Dak Kubel
Moderatore: Rosario
- filippo
- Super Extreme User
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 24 agosto 2012, 10:51
- Che Genere di Modellista?: Mezzi militari e aerei 2GM + conflitti africani e medio orientali
- Aerografo: si
- colori preferiti: Tamiya Mig AK
- scratch builder: si
- Nome: Filippo
- Località: Brescia
Re: Dak Kubel
Gli acrilici li diluisci o li usi direttamente?
Grazie F
Grazie F
Regala la tua assenza a coloro che non apprezzano la tua presenza (Oscar Wilde).
- ponisch
- Bio-Mech User
- Messaggi: 3043
- Iscritto il: 23 novembre 2012, 22:29
- Che Genere di Modellista?: modellista generico con interesse ma poco tempo per modellare
scale d'interesse 1/48 1/35 1/24 1/12 1/10 - Aerografo: si
- colori preferiti: tamiya. no al vinile
- scratch builder: si
- Club/Associazione: ass modelingtime
- Nome: Nicola
- Località: Maserà di padova
- FreestyleAurelio
- L'eletto
- Messaggi: 12356
- Iscritto il: 21 luglio 2011, 23:55
- Che Genere di Modellista?: Dottore in Incazzologia applicata con specializzazione in nullafacenza numerica.
Allevatore di ragnetti ammaestrati. - Aerografo: si
- colori preferiti: Tamiya,Alclad,Gunze,Vallejo
- scratch builder: si
- Club/Associazione: www.modelingtime.com
- Nome: I'm Aurelio!
- Località: Provincia di Caserta
Re: Dak Kubel
Per gli acrilici vinilici vi suggerisco di provare ad utilizzare il flow improver e un retarder
- filippo
- Super Extreme User
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 24 agosto 2012, 10:51
- Che Genere di Modellista?: Mezzi militari e aerei 2GM + conflitti africani e medio orientali
- Aerografo: si
- colori preferiti: Tamiya Mig AK
- scratch builder: si
- Nome: Filippo
- Località: Brescia
Re: Dak Kubel
Grazie Nicola.
Valerio scusa l'ignoranza, ma quali sono gli acrilici vinilici? Io ho i Vallejo, Mig e AK sono tutti vinilici.
Grazie
F
Valerio scusa l'ignoranza, ma quali sono gli acrilici vinilici? Io ho i Vallejo, Mig e AK sono tutti vinilici.
Grazie
F
Regala la tua assenza a coloro che non apprezzano la tua presenza (Oscar Wilde).
- FreestyleAurelio
- L'eletto
- Messaggi: 12356
- Iscritto il: 21 luglio 2011, 23:55
- Che Genere di Modellista?: Dottore in Incazzologia applicata con specializzazione in nullafacenza numerica.
Allevatore di ragnetti ammaestrati. - Aerografo: si
- colori preferiti: Tamiya,Alclad,Gunze,Vallejo
- scratch builder: si
- Club/Associazione: www.modelingtime.com
- Nome: I'm Aurelio!
- Località: Provincia di Caserta
Re: Dak Kubel
Sono proprio questi, aggiungi anche Hataka serie blue & red e Italeri acrilici, scale75,citadel, Andrea Color.
- microciccio
- L'eletto
- Messaggi: 26419
- Iscritto il: 3 gennaio 2010, 16:32
- Che Genere di Modellista?: Aeroplanaro onnivoro; principalmente settantaduista.
- Aerografo: si
- colori preferiti: Colori? Non basta la colla?
- scratch builder: si
- Club/Associazione: IPMS
- Nome: Paolo
- Località: Bergamo
Re: Dak Kubel
Ciao Filippo,
un mezzo che ha sulle spalle la campagna d'Africa. Il Sandgelb è ormai quasi un ricordo e sotto emerge il ... Panzer Grey (spero che i colori siano quelli perché di mezzi terrestri so poco). Da l'idea del tempo che scorre, l'usura e ... se deciderai di ambientarla con qualche figurino, la stanchezza.
Gli stami posteriori sono ben integrati anche se li desaturerei ancora, mentre i 2 sulle portiere e le targhe appaiono molto nuovi rispetto al resto del veicolo, come fossero stati appena dipinti/cambiate. Riguardo il telo della capote in effetti potresti seguire il suggerimento di Aurelio incrementano un po' i contrasti.
In questa condizione l'unico ulteriore elemento che farebbe un bell'effetto, secondo me, sarebbe una bella ammaccatura su uno dei parafango.
