Dario Giuliano ha scritto: ↑17 settembre 2020, 6:19
Buongiorno ragazzi.
Se a qualcuno interessa eventualmente approfondirò un po’ di più l’argomento.
Interessa Dario, interessa eccome!
Saluti.
Fabio
...e lo chiedi pure? APPROFONDISCIIII
Davvero un ottimo lavoro come sempre. Invece voglio chiederti come fai a gestire in questa maniera i vinilici. Come li diluisci e in che percentuale? Li ho usati anch'io (Vallejo Air però) ma non prima di aver fatto dieci miliardi di prove!
Ciao e B(u)onomodellismoVox a tutti
"Quello che so fare ancora non lo so, però quel poco che faccio lo faccio bene!" (questa è mia) "Il mio avversario è colui che ancora non sa di essere sconfitto" (...sempre mia) ”La curiosità a volte porta a sbagliare ecco perché mi faccio i caxxi miei” (…ancora mia)
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
In attesa di ulteriori spiegazioni, che sono sempre interessanti, ti chiedo: come mai non hai optato per i colori ad olio?
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
fabio1967 ha scritto: ↑16 settembre 2020, 8:31
Paolo mi sembra che tu stia confrontando un P-40 a coda corta con uno a coda lunga, guarda la posizione dei piani di coda. ...
Hai ragione Fabio,
nella fretta, di li a poco avrei cominciato a lavorare, e non mi sono accorto che era un N . Ripropongo l'immagine corretta, proveniente da qui, che mette le cose a posto.
Confronto P-40E - Correzione
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
microciccio ha scritto: ↑20 settembre 2020, 18:28
Ciao Dario,
un piccolo OT.
Off Topic
fabio1967 ha scritto: ↑16 settembre 2020, 8:31
Paolo mi sembra che tu stia confrontando un P-40 a coda corta con uno a coda lunga, guarda la posizione dei piani di coda. ...
Hai ragione Fabio,
nella fretta, di li a poco avrei cominciato a lavorare, e non mi sono accorto che era un N . Ripropongo l'immagine corretta, proveniente da qui, che mette le cose a posto.
Confronto P-40E - Correzione
microciccio
Ciao Paolo.
Mi sembra che la prima foto in questione è in effetti un P-40 M non un N
moregas ha scritto: ↑19 settembre 2020, 8:05
Complimenti, lavoro stupendo. Questa colorazione mi piace tantissimo. Posso chiederti per favore a quanti psi usi Aqua gloss?
Ciao Beppe
Per essere sincero non ho idea di quale PSI uso, sia per Aqua Gloss, sia per qualsiasi altro prodotto.
Come puoi vedere da queste foto il mio compressore e dentro un armadio e il serbatoio e sempre più o meno a un PSI costante.
L’unico modo in qui regolo il flusso d’aria e con la valvola MAC
Questa mi permette aumentare o diminuire il flusso d’aria in base ala densità del colore e quello che voglio ottenere
con quella specifica densità.
Per fare un esempio: guarda la fotografia di queste due semi carlinghe motore di un Me 262 (1/72)
Entrambe sono state verniciate con Aqua Gloss direttamente dalla bottiglia (non diluito)
La prima in alto ho chiuso un po’ la la valvola MAC (-PSI) e ho avvicinato l’aerografo alla semi carlinga.
Viceversa quella in basso ho aperto al massimo la valvola (+ PSI) e ho allontanato l’aerografo dalla semi carlinga.
Come puoi vedere i risultati sono completamente opposti.
A parità di densità del Aqua Gloss puoi ottenere sia una finitura lucida che una quasi opaca avvicinandosi o allontanandosi dalla superficie e variando più o meno la pressione senza usare un numero specifico di PSI.
Ecco un esempio pratico che ho usato su l’elica del P-40.
-PSI aerografo vicino alla superficie
+ PSI con aerografo allontanato dalla superficie.
Tutto qui Beppe, spero di non averti completamente cofuso
Ultima modifica di Dario Giuliano il 22 settembre 2020, 6:49, modificato 1 volta in totale.
Dario Giuliano ha scritto: ↑17 settembre 2020, 6:19
Buongiorno ragazzi.
Se a qualcuno interessa eventualmente approfondirò un po’ di più l’argomento.
Interessa Dario, interessa eccome!
Saluti.
Fabio
...e lo chiedi pure? APPROFONDISCIIII
Davvero un ottimo lavoro come sempre. Invece voglio chiederti come fai a gestire in questa maniera i vinilici. Come li diluisci e in che percentuale? Li ho usati anch'io (Vallejo Air però) ma non prima di aver fatto dieci miliardi di prove!
Ciao Francesco.
La gestione dei Vallejo Air richiede solo un poi più di pazienza.
Come già sai pulisco spesso l’ago e li diluisco usando questi prodotti.
