MiniGB Exotic Jacopo Mig-23UB 1/72

Moderatore: Madd 22

Avatar utente
Maver76
Burning User
Burning User
Messaggi: 2877
Iscritto il: 2 aprile 2011, 18:30
Che Genere di Modellista?: Aerei che vanno dalla WWI alla WWII e moderni sia in 72 che 48
Aerografo: si
colori preferiti: Gunze, Revell, Tamiya, Humbrol
scratch builder: no
Club/Associazione: G.M.Ariete
Nome: Cosimo
Località: Merano (sempre pugliese sono !)

Re: MiniGB Exotic Jacopo Mig-23UB 1/72

Messaggio da Maver76 »

Bene Jacopo, l'hai finito, dunque complimenti per questo, qualche difettuccio c'è, ma non mi attaccherei dopo le peripezie.
Però sarebbe una bella base per provare ad invecchiare come dicono gli altri amici, che ne dici????
Una buona occasione per vendicarti :-sbraco
Avatar utente
microciccio
L'eletto
L'eletto
Messaggi: 26556
Iscritto il: 3 gennaio 2010, 16:32
Che Genere di Modellista?: Aeroplanaro onnivoro; principalmente settantaduista.
Aerografo: si
colori preferiti: Colori? Non basta la colla?
scratch builder: si
Club/Associazione: IPMS
Nome: Paolo
Località: Bergamo

Re: MiniGB Exotic Jacopo Mig-23UB 1/72

Messaggio da microciccio »

microciccio ha scritto:...
Off Topic
Jacopo ha scritto:... non avevano la tecnolognia per fare in modo che l'hard point cambi l'angolo d'attacco mentre l'ala si "muove"...

PS: affermazione forte Jac. Mi permetto, motivando, di contestarla. ;)
I sovietici erano in grado di sviluppare dei piloni posti sotto le semiali rotanti come avvenne in molti velivoli occidentali, in fondo basta un semplice quadrilatero articolato (nel caso in esame un parallelogramma) che meccanicamente è piuttosto elementare da realizzare ma implica comunque un certo grado di complicazione costruttiva in più rispetto ai piloni fissi.
Il vincolo principale, a quanto ricordo, fu legato alla filosofia costruttia delle macchine belliche dell'ex-Unione Sovietica che, come abbiamo spesso detto anche su questo forum, erano concepite per essere assai più spartane delle occidentali. Questo modo di pensare aveva, come è ovvio lati positivi quali la producibilità semplice che consentiva grossi numeri produttivi, la riparabilità sul campo eseguibile con supporti tutto sommato rudimentali ecc. (in verità, per il tipo di guerra che si prefigurava all'epoca, penso fossero probabilmente scelte efficaci) e negativi come le difficoltà a raggiungere livelli prestazionali di rilievo nella componentistica elettronica (le soluzioni aerodinamiche erano invece talvolta all'avanguardia perché ben studiate dall'Istituto Centrale di Fluidodinamica - ricorderete, anche se l'esempio è successivo, le configurazioni simili di MiG-29 e Su-27 - così come lo studio dell'efficienza termodinamica dei propulsori che però non era supportata da una altrettanto avanzata capacità metallurgica - in altre parole i sovietici erano in grado di progettare motori anche più efficienti di quelli occidentali senza però poterli realizzare - pensiero liberamente adattato e tratto dai racconti di Maria Battiston, docente di Fisica Tecnica del Politecnico di Milano negli anni '80/'90, dopo non so) .
I velivoli sviluppati negli Stati Uniti e in Europa, fin troppo copiona in questo senso, avevano invece elementi tecnologici spinti a limiti estremi che in molti casi manifestavano una eccessiva delicatezza (es.: il propulsore RB199 dei Tornado, pur essendo meccanicamente un gioiellino, è un complicato trialbero, soluzione unica per prodotti similari) rilevabile dalla necessità di lunghi periodi di messa a punto (trovatemi un fly-by-wire che sia diventato operativo rapidamente e non sia mai stato messo a terra) e abbisognante di specialisti preparati e attrezzature sofisticate anche sul campo di battaglia. Altro che rimettere tutto insieme con un pezzo di spago, come si usa dire, e sul campo di battaglia può diventare un elemento fondamentale.
Dilungato troppo, sorry! :oops:
Ciao a tutti,

dopo un rapido scambio di opinioni con Jacopo, che ringrazio, il nostro Patakken :-prrrr mi ha chiesto di postare un mp, opportunamente riadattato, per chiarire alcuni aspetti legato al mio precedente intervento (che per comodità riporto sopra - certo che autoquotarsi genera delirio di onnipotenza :mrgreen: ), quindi torno ancora OT ma stavolta con tanto di autorizzazione scritta del titolare della discussione :-sbraco .

