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TA 152 H1 Aoshima 1/72
Moderatore: Madd 22
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- Che Genere di Modellista?: Modellista Generico
- Aerografo: si
- scratch builder: no
- Nome: Sabino
- Località: Bari
TA 152 H1 Aoshima 1/72
Romain Hugault è un grande fumettista francese appassionato di aeronautica, tra i suoi lavori, veri must per gli appassionati del genere, mi è piaciuta molto la trilogia "Le Grand Duc", il protagonista maschile è Wulf, un tenebroso e disincantato asso della Luftwaffe che odia il nazismo tanto da far colorare le code dei caccia da lui pilotati di nero per obliterare la svastica che le adorna.
Alla fine delle sue avventure l'ultimo aereo da lui pilotato è il TA 152 H che mi ha ispirato per la realizzazione del kit della Aoshima.
Ci troviamo di fronte a un bel modellino che ha nel bene e nel male le stesse caratteristiche dei kit della Hasegawa, stessa plastica, ottime stampate con pannellature in negativo precise e che non ha bisogno praticamente di stuccature, il cockpit è spoglio e le decal sono parecchio spesse.
Ho utilizzato un cockpit proveniente dal FW 190 D9 della Academy, sufficentemente dettagliato vista l'intenzione di rappresentare un'aereo in volo e quindi con canopy chiuso.
L'unico neo del kit sono gli sportelli del vano dei carrelli che sono sottodimensionati e per riempire gli spazi che si formano dopo averli incollati ho utilizzato un bel po di stucco bicomponente e Mr. Surfacer.
Le nache a disposizione sono due una con i flabelli chiusi (errata in quanto sottodimensionata) e quella che ho utilizzato con i flabelli aperti, per riempire lo spazio che si viene a formare tra la stessa e la fusoliera ho autocostruito i braccetti di retrazione dei flabelli ed ho abbozzato il radiatore anulare con del plasticard.
La colorazione con acrilici Gunze e Tamiya e cominciata dalla coda in nero, ho giocato un po con luci e ombre utilizzando grigio scuro, medium blu e nero puro.
Per le superfici latero-inferiori in RLM76 ho provato un preshading accentuato soprattutto sotto ma alla fine si nota ben poco, credo che soprattutto in scala 1/72 sia più efficace il postshading ma forse sono io che ho la mano troppo pesante, riproverò con qualche altro modello.
La tecnica del postshading è stata utilizzata per gli RLM81-82-83 delle superfici superiori, tra una mano e l'altra ho infatti interposto un velo di Buff Tamiya sulle linee delle pannellature, la mimetica è stata fatta tutta a mano libera.
Croci e numeri in Nato Black e bianco sporco sono colorati ad aerografo grazie a mascherine tagliate nel nastro Tamiya, alla fine ho abbozzato i fumi di scarico con velature diluitissime di Smoke, Red Brown e nero, verranno poi ripresi con gli oli e i pigmenti.
Le uniche decal utilizzate sono i triangolini gialli del carburante fissate tra due gocce di Future.
Con l'RLM 02 Agama ho simulato delle scrostature, gli Agama sono acrilici vinilici come i Vallejo, ho scoperto che questi colori si cancellano con l'airbrush cleaner della Medea senza intaccare gli acrilici sintetici come i Gunze o i Tamiya.
Con i colori a olio ho utilizzato la tecnica cara ai carrarmatari del filtro, ho utilizzato piccole quantità di bianco e grigio fusi insieme con un penellino inumidito di diluente Humbrol seguito da un lavaggio selettivo di tutte le pannellature con una mistura di nero e marrone, una volta asciutto questo colore è stato tirato sui pannelli e integrato con il filtro precedente. Questa tecnica è efficace soprattutto se non si usa nessun trasparente protettivo, il rischio è quello che il colore della mimetica può essere cancellato se si insiste con il diluente ma non c'è problema, alla fine ho ripreso l'aerografo e i ritocchi hanno movimentato ancora un po le tonalità dei colori.
