Short run parecchio complicato da mettere insieme ha il suo punto di forza nel vano carrelli da dove si vede parte del motore, composto da due pezzi in resina
che è anche uno dei suoi maggiori punti deboli, farlo entrare nelle ali e in fusoliera è un'impresa!! Bisogna ridurre gli spessori a zero sia dei pezzi in resina che di quelli in plastica rischiando grossi danni, a me è sfuggito il mini trapano un paio di volte ed ho sfregiato un ala che poi ho sistemato con la ciano.
L'abitacolo è molto basico per farlo con il canopy aperto c è bisogno di qualche extra, il kit contiene due eliche ma nessuna delle sue va bene per un D9, ne ho utilizzata una in resina che avevo così come la piccola presa d'aria sul muso perché quella del kit è di fantasia.
Non c'è nemmeno un pezzo che combacia perfettamente e così dopo una buona dose di stucco e ciano il modello si presentava così
Il soggetto riprodotto è questo
Fonte:https://falkeeins.blogspot.com/2016/05/ ... 9.html?m=1
Fu uno dei fw 190 testati dagli americani alla fine della guerra, c'è chi in questa foto vede un asso di cuori in fusoliera asserendo che questo fu l'ultimo aereo pilotato dall'asso Josef Priller, comunque questo D9 è più unico che raro per il motivo stilizzato nero bordato di bianco intorno agli scarichi che siamo abituati a vedere sui 190 della serie A.
Le decal sono della Eagle cals e per la prima volta ho utilizzato colori acrilici vinilici, gli Hataka Red line, come previsto non mi sono trovato affatto bene, ammiro chi riesce a gestirli e forse ci riproverò ma continuo a chiedermi perché complicarsi la vita quando esistono Gunze, Tamiya et similia??