Gruppo motore e supporto trasportabile:
La configurazione del motore Curtiss – Wright realizzata in scala, si rifà ad una serie di foto reperite in rete di un motore J65-A consegnato da AM a Febbraio 1964 matricola USAF 713.1.
Le foto mostrano il motore completo della targhetta di revisione in cui compare la data dell’ultima revisione che è stata eseguita da Fiat Avio Brindisi in agosto 1985 e reimmatricolato n° 3.347.20. Pensate che il motore è stato venduto nel suo sarcofago per il trasporto. Ho scelto quelle fotografie in quanto mi sembravano più attinenti alla realtà possibile essendo sicuramente stato utilizzato dall’AM.
Altre informazioni e configurazioni dei componenti sul motore, sono state elaborate utilizzando il manuale AN 02B-35AAC-4 revisione ottobre 1958 relativo al motore J65-W-16A.
Naturalmente, in perfetto stile americano, anche il carrello portamotore ha un suo manuale “DOLLY MRD 1200 Model B – J65 Engine Build up, Test Run up, Ground and Air Trasportation”, costruito e progettato dalla Republic Aviation Corporation di Formingdale, New York. Si, perché lo stesso carrello, in uso anche all’AM, poteva essere utilizzato come supporto e banco prova per il motore. Era necessario, con ausilio di una gruetta, togliere i fermi alle ruote gemellate e ruotarle di 180° e fare appoggiare i tralicci della struttura a terra o dove si intendeva testare il motore. Ulteriore particolarità era la possibilità di ruotare sull’asse il motore e rendere così accessibili ogni parte di esso.
Non mi soffermo sulle caratteristiche del motore installato, reperibili in rete e molte di queste più che conosciute, ma su un aspetto magari poco noto: lo smontaggio del motore del velivolo, modalità, tolls e procedure.
Il manuale in questione o, meglio, la guida illustrata alle corrette procedure di assemblaggio e disassemblaggio, è “ AFT Fuselage and Engine Removal and Installation - F-84F” approvata dall’USAF, fornisce, non solo le indicazioni di cui il tecnico potrà avvalersi, ma aggiunge le informazioni sulla preventiva configurazione del velivolo al momento della sua manutenzione.
Per maggiore chiarezza Vi cito, abusando della vostra pazienza, alcuni passi tratti dal manuale n° 16.
16.1 – preparazione del dolly in prossimità del velivolo controllando che spine e chiavi dinamometriche siano reperibili.
16.2 – (dal cockpit) utilizzando la batteria in ON utilizzare la pompa di manovra dei flap portandoli alla massima estensione. (…) riportare lo switch in posizione OFF.
16.3 – rimuovere le protezioni agli accessi superiore ed inferiore del troncone di coda. (…) sfiatare i gas residui dal motore (…).
16.4 – rimuovere accessi 37 e 38 in modo che siano accessibili le connessioni rapide ai timoni e piani di coda. (…)
Da 16.5 – 16.8 – disconnessioni idrauliche ed elettriche accessibili ai vari portelli indicati sul manuale e visivamente con illustrazioni (parte superiore)
16.9 – assicurarsi della corretta posizione del supporto al troncone di coda controllando che tutti gli appoggi siano aderenti alla fusoliera e nella posizione indicata dagli appositi segnali. Bloccare le ruote una volta terminata l’operazione
16.10 – rimozione dei portelli di accesso alle viti di collegamento ed iniziare lo smontaggio con rotazione antioraria.
16.11 – spostare quanto più assialmente possibile il troncone di coda avendo cura di controllare che non si danneggi il tubo di scarico del motore
16.12 – installare tutti i tappi appositi sulle connessioni rapide idrauliche ed elettriche per evitare ingresso di materiale esterno.
16.13 – preparazione degli utensili e dello speciale utensile per lo smontaggio del motore
16.14 – rimozione del tubo di scarico del motore rimuovendo il clamp di serraggio e posizionando il tubo sul supporto apposito
Da 16.15 – 16.22 – rimozione e disconnessione dei tubi idraulici, aria compressa, collegamenti elettrici e pneumatici ( parte inferiore con accesso ai portelli / vani)
16.23 – eliminare la protezione al cuscinetto di scorrimento del motore e inserire il perno di scorrimento fissandolo al blocco.
