"The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Sezione dedicata ai modelli in fase di costruzione. Postate qui i vostri lavori e se volete, descrivete le fasi del montaggio.

Moderatore: Madd 22

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nannolo
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L'importante e' creare qualcosa e mettersi alla prova ogni volta cercando di imparare sempre cose nuove.
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Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da nannolo »

Bell'esemplare l'aereo. Poi italiano è il massimo. ..
Buon divertimento.
Ricreare un modello in scala permette di allontanarci quel tanto che basta per osservare la realtà circostante dal corretto punto di vista.

Non perdere la pazienza, anche se può sembrare impossibile, è già pazienza (proverbio giapponese)

Non si smette di giocare quando si invecchia.... Si invecchia quando si smette di giocare.

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:-sigsi " Come furia per l'anguria !!! " :-kni
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pitchup
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Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da pitchup »

Ciao
thunderjet ha scritto:Max & Fabio mi avete incuriosito...raccontateci!
...io dovrei andare giù in garage a cercare le fonti prima :-D
saluti
Massimo da Livorno

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"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
Fabio_lone

Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da Fabio_lone »

Vado un po' a braccio vediamo se ricordo bene, nel caso correggete.
Alla fine della guerra e con l'adesione al patto atlantico la marina intravide la possibilità di formare una propria aviazione navale. L'aeronautica creava intanto la sua componente antisom ordinando degli helldiver (una quindicina). Varie mosse venivano fatte dalla marina, compreso l'invio di piloti ad addestrarsi in America per il passaggio di vari velivoli come appunto l'helldiver , l'ad-1, l'avenger e altri che non ricordo.
Gli americani guardarono con simpatia questi tentativi della marina e regalarono due helldiver alla marina dotandoli di simboli e coccarde fittizie (quelle che si vedono nel profilo di Argo). Si avvicinarono quindi con una portaerei alle nostre coste e fecero decollare in due aerei pilotati da due piloti della marina. Atterrati a Capodichino, senza nessuna autorizzazione e mantenendo il silenzio radio, i piloti ebbero l'idea di parcheggiare gli aerei nella parte americana della base rendendoli cosi intoccabili. Rimasero li parcheggiati finché non furono alla fine riassorbiti dall'Aeronautica.

Sfumò cosi il sogno della marina che dovette accontentarsi dell'ala rotante.

Piccola curiosità. Le regole che ci furono imposte dopo l'armistizio vietavano di possedere bombardieri. I nostri helldiver vennero infatti denominati S2C5 invece che SB (scout bomber) come gli americani.
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thunderjet
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Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da thunderjet »

Off Topic
pitchup ha scritto:Ciao
thunderjet ha scritto:Max & Fabio mi avete incuriosito...raccontateci!
...io dovrei andare giù in garage a cercare le fonti prima :-D
saluti
fai con comodo! :-D
Fabio_lone ha scritto:Vado un po' a braccio vediamo se ricordo bene, nel caso correggete.
Alla fine della guerra e con l'adesione al patto atlantico la marina intravide la possibilità di formare una propria aviazione navale. L'aeronautica creava intanto la sua componente antisom ordinando degli helldiver (una quindicina). Varie mosse venivano fatte dalla marina, compreso l'invio di piloti ad addestrarsi in America per il passaggio di vari velivoli come appunto l'helldiver , l'ad-1, l'avenger e altri che non ricordo.
Gli americani guardarono con simpatia questi tentativi della marina e regalarono due helldiver alla marina dotandoli di simboli e coccarde fittizie (quelle che si vedono nel profilo di Argo). Si avvicinarono quindi con una portaerei alle nostre coste e fecero decollare in due aerei pilotati da due piloti della marina. Atterrati a Capodichino, senza nessuna autorizzazione e mantenendo il silenzio radio, i piloti ebbero l'idea di parcheggiare gli aerei nella parte americana della base rendendoli cosi intoccabili. Rimasero li parcheggiati finché non furono alla fine riassorbiti dall'Aeronautica.

Sfumò cosi il sogno della marina che dovette accontentarsi dell'ala rotante.


thanks! :-oook
the only excuse for making a useless thing is that one admires it intensely.all art is quite useless

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Cox-One
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Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da Cox-One »

Si Fabio, ricordavo anche io la storia .... letta non so dove. Le uniche cose che ricordavo diversamente era il numero, che mi sembrava più di 2 soli aerei, e la fine ..... ovvero gli aerei alla fine rimasero a marcire ....
..... ma il beneficio del dubbio lo lascio aperto :-D
Il mio modello più bello?
Sicuramente il prossimo!
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Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da Argo2003 »