I lavaggi hanno cancellato quasi totalmente le scrostature e così dopo una mano di trasparente satinato Vallejo le ho rifatte con un pastello silver della Karisma.Pigmenti marrone e nero della Tamiya sono stati utilzzati per sporcare alcune zone della pancia e per enfatizzare i fumi di scarico.
Una mano finale di trasparente satinato Vallejo e il fissaggio dei piccoli particolari come le antenne, i cannoni e il pitot hanno concluso i lavori.
P.S. Per questo modello ho utilizzato per la prima volta il mio nuovo aerografo Harder and Steenbeck Evolution CR Plus 0.2
Un vero gioiellino, ha il cappelletto copri ago aperto, questo accorgimento permette di mirare meglio nei lavori di fino conservando comunque una buona protezione dell'ago, ma è la morbidezza del grilletto che è impressionante, ben superiore a quella dell'altro mio aerografo Iwata HP-B Plus che pure non è l'ultimo arrivato. Questa caratteristica che credo sia comune a tutti gli Harder and Steenbeck ne fa l'arma perfetta per dei maniaci della precisione come i modellisti.
Alla fine delle sue avventure l'ultimo aereo da lui pilotato è il TA 152 H che mi ha ispirato per la realizzazione del kit della Aoshima.
Ci troviamo di fronte a un bel modellino che ha nel bene e nel male le stesse caratteristiche dei kit della Hasegawa, stessa plastica, ottime stampate con pannellature in negativo precise e che non ha bisogno praticamente di stuccature, il cockpit è spoglio e le decal sono parecchio spesse.
Ho utilizzato un cockpit proveniente dal FW 190 D9 della Academy, sufficentemente dettagliato vista l'intenzione di rappresentare un'aereo in volo e quindi con canopy chiuso.
L'unico neo del kit sono gli sportelli del vano dei carrelli che sono sottodimensionati e per riempire gli spazi che si formano dopo averli incollati ho utilizzato un bel po di stucco bicomponente e Mr. Surfacer.
Le nache a disposizione sono due una con i flabelli chiusi (errata in quanto sottodimensionata) e quella che ho utilizzato con i flabelli aperti, per riempire lo spazio che si viene a formare tra la stessa e la fusoliera ho autocostruito i braccetti di retrazione dei flabelli ed ho abbozzato il radiatore anulare con del plasticard.
La colorazione con acrilici Gunze e Tamiya e cominciata dalla coda in nero, ho giocato un po con luci e ombre utilizzando grigio scuro, medium blu e nero puro.
Per le superfici latero-inferiori in RLM76 ho provato un preshading accentuato soprattutto sotto ma alla fine si nota ben poco, credo che soprattutto in scala 1/72 sia più efficace il postshading ma forse sono io che ho la mano troppo pesante, riproverò con qualche altro modello.
La tecnica del postshading è stata utilizzata per gli RLM81-82-83 delle superfici superiori, tra una mano e l'altra ho infatti interposto un velo di Buff Tamiya sulle linee delle pannellature, la mimetica è stata fatta tutta a mano libera.
Croci e numeri in Nato Black e bianco sporco sono colorati ad aerografo grazie a mascherine tagliate nel nastro Tamiya, alla fine ho abbozzato i fumi di scarico con velature diluitissime di Smoke, Red Brown e nero, verranno poi ripresi con gli oli e i pigmenti.
Le uniche decal utilizzate sono i triangolini gialli del carburante fissate tra due gocce di Future.
Con l'RLM 02 Agama ho simulato delle scrostature, gli Agama sono acrilici vinilici come i Vallejo, ho scoperto che questi colori si cancellano con l'airbrush cleaner della Medea senza intaccare gli acrilici sintetici come i Gunze o i Tamiya.