Bello il telo sulla ruota di scorta ma mi sfugge che scopo avesse.
microciccio
un mezzo che ha sulle spalle la campagna d'Africa. Il Sandgelb è ormai quasi un ricordo e sotto emerge il ... Panzer Grey (spero che i colori siano quelli perché di mezzi terrestri so poco). Da l'idea del tempo che scorre, l'usura e ... se deciderai di ambientarla con qualche figurino, la stanchezza.

Gli stami posteriori sono ben integrati anche se li desaturerei ancora, mentre i 2 sulle portiere e le targhe appaiono molto nuovi rispetto al resto del veicolo, come fossero stati appena dipinti/cambiate. Riguardo il telo della capote in effetti potresti seguire il suggerimento di Aurelio incrementano un po' i contrasti.
In questa condizione l'unico ulteriore elemento che farebbe un bell'effetto, secondo me, sarebbe una bella ammaccatura su uno dei parafango.
Bello il telo sulla ruota di scorta ma mi sfugge che scopo avesse.
microciccio
- filippo
- Super Extreme User
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 24 agosto 2012, 10:51
- Che Genere di Modellista?: Mezzi militari e aerei 2GM + conflitti africani e medio orientali
- Aerografo: si
- colori preferiti: Tamiya Mig AK
- scratch builder: si
- Nome: Filippo
- Località: Brescia
Re: Dak Kubel
Ok grazie Aurelio!
Paolo grazie per i suggerimenti! L'idea era quella di esasperare il deterioramento della mimetica. In vero, il mio obiettivo era quello di simulare (ma non credo di esserci riuscito!) una copertura realizzata dall'officina campale utilizzando sabbia desertica "incollata" in qualche modo senza, invece, utilizzare la vernice data a spruzzo. E' questo il motivo per il quale non ho voluto aggiungere il washing anche se mi rendo conto che, come giustamente ha sottolineato Valerio, il tutto sembra poco accattivante e piatto. Segnalo sul punto un aneddoto. Tempo fa qui a Brescia un vecchietto veterano, intervistato sul punto, mi disse che sul Fronte africano la vernice mimetica era scarsa (come tutto il resto) e ancora più scarso era il diluente necessario per allungarla; allora sia noi (Italiani) che i Tedeschi usavamo qualsiasi "veicolo" per appiccicare la sabbia vera sui mezzi (benzina, olio, acqua ... pipì). Mi disse anche che aveva lavorato da civile presso una officina meccanica e che, tra le tante cose che lo avevano sconvolto di quel teatro, c'era l'effetto "smerigliatrice" che le tormente di sabbia provocavano sulla vernice mimetica e di quanto i teloni dei veicoli si impregnassero di sabbia al punto che non riuscivi più a distinguere un telo verde italiano da uno marrone tedesco.
Le targhe le ho già invecchiate (posterò le foto). Sui numeri 2 ho voluto rappresentare l'idea che fossero stati appena apposti su un mezzo già operativo da tempo.
Ho preferito non ammaccare la carrozzeria perchè già avevo strappato il parafango dx e la foto di riferimento non riporta altri danni
Il telo sulla ruota di scorta serviva a proteggere il pneumatico dai raggi del sole che cadevano a perpendicolo sulla ruota.
Scusami: ma cosa sono gli stami?
Ciao
F
Paolo grazie per i suggerimenti! L'idea era quella di esasperare il deterioramento della mimetica. In vero, il mio obiettivo era quello di simulare (ma non credo di esserci riuscito!) una copertura realizzata dall'officina campale utilizzando sabbia desertica "incollata" in qualche modo senza, invece, utilizzare la vernice data a spruzzo. E' questo il motivo per il quale non ho voluto aggiungere il washing anche se mi rendo conto che, come giustamente ha sottolineato Valerio, il tutto sembra poco accattivante e piatto. Segnalo sul punto un aneddoto. Tempo fa qui a Brescia un vecchietto veterano, intervistato sul punto, mi disse che sul Fronte africano la vernice mimetica era scarsa (come tutto il resto) e ancora più scarso era il diluente necessario per allungarla; allora sia noi (Italiani) che i Tedeschi usavamo qualsiasi "veicolo" per appiccicare la sabbia vera sui mezzi (benzina, olio, acqua ... pipì). Mi disse anche che aveva lavorato da civile presso una officina meccanica e che, tra le tante cose che lo avevano sconvolto di quel teatro, c'era l'effetto "smerigliatrice" che le tormente di sabbia provocavano sulla vernice mimetica e di quanto i teloni dei veicoli si impregnassero di sabbia al punto che non riuscivi più a distinguere un telo verde italiano da uno marrone tedesco.
