pawn ha scritto: ↑23 luglio 2021, 23:48
Mannaggia quanto è piccola
Anche troppo, ieri in un’ora e mezza sono riuscito solo a tagliare con successo la prima “T”, la “E” non mi riesce… e ce ne sono 4!
microciccio ha scritto: ↑24 luglio 2021, 8:41
hai provato a stampare prima su carta, lasciar stabilizzare il toner, o, come ulteriore prova, proteggerlo con un sottile strato di trasparente, e poi passare il velo di cianoacrilica posteriormente a dove la stampante ha depositato il toner?
Dalla stampa al velo di ciano erano passate diverse ore, ma il trasparente non l’ho provato… farò altre prove, anche se con la “E” mi sono accorto che il problema è prevalentemente “meccanico”, cioè ho difficoltà con il taglierino.
Non la ho mai provata, ma in commercio ce ne sono diverse, come la plasti film della saratoga.
Ma stampare direttamente sulla carta da lucido? Ti occorre una stampante laser
1) il taglio manuale della scritta lettera per lettera non è fattibile, perché la differenza è troppa. Certo, a queste dimensioni notarlo è difficile, ma si può fare di meglio.
Stavo per abbandonare quando mia moglie (santa donna!) mi ha dato un’altra idea, cioè ritagliare solo i bordi della scritta accennando le rientranze e quindi dando l’illusione ottica. Intanto ho passato il trasparente sul foglio, poi vediamo come verrà.
2) sto passando molto tempo nella ricerca, documentandomi sulla storia dello Zara e sulle modifiche subite nel tempo, che mi hanno fatto scoprire diverse magagne di un kit che all’inizio mi sembrava perfetto. Non ho ancora il quadro completo, ma via via che affronterò il montaggio spiegherò le modifiche fatte. Tutto questo lavoro mal si sposava con una colorazione “casuale” quale sarebbe stata seguendo le istruzioni, quindi ho tagliato la testa al toro e acquistato l’apposito set della Lifecolor dedicato alla Regia Marina.
3) mentre studiavo l’ultima torretta a poppa, mi sono reso conto che la forma dei telemetri sporgenti dalle artiglierie principali è abbastanza approssimativa (più basso e largo rispetto all’originale) per non parlare del fatto che la parte inferiore è vuota.
Con un po’ di lima e plasticard l’ho modellato in una forma che credo sia più rispondente a quella reale, aggiungendo la flangia di collegamento alla corazzatura, le guide di scorrimento della porta e la porta stessa. Quella a destra purtroppo è venuta un po’ incerta… confido nel fatto che le prossime 3 coppie di telemetri vengano meglio
Nelle foto singole ho messo a confronto i singoli pezzi come erano prima del trattamento.
Stai procedendo bene, vedo che stai entrando sempre più nel dettaglio e correttezza storica.
Non conosco lo Zara, ma se è come per il Littorio, definisci una data e cerca documentazione esclusiva di quel periodo. Potrebbero esserci differenze importanti, spesso dovute a modifiche e riparazioni. Per far questo cerca la storia operativa della nave, danni riportati, e riparazioni effettuate.
Finora ho capito che nel periodo dal 1936 all'estate del 1940 ha subito almeno quattro interventi, volti perlopiù all'aggiornamento dell'armamento secondario e dei relativi sistemi di puntamento. Il problema è che documenti in rete se ne trovano pochi, frammentati, e le immagini raramente sono accompagnate da una qualche didascalia che ne indichi almeno l'anno. Certe volte poi ti scrivono "Zara" ma non sai veramente se intendono lo Zara o un incrociatore di quella classe. Al momento le certezze che ho sono poche: voglio dipingerla con le caratteristiche bande di riconoscimento di prua, che la Regia Marina ha adottato a partire dal mese di Luglio 1940 per evitare che si ripetesse l'episodio di Punta Stilo, quando i bombardieri italiani, inviati a supporto delle navi impegnate contro la flotta inglese, sganciarono i propri carichi (fortunatamente senza successo) sulle navi amiche. Da qui ho ben chiare le modifiche strutturali da apportare, anche se quelle relative all'armamento secondario sono ancora fumose, in particolare il numero e posizionamento delle mitragliatrici antiaeree Breda 37/54 e 13,2/76. Modelli di altri modellisti in rete meglio lasciar perdere, ho visto che circola di tutto e di più... l'unico finora che mi pare lavori egregiamente è un certo Maurizio Maggi, grazie al quale ho scoperto una buona parte delle modifiche necessarie per ottenere uno Zara fedele al mezzo storico. In mancanza di ulteriori fonti affidabili, credo che mi affiderò a un suo Zara che ho trovato su un articolo di un sito specializzato.
Stai seguendo un modellista molto bravo e preparato.
Mi piace come hai cambiato approccio, inizialmente scoraggia, per la carenza di fonti e la mole di dubbi.
Pian piano il quadro si definisce, ed assieme all'aspetto tecnico e storico, incroci anche il dramma di uomini. E la voglia di approfondire aumenta.
pawn ha scritto: ↑29 luglio 2021, 11:23...
Mi piace come hai cambiato approccio, inizialmente scoraggia, per la carenza di fonti e la mole di dubbi.
Pian piano il quadro si definisce, ed assieme all'aspetto tecnico e storico, incroci anche il dramma di uomini. E la voglia di approfondire aumenta.
Buona ricerca e buono studio
Quoto tutto!
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