Con i colori a olio ho utilizzato la tecnica cara ai carrarmatari del filtro, ho utilizzato piccole quantità di bianco e grigio fusi insieme con un penellino inumidito di diluente Humbrol seguito da un lavaggio selettivo di tutte le pannellature con una mistura di nero e marrone, una volta asciutto questo colore è stato tirato sui pannelli e integrato con il filtro precedente. Questa tecnica è efficace soprattutto se non si usa nessun trasparente protettivo, il rischio è quello che il colore della mimetica può essere cancellato se si insiste con il diluente ma non c'è problema, alla fine ho ripreso l'aerografo e i ritocchi hanno movimentato ancora un po le tonalità dei colori.
I lavaggi hanno cancellato quasi totalmente le scrostature e così dopo una mano di trasparente satinato Vallejo le ho rifatte con un pastello silver della Karisma.Pigmenti marrone e nero della Tamiya sono stati utilzzati per sporcare alcune zone della pancia e per enfatizzare i fumi di scarico.
Una mano finale di trasparente satinato Vallejo e il fissaggio dei piccoli particolari come le antenne, i cannoni e il pitot hanno concluso i lavori.
P.S. Per questo modello ho utilizzato per la prima volta il mio nuovo aerografo Harder and Steenbeck Evolution CR Plus 0.2
Un vero gioiellino, ha il cappelletto copri ago aperto, questo accorgimento permette di mirare meglio nei lavori di fino conservando comunque una buona protezione dell'ago, ma è la morbidezza del grilletto che è impressionante, ben superiore a quella dell'altro mio aerografo Iwata HP-B Plus che pure non è l'ultimo arrivato. Questa caratteristica che credo sia comune a tutti gli Harder and Steenbeck ne fa l'arma perfetta per dei maniaci della precisione come i modellisti.
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Re: TA 152 H1 Aoshima 1/72
veramente molto bello il tuo TA 152! non conosco questo fumetto, grazie della dritta, i disegni sembrano fatti molto bene! complimenti per la realizzazione e per la scelta del soggetto!
Gallery aerei: Noorduyn Norseman Stuka G2 P40 Tomahawk F-86E PAN Messerschmitt P.1099B Stuka B2 Desert viper Henschel Hs-129 B2 FW-190 D9 Me-163B Komet Bf-109 E3 Heinz Bar Bf-109 F4 Trop Mil Mi-8T
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Re: TA 152 H1 Aoshima 1/72
Davvero un bel modello, come al solito del resto! curiosa anche la tua fonte di ispirazione... tra l'altro il disegnatore ha una mano davvero eccezionale!
- fabio1967
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Re: TA 152 H1 Aoshima 1/72
Ciao Sabino,
Romain Hugault è davvero un abile disegnatore di aeroplani. Ho visto la pubblicità del fumetto che ti ha ispirato senza averlo letto mentre mi sono gustato l'edizione italiana di Le dernier envol (tradotto come L'ultimo decollo). Da quanto ci dici mi par di capire che una certa amarezza di fondo sia tra i temi presenti nelle sceneggiature dei suoi fumetti.
In ogni caso il tuo Ta.152 è venuto proprio bene . Le immagini in volo son di grande effetto, è una mia impressione o hai limitato di proposito la definizione e, in alcune, utilizzato uno sfondo che simula le nuvole? Se l'elica non è fissa hai pensato a metterla in rotazione con il flusso d'aria fredda di un asciugacapelli durante gli scatti?
Ancora complimenti.
microciccio
Romain Hugault è davvero un abile disegnatore di aeroplani. Ho visto la pubblicità del fumetto che ti ha ispirato senza averlo letto mentre mi sono gustato l'edizione italiana di Le dernier envol (tradotto come L'ultimo decollo). Da quanto ci dici mi par di capire che una certa amarezza di fondo sia tra i temi presenti nelle sceneggiature dei suoi fumetti.
