Ti do ragione quando dici che i lavaggi sui carrelli sono una rogna bella e buona ma a me piacciono. Come hai riprodotto i puntini verdi?
Ciao e B(u)onomodellismoVox a tutti
"Quello che so fare ancora non lo so, però quel poco che faccio lo faccio bene!" (questa è mia) "Il mio avversario è colui che ancora non sa di essere sconfitto" (...sempre mia) ”La curiosità a volte porta a sbagliare ecco perché mi faccio i caxxi miei” (…ancora mia)
Ciao Mattia, i lavaggi ad olio se molto diluiti tendono a separare il pigmento, frammentandosi lungo le linee/bordi e perdendo coerenza. Questo effetto aumenta sui fondi lucidi.
Puoi agire seguendo questi due step:
1)Diluire di meno ma permettendo al lavaggio di scorrere per capillarità. Nella sezione tecnica modellistica del forum c'è il mio video sui lavaggi che può farti capire cosa intendo.
2)Ripulire dopo qualche ora il lavaggio con un pennellino tondo a punta lunga e sottile e inumidito di diluente. In questo modo puoi spingere il lavaggio lungo le linee d'ombra che tu vorrai evidenziare e che non ti è riuscito nella prima applicazione.
Per il faro d'atterraggio potresti utilizzare uno dei set di luci prodotte dalla AK.
IWATA...Nothing else for successful goals!
<<L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono.>>
[Πρωταγόρας - Protagora 486-411 a.C.]
per la rappresentazione della parte posteriore delle ruote del carrello principale ti sei confrontato con Denis?
Mi lascia perplesso il colore usato perché non l'ho visto in foto. A scopo di discussione posto qualche esempio tratto da qui, quo e qua.
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Ciao Mattia
Leggevo dei fari di atterraggio: io dai cinesi trovo dei lustrini trasparenti di varie dimensioni che utilizzo per riprodurre i vetri dei fari.
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
Che Genere di Modellista?: aerei militari moderni, ma non disdegno i classici della 2° guerra mondiale! L'aereo preferito? una bella lotta tra Phantom e Tornado!
pitchup ha scritto: ↑30 giugno 2020, 18:05
Ciao Mattia
che dire??? In questa calda giornata ci voleva proprio questo aggiornamento fresco fresco. Ottimo bravo!
Devo ammettere che mi incuriosiscono davvero quei puntini verdi sugli pneumatici... non ci avevo mai fatto caso!
saluti
Buongiorno Max!!
Si ho notato quel particolare su diversi esemplari ma ancora non ho ben capito la sua utilità, parlando con Denis ipotizzavamo che servissero per controllare l'usura della spalla dello pneumatico. Su questa scala sono un dettaglio che da un pò di colore in più. Nel cerchione invece ho inserito la valvola con tappino in giallo per le camere d'aria!
Un salutone
Dioramik ha scritto: ↑30 giugno 2020, 18:41
Veramente tutto molto bello e ben fatto, l'ho già detto lo so.
Grazie Silvio, la cosa che mi diverte è che da ogni dettaglio noto e imparo una marea di cose, noto anche che devo migliorare un sacco sull'aspetto pittorico e ne sto parlando giusto con Aurelio e con Andrea!
Un salutone
Carbo178 ha scritto: ↑30 giugno 2020, 18:44
Ma sbaglio o c'è anche il piombo per l'equilibratura?
Bravo Mattia, bellissimi carrelli
Grazie mille Marco, devo migliorarmi nei lavaggi!
siderum_tenus ha scritto: ↑30 giugno 2020, 20:01
Ribadisco: neanche i progettisti dell'MRCA conoscono così in dettaglio quest'aereo!
ahahah naaaa così è troppo, anzi vorrei descrivere meglio alcune cose che vado a riprodurre, grazie Mario!!
Bonovox ha scritto: ↑30 giugno 2020, 20:57
Ti do ragione quando dici che i lavaggi sui carrelli sono una rogna bella e buona ma a me piacciono. Come hai riprodotto i puntini verdi?
Grazie Francesco,
a me piace documentare a fondo il montaggio ma vedendo le foto ingrandite i lavaggi non mi soddisfano al 100%, parlavo con Andrea alias trachio001 sulla praticità di realizzare alcuni dettagli a pennello e questo include la profilatura di alcune zone in ombra o in spazi molti ridotti, dovrò studiarmi bene questa tecnica
I puntini li ho fatti con un pennarello Uniposca verde dalla punta fina, questo che ti allego in foto:
FreestyleAurelio ha scritto: ↑30 giugno 2020, 22:38
Ciao Mattia, i lavaggi ad olio se molto diluiti tendono a separare il pigmento, frammentandosi lungo le linee/bordi e perdendo coerenza. Questo effetto aumenta sui fondi lucidi.