Le targhe le ho già invecchiate (posterò le foto). Sui numeri 2 ho voluto rappresentare l'idea che fossero stati appena apposti su un mezzo già operativo da tempo.
Ho preferito non ammaccare la carrozzeria perchè già avevo strappato il parafango dx e la foto di riferimento non riporta altri danni
Il telo sulla ruota di scorta serviva a proteggere il pneumatico dai raggi del sole che cadevano a perpendicolo sulla ruota.
Scusami: ma cosa sono gli stami?
Ciao
F
Regala la tua assenza a coloro che non apprezzano la tua presenza (Oscar Wilde).
- microciccio
- L'eletto
- Messaggi: 26419
- Iscritto il: 3 gennaio 2010, 16:32
- Che Genere di Modellista?: Aeroplanaro onnivoro; principalmente settantaduista.
- Aerografo: si
- colori preferiti: Colori? Non basta la colla?
- scratch builder: si
- Club/Associazione: IPMS
- Nome: Paolo
- Località: Bergamo
Re: Dak Kubel
Ciao Filippo,
sono figli del poco tempo a disposizione che fa scrivere in fretta

microciccio
- filippo
- Super Extreme User
- Messaggi: 454
- Iscritto il: 24 agosto 2012, 10:51
- Che Genere di Modellista?: Mezzi militari e aerei 2GM + conflitti africani e medio orientali
- Aerografo: si
- colori preferiti: Tamiya Mig AK
- scratch builder: si
- Nome: Filippo
- Località: Brescia
Re: Dak Kubel
Ok! Sistemati.
Ciao
F
Ciao
F
Regala la tua assenza a coloro che non apprezzano la tua presenza (Oscar Wilde).
-
- Modeling Time User
- Messaggi: 61
- Iscritto il: 20 giugno 2020, 1:09
- Che Genere di Modellista?: Modellista Generico
- Aerografo: si
- scratch builder: no
- Nome: Luca
Re: Dak Kubel
Le colorazioni dei mezzi tedeschi erano sotto direttive precise sui colori, metodi e mimetizzazione, con la differenza che sui mezzi terrestri era libero il disegno a cura dell'equipaggio, ad eccezione di qualche elite o qualche ufficiale che li volevano tutti uguali (quindi formavano un gruppo tecnico che li eseguiva per tutti).filippo ha scritto: ↑11 febbraio 2021, 17:46Tempo fa qui a Brescia un vecchietto veterano, intervistato sul punto, mi disse che sul Fronte africano la vernice mimetica era scarsa (come tutto il resto) e ancora più scarso era il diluente necessario per allungarla; allora sia noi (Italiani) che i Tedeschi usavamo qualsiasi "veicolo" per appiccicare la sabbia vera sui mezzi (benzina, olio, acqua ... pipì).
Ma ci sono regole di buon senso che nessuna direttiva riusciva a scalfire. È meglio aver un mezzo che si muove a uno che è fermo senza carburante. È meglio un mezzo efficiente che due che aspettano pezzi di ricambio. È meglio un mezzo verniciato male che senza mimetizzazione!
Non so per gli Italiani, ma per i Tedeschi il "diluente" era la benzina. Vista spesso la penuria, i reparti preferivano tenerla per i mezzi (prima regola), e quindi usavano tutto quello di alternativo che avevano sotto mano per ricavare la vernice dalla pasta (terza).
In qualche ora affiorava il metallo, questo ha portato ad aver bisogno di molta vernice, che presero anche alla Luftwaffe, agli alleati (cioè da noi) e a forniture catturate ai nemici (terza regola).
Una costante in tutti i teatri e condivisa fra autisti, carristi e ufficiali era che il panzer grey faceva ca..re, quindi contrariamente alle norme di pulizia continua, lasciavano i mezzi impolverati e spesso facevano fango da spalmare sopra, ma si rompeva e saltava via facilmente per vibrazioni e urti. Non lo mettevano dove c'erano i contrassegni che identificavano il reparto e il mezzo, solo polvere qua.
Agli inizi la maggior parte dei mezzi arrivati alla DAK erano in grigio con fornitura della vernice, ma per penuria e tempo (prima e terza regola), non tutti venivano tinti. I rimanenti come sopra: polvere, terra e sabbia! Che è quel che ti hanno raccontato.
Ovvio che tutto ciò portava a ennesime tinte e ennesime livree. E qualsiasi foto mostra il mezzo solo in quel momento!