16.24 – inserire il tool nei punti previsti sulla centina di fusoliera assicurandosi di inserire, in modo stabile e preciso, il perno di scorrimento sul motore (da entrambi i lati). Non stringere a fondo i dadi e bulloni. Assicurarsi che non vengano danneggiati gli sfiati carburante.
16.25 – allineare correttamente il motore sul binario e il tool speciale. Stringere con forza i dadi e bulloni prima di eseguire altre manovre.
16.26 – 16.28 – sollevare e estrarre il motore fino al punto di fermo previsto nel tool. Inserire la spina di sicurezza. Assicurarsi di avere disconnesso e rimosso qualsiasi tubazione o ostacolo prima di sollevare e estrarre il motore.
16.29 – 16.31 – aggancio agli appositi supporti del motore della gru predisposta al sollevamento motore. Assicurarsi del loro corretto allineamento e stabilità. Mettere in tensione il cavo portante della gru e sfilare il perno di sicurezza dal motore. Sollevare con cura il motore e posizionarlo nell’apposito dolly.
Da 16.32 – 16.55 – istruzioni per il rimontaggio in sequenza ed i controlli post manutenzione o installazione motore.
Naturalmente se qualcuno volesse approfondire, non esiti a richiedermi i manuali a cui faccio riferimento.
Ed ora, dopo la filippica, le foto.
Grazie
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Modifica Tug:
Avevo a disposizione un TUG Clark -6 MILL-44 Heavy Aircraft Tug. Un modello della WW2, primo tipo con una unica ruota motrice posteriore ed i fanali dritti sul cofano e poco altro. Le foto però che coinvolgevano il nostro F84-F davano una versione diversa del trattorino sempre Clarktor – 6 ma con ruote posteriori gemellate, fanali ai lati del cofano, una protezione posteriore e il cofano chiuso.
Quindi ecco le modifiche apportate con pochi altri dettagli che si evincevano dalle foto in rete.
La tow-bar invece è stata copiata dal manuale “ Shape Aircraft Cross Servicing Guide – F84-F” settembre 1961 e dal manuale “Ground Handling and Familiarization – F-84F”.
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Modifica serbatoi alari
Pur cercando in rete la possibilità di avere disegni quotati dei serbatoi alari da 450 (US) galloni ( circa 1700 litri) e, non trovando nulla di specifico, mi sono orientato ad un confronto con l’unico disegno in scala certa…. I due serbatoi alari messi a confronto sono quello Italeri / Kinetics e quello Hobby Boss.
Italeri: la misura da estremità ad estremità risulta di 127,2 mm – diametro 13,8 / 14 mm con codolo rastremato dalla fine della parte cilindrica di 42,3 mm
Hobby Boss: la misura da estremità ad estremità risulta di 142,7 mm – diametro 14,4 mm con codolo rastremato dalla fine della parte cilindrica di 50,8 mm
Nel disegno riportato in scala con il riferimento di dimensione alare del kit, risulta, con il beneficio di errori di lettura sulla riga metallica (e l’età): la misura da estremità ad estremità risulta di 142 mm – diametro 13,5 / 13,8 mm con codolo rastremato dalla fine della parte cilindrica di 52 mm
Nel complesso quindi per la forma e la rastrematura, il serbatoio Italeri / Kinetics risulta CORTO, ma per forma esterna, sostanzialmente corretto. Quindi si tratta di allungare le due estremità del cilindro centrale rispettivamente di 5mm per quello anteriore e di 7 mm per quello posteriore e di allungare il codolo terminale di 2,8 mm.
Così, tagliate le due estremità, ho provveduto a creare con plasticard dei supporti di centraggio che fungono anche da supporto alle strisce di plasticard da 0,4 mm che, messe a strati sovrapposti, creeranno lo spessore necessario ad arrivare al diametro della sagoma del kit (purtroppo non esiste in commercio un tubo in plasticard di misura). Naturalmente mantenendo la distanza sporgente del serbatoio dall’ala, della posizione del pilone alare del kit e dell’orientamento delle alette stabilizzatrici così come inserite nel kit Hobby Boss.
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Bonus: scaletta
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Jacopo Ferrari, su Flickr
Come sempre grazie a tutti per l'attenzione e spero che vi piaccia!