Puoi agire seguendo questi due step:
1)Diluire di meno ma permettendo al lavaggio di scorrere per capillarità. Nella sezione tecnica modellistica del forum c'è il mio video sui lavaggi che può farti capire cosa intendo.
2)Ripulire dopo qualche ora il lavaggio con un pennellino tondo a punta lunga e sottile e inumidito di diluente. In questo modo puoi spingere il lavaggio lungo le linee d'ombra che tu vorrai evidenziare e che non ti è riuscito nella prima applicazione.
Per il faro d'atterraggio potresti utilizzare uno dei set di luci prodotte dalla AK.
Grazie Aurelio,
ecco spiegato il motivo. Io mi tengo sempre molto alto come diluizione per la "paura" di non poter rimuovere al meglio l'eccesso di colore dato che il colore ad olio tende a lasciare un grosso alone dietro di sè, allo stesso modo non aspetto molto prima di rimuovere il lavaggio in eccesso, e ora che mi parli di aspettare qualche ora capisco che io aspetto davvero poco. Grazie dei consigli!
Stavo valutando con Andrea la possibilità di studiare la profilatura a pennello per migliorare la definizione di tanti piccoli punti in cui non arrivo bene.
Per il faro di atterraggio non ho pensato ad aftermarket o modifiche perchè vista la natura del progetto l'intento era migliorare quello che avevo a disposizione senza aggiungere degli after, e poi così non si è rivelato Le valuterò per un MIO prossimo progetto oppure farò come mi hai detto in principio, devo cercare di dare più profondità e luminosità all'interno della cupola.
fabrizio79 ha scritto: ↑1 luglio 2020, 18:35
Ciao Mattia!!
molto belli anche i carrelli principali!!
Grazie Fabrizio! Devo impegnarmi di più sui lavaggi
pitchup ha scritto: ↑1 luglio 2020, 7:34
Ciao Mattia
Leggevo dei fari di atterraggio: io dai cinesi trovo dei lustrini trasparenti di varie dimensioni che utilizzo per riprodurre i vetri dei fari.
saluti
Li conosco Max, e mi ricordo che li vidi usare anche da Valerio, non sono andato ad agire sul faro perchè ho usato tutte le componenti da scatola, se ben ricordi l'unica modifica effettuata è stata quella di decentrare il faro sulla gamba in quanto da kit viene montato al centro mentre, guardandolo frontalmente, il faro si trova spostato sulla sinistra.
Per dei progetti "più miei" provvederò a farlo!
microciccio ha scritto: ↑1 luglio 2020, 0:10
Ciao Mattia,
per la rappresentazione della parte posteriore delle ruote del carrello principale ti sei confrontato con Denis?
Mi lascia perplesso il colore usato perché non l'ho visto in foto. A scopo di discussione posto qualche esempio tratto da qui, quo e qua.
microciccio
Ciao super Paolo,
questo è un bell'argomento da tirar fuori anzi grazie per averlo fatto al posto mio. Quando ho iniziato a verniciare il carrello ho avuto seri dubbi su come verniciare la pinza dei freni perchè da molte foto non capivo bene come procedere causa anche la polvere nera generata dall'usura del disco e delle pastiglie. Ho deciso di farle di quel colore perchè ho notato che su molti esemplari dai carrelli più vissuti (e dallo sporco più accumulato) la pinza tende ad assumere un colore ramato, ipotizzo che le temperature dell'impianto frenante a lungo andare possano cuocere il rivestimento metallico che racchiude i pistoncini. Ti allego qualche foto, purtroppo non ricordo la fonte perchè sono state accumulate dalle numerose ricerche che ho fatto in questi due anni:
Immagini pubblicate a scopo di discussione
Avevo ipotizzato anche che la differenza di verniciatura potesse dipendere dall'utilizzo degli pneumatici a tre scanalature (prima) o da quelli a 4 scanalature (dopo) ma anche le tue foto smentiscono questa ipotesi:
Al mio Tornado non voglio dare un look totalmente pulito e per questo motivo ho optato per questa scelta, anche per un tocco cromatico in più. La cosa che mi disturba piuttosto è il diametro dei pistoncini che è decisamente più piccolo sul kit se confrontato con quello reale, ne parlavo con Fulvio alias spillone proprio qualche giorno fa, e nel complesso ho notato come sia nei cerchi anteriori che posteriori la distanza e la dimensione dei bulloni di ancoraggio non sia totalmente fedele al 100%. Questo passa il convento e questo mi tengo
Hai sempre un grande occhio, complimenti Paolo!