OT + MP MODE = ON
Off Topic
Mi ripeto nel dire che, a quanto ne so, il motivo per il quale fu scelta la soluzione dei punti d'attacco fissi sulle semiali rotanti del MiG-23 è relativa ad una scelta di semplificazione progettuale piuttosto che di capacità realizzative.

Per capire la mia posizione sappiate che negli anni '80/'90 frequentavo gli ambienti della facoltà di ingegneria del Politecnico di Milano e posso assicurarvi che, oltre a degli ovvi scambi con europei e statunitensi, vi erano contatti anche con i sovietici. Il blocco dell'Est Europeo vincolava i segreti di alto/medio livello, non lo scambio e l'apprendimento delle tecnologie ordinarie. In ogni caso, a parte il racconto della mia docente che ho riportato in sintesi sul post precedente, un cugino di mia madre è ingegnere elettronico, oggi in pensione, e all'epoca lavorò parecchio al di la del Muro di Berlino, quindi riporto impressioni tutto sommato di prima mano e di una persona competente.
Egli all'epoca sosteneva che a livello di elettronica e, di informatica in particolare, il blocco sovietico scontava una consistente arretratezza. Il suo esempio, enfatizzato, era che mentre negli USA si studiavano i primordi delle possibilità di informatizzazione di massa i sovietici si arrangiavano ancora con il pallottoliere. :-)
Anche in questo caso se ci pensate è una questiona legata all'arretratezza nel campo dello sviluppo dei materiali (nel post faccio riferimento a quella in campo metallurgico - basta pensare al MiG-25 che, come si scoprì sul velivolo di Belenko, ha la sua bella tacca rossa sul machmetro a mach 2,8, anche se per comodità diciamo che arriva a mach 3, e che è realizzato principalmente in materiali tradizionali quali leghe di alluminio e acciaio senza l'uso di sofisticate leghe di titanio o simili) che è indispensabile per spostare l'equilibrio dalle vecchie valvole, alle componenti allo stato solido, alla microminiaturizzazione.
Per quanto riguarda invece le capacità di progettazione di elementi meccanici gli ingegneri sovietici erano invece almeno alla pari con quelli occidentali (l'ha detto lo stesso Jacopo che furono in grado di dar vita al carrello del MiG-23 che è un gioiellino capace di occultarsi un uno spazietto ristrettissimo e di venir maltrattato su piste indegne di questo nome :-D ). Per questo dico che la realizzazione meccanica della possibilità di mantenere i piloni paralleli all'asse del velivolo, richiedendo un accorgimento di meccanica elementare che si studia ai primi anni di ingegneria, era tranquillamente alla loro portata e fu più una questione di opportunità legate alla filosofia costruttiva semplificata di questi velivoli a decretarne il mancato utilizzo.
Aggiungo, ma questa è una mia interpretazione, che magari si trattò anche di una questione aerodinamica perché magari il carico rasportato su piloni sotto le semiali avrebbe potuto creare delle interferenze o della resistenza aerodinamica indesiderate (provate a dare uno sguardo a questo intervento sul Super Hornet di Francesco - i carichi bellici vengono sempre testati specificamente sui velivoli perché spesso fonte di grossi problemi sia di trasporto sia al momento del distacco).
OT + MP MODE = OFF

Dopo essermi dilungato tanto mi sembra doveroso precisare che non è mia intenzione convincere voi, cari, attenti lettori, a tutti i costi ma solo argomentare delle affermazioni con dell'esperienza, della logica e del buonsenso nella consapevolezza che potrebbero comunque essere imprecise o inesatte.

