Come scegliere le vernici più adatte per ogni lavorazione.

Tutto quello che vorrete sapere sui colori i pigmenti e il loro uso in ambito modellistico.

Moderatore: FreestyleAurelio

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miki68
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Come scegliere le vernici più adatte per ogni lavorazione.

Messaggio da miki68 »

johnnycere ha scritto: 7 aprile 2020, 15:34
Starfighter84 ha scritto: 24 maggio 2019, 19:52 Ho provveduto ad aggiornare il primo post con le informazione implementate da Aurelio.
Ciao Valerio, questa discussione è da stampare e attaccare sul tavolo di lavoro, tanto è completa e ben fatta. Manca però un'informazione fondamentale, per me che sono ignorante e non aduso ai termini corretti: non ho letto da nessuna parte i criteri di scelta di un tipo di colore rispetto a un altro.
Mi spiego meglio: ho letto che uno asciuga prima e l'altro ci mette più tempo, uno lo diluisci con A e l'altro con B, ma non ho trovato un'informazione su quando utilizzare un acrilico e quando una lacca o uno smalto.
La domanda nasce da una risposta a un mio messaggio di un altro forumer, che mi ha detto di aver usato sia acrilici che smalti, ma non ho capito perchè uno e perchè l'altro.

Si possono indicare i criteri di scelta oppure la risposta è semplicemente "prove, esperienza, esperimenti"?
Grazie
Greco
Per la risposta bisogna guardare a livello storico. Le prime vernici modellistiche sono uscite negli anni '60 e prodotte dalla Humbrol. In pratica era degli smalti da diluire con White Spirit o Essenza di Petrolio o Acquaragia. Sono rimaste uno standard per gli anni '70 e '80, prodotte anche da altri marchi come Molak (colorificio Gandola), ecc. Hanno un ottimo potere coprente pigmento più o meno fine, buone sia a pennello che ad aerografo. Il diluente aveva forte odore e con tempi di aciugatura lenti.
Per rispondere alle nuove esigenze modellistiche a cavallo tra gli anni '70 ed '80 in giappone vennero prodotti sia gli stampi con pannellature in negativo sia le vernici acriliche con diluizione a base acquosa e pimento fine (Gunze e Tamiya). Dagli anni '90 in poi queste ultime tecnologie hanno preso il sopravvento soprattutto per l'uso sempre più massiccio dell'aerografo. Questi colori si comportano molto bene ad aerografo, a pennello con difficoltà. Negli anni '90 si è sperimentato, con questi colori, prima l'uso dell'alcool, poi il laquer thinner (o in alternativa la nitro) mostrando risultati ad aerografo sempre migliori. Le diluizioni consigliate dai produttori (es. Tamiya) nei primi anni di produzione erano attorno al 20% di diluente acquoso, per poi arrivare a tempi recenti con diluenti nitro o laquer thinner attorno ai 70-80%. Il colore regge molto bene le forti diluizioni permettendo effetti di sfumatura aerografo.
Negli anni '90 compaiono anche i colori vinilici, con legante vinilico (tipo vinavil) che hanno il pregio di utilizzare diluenti compatibili con l'ambiente domestico e senza odori. Le prime serie vengono prodotte da Molak, Humbrol, Revell e Vallejo. Ottime a pennello, molto meno ad aerografo. Non amano diluizioni elevate, necessitano di un loro diluente specifico, sono sensibili alla tensione superficiale. Nel periodo recente AK, Ammo Mig ed altri hanno prodotto colori vinilici più semplici da gestire, ma non così performanti ad aerografo come i colori Gunze/Tamiya/AK.
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Re: TAMIYA - COLORI e DILUENTI - Guida rapida e pratica. Aggiornamento 25/05/19.

Messaggio da johnnycere »

Ottima disamina ma non trovo risposta, ma mi sto convincendo che probabilmente non esiste: perchè preferisco gli smalti agli acrilici o viceversa? Mi viene in mente che gli smalti probabilmente hanno metallizati migliori, oppure gli acrilici puzzano meno (che poi non è vero se diluisci con nitro...ndr), gli smalti sono più brillanti, gli acrilici sono più facili da pulire nell'aerografo..

Ma sono tutte ragioni riconducibili alla forma, non alla sostanza. Forse perchè non c'è sostanza. Quindi la scelta, in ultima analisi, è solo soggettiva?
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Re: TAMIYA - COLORI e DILUENTI - Guida rapida e pratica. Aggiornamento 25/05/19.

Messaggio da Smiris72 »

Ti conviene aprire una discussione apposita come ha consigliato Valerio, perchè c'è parecchio da discutere sull'argomento.
a seconda di quello che stai facendo, potrebbe andare bene un acrilico piuttosto che uno smalto, ma potrebbero andare benissimo anche entrambi. Non credo ci siano regole sempre valide, piuttosto "tendenzialmente" si usano i prodotti in un certo modo, ma in molti casi probabilmente puoi usare un prodotto al posto di un altro.
Un esempio..
Io ho fatto più di una volta il modellino di Actarus. Non so se hai presente, ha delle parti gialle abbastanza piccole e farle ad aerografo è complicato per via delle mascherature che sarebbero troppo complesse.
Allora probabilmente l'ideale sarebbe usare un Giallo Vallejo che da dare a pennello è probabilmente la marca migliore, ma il giallo è un colore piuttosto rognoso, quindi tra tutte le prove che ho fatto mi sono trovato meglio con una lacca.
La lacca è problematica da dare a pennello (per me almeno) ma copre quasi al primo colpo ed è resistente, brillante, quindi per questo tipo di dettagli (in GIALLO) è la mia personalissima scelta.
Fosse stato un altro colore probabilmente avrei scelto un vallejo model color, ma se avessi avuto anche bisogno di fare delle piccole sfumature, potevo anche decidere di fare mascherature rognose e dare il giallo acrilico della Tamiya, o Gunze.
Non credo si possa creare una regola sempre valida..