Alla prossima
P.S. Ho notato altri piccoli dettagli che potrei aggiungere.. me tapino
pankit ha scritto: ↑2 luglio 2020, 10:31... realizzare alcuni dettagli a pennello e questo include la profilatura di alcune zone in ombra o in spazi molti ridotti, dovrò studiarmi bene questa tecnica ...
Ciao Mattia,
condivido e stimolo la tua curiosità. Si tratta di una tecnica di probabile origine figurinistica troppo spesso snobbata da chi fa aeroplani che, anche solo per consuetudine, ne sfrutta altre, come ad esempio i lavaggi da te citati, perdendo una opportunità.
Il rischio principale della profilatura secondo me è quello di dare ai pezzi un aspetto fumetto che, a seconda di chi osserva, può piacere o meno. La scuola spagnola di qualche anno fa ad esempio valorizzava questa impostazione soprattutto dentro gli abitacoli.
Detto ciò, secondo me, è una tecnica che, se usata con giudizio, consente di ottenere risultati ancor migliori dei lavaggi soprattutto nei casi in cui detti lavaggi vengono realizzati in modo pasticciato lasciando filtri in eccesso che risultano essere più che altro degli aloni poco credibili su un velivolo.
A questo proposito la tecnica illustrata da Aurelio è per me preferibile a quella che prevede di spalmare il lavaggio indiscriminatamente su tutte le superfici del modello (solo su alcune dove invece dei filtri sono gradevoli, invece si).
Scrivo una ovvietà dicendo che ogni tecnica ha punti di forza e debolezza richiedendo un'utilizzo ragionato ed il connubio tra più tecniche per ottenere un risultato finale ottimale. Poi ognuno si regola come meglio crede per mille motivi diversi.
microciccio ha scritto: ↑1 luglio 2020, 0:10
Ciao Mattia,
per la rappresentazione della parte posteriore delle ruote del carrello principale ti sei confrontato con Denis?
Mi lascia perplesso il colore usato perché non l'ho visto in foto. A scopo di discussione posto qualche esempio tratto da qui, quo e qua.
...
microciccio
Ciao super Paolo,
questo è un bell'argomento da tirar fuori anzi grazie per averlo fatto al posto mio. Quando ho iniziato a verniciare il carrello ho avuto seri dubbi su come verniciare la pinza dei freni perchè da molte foto non capivo bene come procedere causa anche la polvere nera generata dall'usura del disco e delle pastiglie. Ho deciso di farle di quel colore perchè ho notato che su molti esemplari dai carrelli più vissuti (e dallo sporco più accumulato) la pinza tende ad assumere un colore ramato, ipotizzo che le temperature dell'impianto frenante a lungo andare possano cuocere il rivestimento metallico che racchiude i pistoncini. Ti allego qualche foto, purtroppo non ricordo la fonte perchè sono state accumulate dalle numerose ricerche che ho fatto in questi due anni:
...
Avevo ipotizzato anche che la differenza di verniciatura potesse dipendere dall'utilizzo degli pneumatici a tre scanalature (prima) o da quelli a 4 scanalature (dopo) ma anche le tue foto smentiscono questa ipotesi:
Al mio Tornado non voglio dare un look totalmente pulito e per questo motivo ho optato per questa scelta, anche per un tocco cromatico in più. La cosa che mi disturba piuttosto è il diametro dei pistoncini che è decisamente più piccolo sul kit se confrontato con quello reale, ne parlavo con Fulvio alias spillone proprio qualche giorno fa, e nel complesso ho notato come sia nei cerchi anteriori che posteriori la distanza e la dimensione dei bulloni di ancoraggio non sia totalmente fedele al 100%. Questo passa il convento e questo mi tengo
Hai sempre un grande occhio, complimenti Paolo! ...
Grazie per i complimenti. In effetti non mi ero imbattuto in foto di pistoncini così conciati, capito.
Devo dirti, osservando le foto dei velivoli reali, che l'aspetto che gli hai dato nel modello, più che simulare lo sporco che si accumula, li fa sembrare realizzati in materiale dal colore ramato.
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
pankit ha scritto: ↑2 luglio 2020, 10:31... realizzare alcuni dettagli a pennello e questo include la profilatura di alcune zone in ombra o in spazi molti ridotti, dovrò studiarmi bene questa tecnica ...