PS. uso anche il diluente (acrilico della Tamiya)
Non ho una percentuale diluente colore, vado veramente ad occhio, vario la pressione e la distanza come ho accennato precedentemente.
Un paio di cose che a mio avviso aiutano a gestire i Vallejo Air, anzi tutti i colori al dire il vero.
HANDLE(PRE SET)
Se si ha il dito dal grilletto facile, il Pre Set Handel facilita enormemente la gestione di un aerografo doppia azione.
Se non si ha la possibilità di adattare un Pre Set Handel usate una piccolo pezzo di masking tape e piazzatelo come
vedete su le seguenti foto.
Collocando il masking tape in questo modo vi permette di gestire il flusso del colore con più gradualità.
In pratica si comporta più o meno come un Pre Set Handel.
Un altro consiglio e quello di iniziare a spruzzare prima di colpire la superficie interessata evitando così di overspray or sputtering
Se notate overspray o contaminazioni in generale, usate spugne per carrozzeria 3000,5000 grid.
Usando queste eliminate le zone contamina ottenendo inoltre una maggiore sfumatura tra i colori.
Questo è il metodo che ho usato sul G-50.
Spero che questo sia di qualche aiuto per quelli che vogliano rivisitare i colori tipo Vallejo, Mission, ecc.
Secondo me basta non fissarsi troppo su numeri di PSI o percentuali di diluizione., Questi numeri variano continuamente in base temperature, umiltà, pigmenti e chi più ne ha più ne metta, penso invece che sia più produttivo sperimentare con l’apertura del getto la distanza dalla superficie e la pressione. “Pressione” non vista come un numero specifico ma semplicemente come un flusso d’aria adatto alla distanza e densità del colore usate in quel momento.
Con questo non intendo fare scuola a nessuno ma semplicemente condividere il mio approccio all uso di colori tipo Vallejo.
Ciao a tutti.
Ultima modifica di Dario Giuliano il 22 settembre 2020, 23:14, modificato 2 volte in totale.
Starfighter84 ha scritto: ↑19 settembre 2020, 23:30
Bel colpo d'occhio Dario, rendono benissimo!
In attesa di ulteriori spiegazioni, che sono sempre interessanti, ti chiedo: come mai non hai optato per i colori ad olio?
Ciao Vale’
Ho deciso di usare i colori della Golden per un paio di motivi.
Innanzitutto per un motivo di praticità., I colori della Golden basta agitarli mettere qualche goccia direttamente nel aerografo e voila’
Secondo me i colori ad olio anno una pigmentazione più granulosa (così per dire).
Quando diluiti con turpentine o prodotti simili al fine di ottenere una viscosità adatta per l’uso con l’aerografo, tendono a perdere densità, quindi finiscono per diventare troppo trasparenti.
Ovviamente usandoli con un pennello si ottengono bei risultati, ma purtroppo no ho la mano artistica che mi permette di replicare delle lunghe colate, specialmente in questa scala, quindi ho optato di replicarle con l’aiuto del aerografo.
Ecco qualche esempio più o meno pratico.
Nella zona indicata dalla freccia rossa ho usato colori ad olio della MIG più o meno diluiti.
Successivamente a questa ho usato i Golden replicando una colata sfumata (non è un granché ma rende l’idea)
Questa foto rappresenta il secondo tipo di colata Il quale trovo più interessante
Replica decentemente una colata densa esposta a un flusso d’aria.
L’ultima idea e quella di passare il colore lungo il panello per poi usare un tampone di cotone I tirarlo un po’ a piacere ottenendo l’effetto che si desidera
I colori della Golden sono abbastanza trasparenti anno un pigmento molto fino e tendono a seccare lentamente offrendo così il tempo necessario per lavorali, inoltre se si sbaglia si fa presto a ripulire il tutto con un tamponcino di cotone inumidito con acqua.
Tieni presente che in queste foto l’ala non era completamente liscia (lucida) quindi e più difficile tirare il colore.
Consiglio quindi che: Se si vuole ottenere colate lunghe e meglio lavorare su superfici lisce per sfruttare le caratteristica del colore.
Se usato su superfici opache, diventa più difficile da rimuovere per ovvie ragioni, ma essendo abbastanza lucidi di natura aumentano piacevolmente il contrasto (opaco lucido) dando un tocco di realismo in più che a me personalmente piace.
Tutto qui ragazzi spero che questo approccio possa esservi utile.
Ciao a tutti.
Ultima modifica di Dario Giuliano il 22 settembre 2020, 22:24, modificato 3 volte in totale.
Dario Giuliano ha scritto: ↑22 settembre 2020, 1:05
Tutto qui Beppe, spero di non averti completamente cofuso
Esatto
Ottima cmq. Grazie mille. Molto utile, era proprio quello che non capivo, il perche sulle istruzioni c'è scritto di usarlo con un range da 15 PSI a 40 PSI.
Grazie