Fabio è stato più che esauriente, ad integrazione posso solo aggiungere altre curiosità, tipo che In quel periodo gli u.s.a. avevano paventato addirittura la cessione di una portaerei tascabile alla nostra marina o che i due piloti di marina incaricati di portare in italia i primi 2 helldiver durante il viaggio fecero amicizia con i piloti u.s.n. che addirittura scortarono con dei Panthers da Marsiglia all' isola d' Elba gli Helldivers per coprirli da eventuali tentativi di intercettazioni...da parte di velivoli a.m.i....
L ' aeronautica militare fece valere la "legge dei 1500 chili" che dava appunto la pertinenza all' A.m.i. di qualsiasi velivolo ad ala fissa con peso superiore ai 1500 kg, e quindi requisì i due S2c, ed i 2 piloti furono messi in licenza......
Mai nell'ambito dei conflitti umani, così tanto fu dovuto da tanti a tanto pochi. (W. Churchill)
Ho speso gran parte di ciò che ho guadagnato in alcool, donne e macchine veloci. Il resto l' ho sperperato... (George Best)

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Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da microciccio »

Ciao Alessandro,

sei un turbine di attività modellistica continuativa in questo periodo! :-oook

Buon lavoro.

microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...

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Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
matteo44

Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da matteo44 »

Già la storia è molto interessante...
Sono certo che lo sarà anche seguire questo WIP.... Buon lavoro Alessandro! :-oook
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syerra
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Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da syerra »

bel soggetto, esempalre quanto mai particolare per storia ed insegne (solo da pochi anni con il ritrovamento di foto nitide di fonte US NAVY si è accertato che che lo stemma MM in coda era in negativo)...per dovere di cronaca e correttezza storica: era Dicembre 1952 i due velivoli, codice radio Gull One e Gull Two pilotati rispettivamente dal T.V. Volpe e S.T.V. Valente, furono lanciati dalla paortarei Midway al largo di Capo Corso con destinazione Capodichino... poco dopo, contattato il controllo aereo Italiano, i due piloti MM scoprirono di non essere riconosciuti come velivoli facenti parte delle forze armate italiane e quindi considerati "intrusi"... furono quindi raggiunti da due caccia dell'AM decollati su scramble e scortati fino a Capodichino dove venne loro comunicato di atterrare nella zona di competenza AM... però essendo i velivoli di proprietà US NAVY, dalla Midway prima e dagli USA dopo intervennero in maniera decisa ordinando ai piloti italiani di atterrare a capodichino e dirigersi nella zona di competenza USA liddove i velivoli vennero presi in consegna da militari armati USA e da loro custoditi...i piloti italiani invece, furono scortati da militari AM in zona italiana, messi sotto accusa ed imprigionati in attesa di processo, poichè non esistendo l'Aviazione di Marina Italiana vennero considerati come insubordinati oltre a non essere riconosciuti come piloti militari di velivoli...processati e prosciolti, grazie a forti pressioni USA, venne loro invalidato il brevetto di piloti di aerei militari conseguito con regolare corso negli USA e rimandati ai reparti d'appartenenza (non proprio)... i due velivoli rimasero in zona USA e molto tempo dopo vennero "ceduti" all'AM... insomma una bella storiella" all'itagliana". ;)
Ultima modifica di syerra il 11 febbraio 2015, 18:15, modificato 1 volta in totale.
un Siculo saluto

Gianni



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Chi Vola Vale... chi non Vale non Vola ed è Vile !!!
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Re: "The Italian Beast" Curtiss S2C5 Academy 1/72

Messaggio da Rescue IGA »

Ciao, anche io amo molto il soggetto da te scelto. L'ho acquistato qualche anno fa e preso dall'entusiasmo ho "forato" uno ad uno con una micropunta i fori delle parti mobili,flap. Però data l'impresa che era solo parte del lavoro ho dovuto abbandonare per studiare bene come procedere. Per quanto concerne il "regalo" fatto dagli americani alla Marina Militare, le cose andarono un pò diversamente. Quello che in Italia fu portato come regalo in effetti era il risultato di un accordo M.O.U. (memorandum of understandig - protocollo d'intesa) appunto per la fornitura di velivoli antisom all'Italia. Negli States poco si preoccuparono se la Marina Militare era autorizzata o meno a siglare tale accordo e quindi all'arrivo in Italia dato che, come detto anche l'Aeronautica stava valutando il velivolo, presero i due velivoli, in ragione di una Legge che prevedeva l'ala fissa per la sola Aeronautica, e li riportarono nel registro di inventario dell'Arma azzurra. Molto simile alla storia con gli AV-8B+ acquisiti immediatamente prima che la "Garibaldi" e quindi anche la Marina potesse essere autorizzata a dotarsi di ala fissa, fortunatamente stavolta ci sono riusciti fino in fondo...Ritornando al kit ti seguirò con molto interesse e se ti dovesse servire qualcosa ho della documentazione cartacea ed alcune immagini scaricate da vari siti. Spero possa esserti utile questa immagine
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