Ciao Mattia,
condivido e stimolo la tua curiosità. Si tratta di una tecnica di probabile origine figurinistica troppo spesso snobbata da chi fa aeroplani che, anche solo per consuetudine, ne sfrutta altre, come ad esempio i lavaggi da te citati, perdendo una opportunità.
Il rischio principale della profilatura secondo me è quello di dare ai pezzi un aspetto fumetto che, a seconda di chi osserva, può piacere o meno. La scuola spagnola di qualche anno fa ad esempio valorizzava questa impostazione soprattutto dentro gli abitacoli.
Detto ciò, secondo me, è una tecnica che, se usata con giudizio, consente di ottenere risultati ancor migliori dei lavaggi soprattutto nei casi in cui detti lavaggi vengono realizzati in modo pasticciato lasciando filtri in eccesso che risultano essere più che altro degli aloni poco credibili su un velivolo.
A questo proposito la tecnica illustrata da Aurelio è per me preferibile a quella che prevede di spalmare il lavaggio indiscriminatamente su tutte le superfici del modello (solo su alcune dove invece dei filtri sono gradevoli, invece si).
Scrivo una ovvietà dicendo che ogni tecnica ha punti di forza e debolezza richiedendo un'utilizzo ragionato ed il connubio tra più tecniche per ottenere un risultato finale ottimale. Poi ognuno si regola come meglio crede per mille motivi diversi.
microciccio ha scritto: ↑1 luglio 2020, 0:10
Ciao Mattia,
per la rappresentazione della parte posteriore delle ruote del carrello principale ti sei confrontato con Denis?
Mi lascia perplesso il colore usato perché non l'ho visto in foto. A scopo di discussione posto qualche esempio tratto da qui, quo e qua.
...
microciccio
Ciao super Paolo,
questo è un bell'argomento da tirar fuori anzi grazie per averlo fatto al posto mio. Quando ho iniziato a verniciare il carrello ho avuto seri dubbi su come verniciare la pinza dei freni perchè da molte foto non capivo bene come procedere causa anche la polvere nera generata dall'usura del disco e delle pastiglie. Ho deciso di farle di quel colore perchè ho notato che su molti esemplari dai carrelli più vissuti (e dallo sporco più accumulato) la pinza tende ad assumere un colore ramato, ipotizzo che le temperature dell'impianto frenante a lungo andare possano cuocere il rivestimento metallico che racchiude i pistoncini. Ti allego qualche foto, purtroppo non ricordo la fonte perchè sono state accumulate dalle numerose ricerche che ho fatto in questi due anni:
...
Avevo ipotizzato anche che la differenza di verniciatura potesse dipendere dall'utilizzo degli pneumatici a tre scanalature (prima) o da quelli a 4 scanalature (dopo) ma anche le tue foto smentiscono questa ipotesi:
Al mio Tornado non voglio dare un look totalmente pulito e per questo motivo ho optato per questa scelta, anche per un tocco cromatico in più. La cosa che mi disturba piuttosto è il diametro dei pistoncini che è decisamente più piccolo sul kit se confrontato con quello reale, ne parlavo con Fulvio alias spillone proprio qualche giorno fa, e nel complesso ho notato come sia nei cerchi anteriori che posteriori la distanza e la dimensione dei bulloni di ancoraggio non sia totalmente fedele al 100%. Questo passa il convento e questo mi tengo
Hai sempre un grande occhio, complimenti Paolo! ...
Grazie per i complimenti. In effetti non mi ero imbattuto in foto di pistoncini così conciati, capito.
Devo dirti, osservando le foto dei velivoli reali, che l'aspetto che gli hai dato nel modello, più che simulare lo sporco che si accumula, li fa sembrare realizzati in materiale dal colore ramato.
microciccio
In effetti era quello che volevo realizzare, ho cercato di far risaltare le sporgenze dei pistoncini e sporcare pesantemente il resto, anche questa scelta non è casuale perchè purtroppo la struttura interna del disco freno non è realizzata al meglio e ho preferito "oscurare" la zona! Non è questo il progetto adatto per provare a ricostruire l'interno del cerchione e pensando al peso che dovrà sostenere su di sè ho pensato che avrei fatto bene ad andare oltre.
Doppio grazie per il link alla tecnica illustrata da Aurelio
Ciao Mattia
personalmente uso i pennarelli 0,1 e 0,5 fin dal 1996... li uso per profilare alcuni particolari dove mi serve grande stacco (tipo spazi tra cintura di sicurezza e sedile), per disegnare particolari tipo cuciture e viti dove c'è bisogno di precisione che un pennello non può dare, nonché per simulare anche scrittine di servizio (in 1/72). Li uso neri e rossi.
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!