Per concludere è forse opportuno precisare che il mio termine "forte" era riferito ai poveri ingegneri sovietici che meritano rispetto, e vista la passione di Jacopo per queste macchine sono certo che l'abbia, per quanto sono stati in grado di realizzare.

Saluti a tutti.

microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...

ImmagineImmagine Immagine
Immagine

Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Avatar utente
mattia_eurofighter
User who live in the Force
User who live in the Force
Messaggi: 3854
Iscritto il: 22 ottobre 2011, 0:56
Che Genere di Modellista?: Aerei 1/48, Principalmente Jet moderni, ogni tanto mi concedo qualche elica WWII... da quest' anno (2018) vorrei provare ogni tanto qualcosa in 1/32
Aerografo: si
colori preferiti: Gunze, Tamiya,Citadel
scratch builder: no
Club/Associazione: A.C.M. Modeling Time
Nome: Mattia
Località: Ladispoli (Roma)
Contatta:

Re: MiniGB Exotic Jacopo Mig-23UB 1/72

Messaggio da mattia_eurofighter »

sei stato il primo a concludere allora...strano è!!! :) devo essere sincero non sono per nulla informato su questo tipo di mimetica, quindi sia su tonalità che andamento non saprei dirti! qualche lavaggio l'avrei fatto però jà, anche questo tende a rimanere abbastanza piatto, capisco che come avevi detto te questi velivoli erano abbastanza puliti, ma un conto nella realtà, un altro è la ripriduzione in scala...un briciolo di profondità al tutto non sarebbe male! ;)
il prossimo con l'aerografo però...basta pennelli jà! :twisted:
Immagine Immagine Immagine Immagine Immagine
Immagine Immagine
Immagine Immagine Immagine Immagine
Avatar utente
Jacopo
L'eletto
L'eletto
Messaggi: 16927
Iscritto il: 4 gennaio 2012, 19:54
Che Genere di Modellista?: Modellista generico con la passione del 48, raramente lavoro in 72 per il resto apprezzo tutti gli aerei dal '39 in poi!
Aerografo: si
colori preferiti: troppi...
scratch builder: no
Club/Associazione: ACM. Modeling Time
Nome: Jacopo Ferrari
Località: Fidenza

Re: MiniGB Exotic Jacopo Mig-23UB 1/72

Messaggio da Jacopo »

Ragazzi grazie a tutti, il problema è che mi ha sfinito il montaggio con tutti i guai e volevo chiudere il cpaitolo! devo dire che per i lavaggi aspettavo di dare il lucido ocn l'aerografo così non avevo problemi quindi ho dato l'altro però ora sui migghini seguendo in consiglio del buon max provo la future :-oook e poi via con i lavaggi :-oook

Grazie mille paolo per aver postato la conversazione, grazie mille gentilissimo come sempre :-oook :-oook
starmaster

Re: MiniGB Exotic Jacopo Mig-23UB 1/72

Messaggio da starmaster »

Jacopo è ammirevole la costanza per fare quel modello, non semplice ma singolare (biposto) e come soggetto è interessante, un 23 biposto perloppiù Irakeno... la mimetica è molto esotica e devo dire che non stona anzi.... :-oook

in quanto al modello.... beee ci stanno i difetti che i ragazzi hanno evidenziato perciò non commento il tuo risultato anche perchè non sarei neanche la persona adatta.. ;)
segui i consigli, che potresti migliorare e riprendere il modello, appunto facendoci qualche interventino... se non te la senti ti capisco...

vedendo le foto piccole è :-oook quelle ingrandite al macro :|
Avatar utente
HornetFun
Undead User
Undead User
Messaggi: 2567
Iscritto il: 23 dicembre 2009, 20:42
Che Genere di Modellista?: Jet in 72 e in 48
Aerografo: no
colori preferiti: Tamiya e Gunze
scratch builder: si
Club/Associazione: C.M.S.P.
Nome: Lorenzo
Località: San Donà di Piave (VE)
Contatta:

Re: MiniGB Exotic Jacopo Mig-23UB 1/72

Messaggio da HornetFun »

Molto bello, bella scelta di farlo Iracheno :-oook
personalmente invecchiamenti e altro li applicherei al prossimo modellom questo lo metterei in vetrina così com'è ;)
Rispondi

Torna a “Jet”