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

Messaggio da Dioramik »

Stupendo, bravissimo, :clap:
Interessantissime anche le notizie che hai inserito. :thumbup:
...e "Senza Cozzar Dirocco"
:wave: Mandi a ducj :wave:

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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

Messaggio da drinkyb »

Bellissimo. I colori poi sono fantastici.
Bruno

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Re: GB Made in Italy 2018 - Madd22 - Macchi C.202 "Folgore" 1/48 Hasegawa

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Ciao Luca,

un wip dal carattere sempre più enciclopedico: al termine, potresti scrivere una monografia sul Folgore. :-oook
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