In ogni caso il tuo Ta.152 è venuto proprio bene . Le immagini in volo son di grande effetto, è una mia impressione o hai limitato di proposito la definizione e, in alcune, utilizzato uno sfondo che simula le nuvole? Se l'elica non è fissa hai pensato a metterla in rotazione con il flusso d'aria fredda di un asciugacapelli durante gli scatti?
Ancora complimenti.
microciccio
- shamael
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- Che Genere di Modellista?: Aerei... basta che siano BELLI.
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Re: TA 152 H1 Aoshima 1/72
Salve a tutti,
complimenti per il bel modello e un plauso per la configurazione "pulita" in volo.
Bella la fonte di ispirazione, anche io avrei in programma di riprodurre alcuni degli aerei che si trovano nei fumetti di Pratt (In un cielo lontano, Saint-Exupéry - L'ultimo volo, L'angelo della finestra d'Oriente (una delle 21 storie brevi)).
Peraltro nessuno di questi aerei è stato disegnato da Pratt ma sono frutto della perizia di Fuga - un suo collaboratore - che disegnava macchine, mezzi militari, treni che allo stesso Pratt non venivano bene.
Romain Hugault è un grande disegnatore di aeroplani ed un appassionato molto competente, date un'occhiata qui...
http://romain-hugault.blogspot.com/
e già che ci siete anche qui...
http://speedbirds.blogspot.com/
Alla prossima
complimenti per il bel modello e un plauso per la configurazione "pulita" in volo.
Bella la fonte di ispirazione, anche io avrei in programma di riprodurre alcuni degli aerei che si trovano nei fumetti di Pratt (In un cielo lontano, Saint-Exupéry - L'ultimo volo, L'angelo della finestra d'Oriente (una delle 21 storie brevi)).
Peraltro nessuno di questi aerei è stato disegnato da Pratt ma sono frutto della perizia di Fuga - un suo collaboratore - che disegnava macchine, mezzi militari, treni che allo stesso Pratt non venivano bene.
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Re: TA 152 H1 Aoshima 1/72
Grazie a tutti.
No microciccio le foto fanno davvero pena!
No microciccio le foto fanno davvero pena!
- errico
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Re: TA 152 H1 Aoshima 1/72
Devo dire che sono rimasto molto colpito da questo post. A parte la realizzazione del modello, che merita i complimenti, è stata la fonte d'ispirazione che mi ha "impressionato", dimostrando ancora una volta come il modellismo non sia semplice rappresentazione, ma "passione e poesia".
D'altronde da collezionista di fumetti e cultore delle BD non potevo non subire il fascino di questo modello.
D'altronde da collezionista di fumetti e cultore delle BD non potevo non subire il fascino di questo modello.
- pitchup
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- Iscritto il: 16 giugno 2008, 14:34
- Che Genere di Modellista?: Mi piacerebbe essere un modellista generico, ci ho anche provato ma alla fine il jet è sempre il primo amore!
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Re: TA 152 H1 Aoshima 1/72
Ciao Sabino
veramente di alta scuola spagnola il tuo modello, e se mi conosci un pochino capirai quanto sia rimasto ammirato dal tuo TA152.
Un vero capolavoro!
saluti
veramente di alta scuola spagnola il tuo modello, e se mi conosci un pochino capirai quanto sia rimasto ammirato dal tuo TA152.
Un vero capolavoro!
saluti
-
- Extreme User
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- Che Genere di Modellista?: Modellista Generico
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Re: TA 152 H1 Aoshima 1/72
Grazie ancora, sono contente che ci sia qualche altro appassionato di fumetti nel forum.
Primo o poi mi deciderò a fare un'altro soggetto molto affascinante, il mitico Porco Rosso creato da Hayao Miyazaki, ho già il kit della Fine Molds in 1/72.
Primo o poi mi deciderò a fare un'altro soggetto molto affascinante, il mitico Porco Rosso creato da Hayao Miyazaki, ho già il kit della Fine Molds in 1/72.