Nuovi aggiornamenti ragazzi!
Le ali sono finalmente unite alla fusoliera. Gli incastri della radice alare sono abbastanza precisi (oltre le aspettative sicuramente!)... sotto, nella zona del pozzetto carrello... UN DISASTRO!
Questa immagine ritrae la situazione poco dopo il montaggio delle ali. Nonostante un allineamento attento, l'incastro della fusoliera è più corto di almeno un millimetro rispetto alle ali. Guardate che scalini "interessanti" che si formano nei punti evidenziati dalle frecce!
Per prima cosa ho incollato due spessori in plasticard per cercare di pareggiare, un minimo, i dislivelli...
... poi, a furia di limare,sfrullinare, carteggiare e colare litri di cianacrilica, sono riuscito nell'impresa! qui si vede anche un ulteriore step: ho aggiunto un piano in plasticard per livellare ulteriormente il pavimento del pozzetto. Il tutto è stato poi stuccato con un'altra tonnellata di Mr.Surfacer 500 (l'ho preferito allo stucco classico perchè si stendeva più facilmente all'interno degli stretti spazzi del pozzetto.
Questo è il pozzetto quasi completo. Le fotoincisioni Eduard, come al solito, si sono dimostrate un incubo... incollarle in posizione e, sopratutto, posizionarle dritte, mi ha portato via parecchio tempo. Inoltre, i dislivelli del pozzetto accennati sopra, hanno creato delle fessure enormi tra le centinature della struttura e il pavimento; unico metodo per fare un lavoro più pulito possibile? il ricorso a striscioline di plasticard sagomate e, ancora una volta, Mr.Surfacer.
Ho anche aggiunto delle tubazioni idrauliche in accordo con la documentazione che, per mia fortuna, non manca.
Vista d'insieme.
Successivamente ho steso su tutta la zona una mano sottile di Mr.Surface 1000 ad aerografo, allo scpo di controllare eventuali imperfezioni ed, eventualmente, stuccare le fessure più piccole direttamente con lo stucco dato a spruzzo. Si nota un pò di "sporcizia" dovuta alla colla cianacrilica sul fondo del pozzetto... fortunatamente, non visile ad occhio nudo.
Quello che vedete è il pezzo fotoinciso che rappresenta il pannello di chiusura del pozzetto. Precedentemente avevo tagliato via il pezzo in plastica stampato assieme al resto dell'ala... aveva uno spessore terribilmente fuori scala! il pezzo photoetched Eduard è molto bello a vedersi.. molto meno a "montarsi"!

sottilissimo e fragilissimo allo stesso tempo... basta anche uno sguardo per piegarlo inesorabilmente.
Proprio per rinforzare un pò la struttura mi è corsa in aiuto la North American...! evidentemente, la ditta americana all'epoca ebbe i mie stessi problemi costruttivi... ovvero, inserire due sostegni (oltre a quello sul longherone centrale del pozzetto) che potessero sostenere il pannello metallico e la struttura tutta.
Quindi, come potete vedere dalle foto, ho ricreato quei due supporti piramidali (stessa indentica forma di quelli reali) con dei triangoli di plasticard incollati a sandwich; poi, a colpi energici di lima, gli ho dato la forma corretta. Una volta incollati al pezzo fotoinciso, fanno il loro dovere in modo eccellente! non ho avuto, infatti, difficoltà ad allineare il pezzo... nè, tantomeno, problemi di rottura o scollamento della fotoincisione. Grazie North American!
Un bella stuccata generale... e il lavoro è quasi completo.
E adesso state pensando... "questo che deve fare con i brillantini???"
Erano giorni che pensavo ad una soluzione per riprodurre in modo realistico ed accattivamente le luci di atterraggio del mio T-6... Cogito e ricogito, e alla fine prendo spunto da una soluzione adottata da Denny (che pubblicamente ringrazio!

) sul suo Drone autocostruito (
QUI l'articolo. In pratica cosa ha fatto? ha preso uno strasse da biogetteria, l'ha sagomato nuovamente, lucidato e montato sul modello. Una soluzione devo dire... FICHISSIMA!
Quindi, anche io, ho deciso di fare lo stesso... solo su uno strasse di dimensioni molto ridotte. Ci credete? ho girato 5 negozi senza trovare una dimensione compatibile con il modello... alla fine è intervenuta provvidenzialmente la mia ragazza, Martina, che mi ha suggerito un negozio specializzato in perline e pietruzze per gioelli self made. Mi sono subito fiondato al negozio... entro e trovo quello che fà per me!
c'era una bustina piena di quei "diamantini" che vedete in foto... la commessa mi chiede: "quanti te ne servono?".. e io: "tutta la bustina!" dentro ce ne saranno stati almeno 200... e nel frattempo fantasticavo su quanti fari di atterraggio avvessi potuto riprodurre negli anni... centinaia di modelli in vetrina con dei fari di atterraggio da urlo!!
Alchè, arriva la mia fatidica domanda: "quanto devo pagare per la bustina?" - e la signorina: "180 Euro, grazie".
SBAM!!! n'altro pò casco per terra!! chiedo spiegazioni e la signorina mi dice: " questi sono cristalli Swarosky, non è nè plastica nè vetro normale". Ah, ecco! in pratica, sul mio modello, monterò un cristallino Swarosky... che tocco di classe!

Quando ho spiegato alla signorina cosa dovevo farci ha fatto una faccia perplessa e mezza schifata... mi ha, praticamente, etichettato come psicopatico cronico!
Ripiegando sulla modica quantità di 5 "Swaroskyni", esco da negozio con mezzo infarto sulle spalle!
Chiudo il piccolo OT sperando di avervi strappato un sorriso!
Ad ogni modo, dopo averlo carteggiato per eliminare le facce a spigolo, e averlo lucidato con un tampone in feltro e pasta abrasiva Tamiya... questo è il - BELLISSIMO (secondo me) risultato.
Nei prossimi giorni dovrei procedere con step molto più consistenti... complice una "bella" frattura del quarto dito del piede destro. Come me la sono fatta? direte voi....
Nel più classico dei modi: la partita di calcetto del venerdì!
Ciao a tutti! stay tuned....