A me piacerebbe molto seguire una discussione di questo tipo dove i modellisti più esperti parlano di queste cose :-)
Ultima modifica di Smiris72 il 8 aprile 2020, 12:18, modificato 1 volta in totale.
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Re: TAMIYA - COLORI e DILUENTI - Guida rapida e pratica. Aggiornamento 25/05/19.

Messaggio da miki68 »

johnnycere ha scritto: 8 aprile 2020, 11:36 Ottima disamina ma non trovo risposta, ma mi sto convincendo che probabilmente non esiste: perché preferisco gli smalti agli acrilici o viceversa? Mi viene in mente che gli smalti probabilmente hanno metallizati migliori, oppure gli acrilici puzzano meno (che poi non è vero se diluisci con nitro...ndr), gli smalti sono più brillanti, gli acrilici sono più facili da pulire nell'aerografo..

Ma sono tutte ragioni riconducibili alla forma, non alla sostanza. Forse perché non c'è sostanza. Quindi la scelta, in ultima analisi, è solo soggettiva?
Allora quando ho iniziato a fare del modellismo a metà degli anni '80, i colori erano disponibili solo nei negozi di modellismo o in qualche colorificio e tutti erano smalti, perché all'epoca erano i colori che si utilizzavano di più in generale anche per i lavori di bricolage domestico. A livello modellistico potevi scegliere tra gli Humbrol o i più economici e nostrani Molak o i più generici Rainbow della Maimeri, tutti smalti la cui composizione era identica con la resa molto simile tra loro. Quindi non esisteva una scelta e tutti non si facevano grandi problemi ed erano felici e contenti.
Nello stesso periodo, nel più fornito e all'avanguardia negozio di modellismo della mia provincia, iniziarono a tenere una piccola serie di colori acrilici (ad acqua come venivano definiti all'epoca) di Gunze e Tamiya, proprio quelli che conosciamo oggi. Ricordo che era il Natale del 1986 quando acquistai un Mitsubishi Zero della Tamiya in scala 1:48 e per il grigio chiaro il negoziante mi propose di utilizzare una boccetta di Gunze e per gli interni un blu metallizzato della Tamiya. Non sapevo cosa fossero queste strane boccette di vetro e lui insistette che erano i colori giusti e di provarli che il risultato sarebbe stato ottimo. Mi feci convincere.
All'epoca avevo da poco comperato la mia prima aeropenna una ACM Spitfire per 105.000 lire. Si utilizzavano prevalentemente le bombolette di CFC come propellente che costavano circa 8.000 lire l'una. Quindi il propellente (che si raffreddava quando si utilizzava) doveva essere utilizzato con parsimonia, senza la tecnica del lucido/decals/opaco, solo per colorare e pulire l'aeropenna. Ebbene dipinsi il velivolo ad aerografo con colore Gunze (leggermente diluito, come consigliato all'epoca) ed il risultato fu strabiliante, grazie anche ad una plastica di qualità come quella della Tamiya in fine negativo. Una finitura spettacolare che mostrai ai miei due compagni di classe delle superiori (ero in 5°) che erano modellisti molto più scafati e bravi di me. Il kit è sopravvissuto ed è ancora in vetrina!

Questo per dirti che l'uso di prodotti nuovi e diversi è nato per avere una qualità ed una resa sempre migliore. In questo caso gli acrilici Gunze/Tamiya con un pigmento decisamente più fine rispetto ai tradizionali smalti Humbrol/Molak valorizzava moltissimo un modello realizzato con le moderne tecniche in negativo.
Da qui l'evoluzione è andata avanti, fino ad arrivare ai giorni nostri dove ci si ritrova una vasta serie di colori. Ovviamente molte case modellistiche si sono affacciate sul mercato dei colori, proponendo soluzioni diverse, rivolte anche a modellisti, generi e nazionalità diverse. Quindi ci troviamo oggi a scegliere cosa utilizzare e questo richiede anche da parte del modellista una dose di sperimentazione dei prodotti disponibili per capirne le potenzialità.

Al di là della soggettività e dell'esperienza che ognuno possiede, esistono colori che possono soddisfare esigenze diverse. Il modellista aeronautico chiede colori in grado di essere utilizzati ad aerografo principalmente, per realizzare finiture precise e di qualità, con l'uso limitato del pennello. Il modellista terreste (carri, camion) ha necessità di finiture meno di qualità rispetto all'aeronautico perché il mezzo terrestre dovrà essere molto vissuto ed invecchiato e quindi l'aerografo è accompagnato da un uso importante del pennello. Il modellista automobilistico chiede delle finiture impeccabili delle proprie auto sportive privilegiando lacche acriliche diluite con nitro o diluenti sintetici.
Ovviamente questo non esclude che si possano utilizzare colori con caratteristiche diverse adatti alle varie tecniche. Mi viene in mente l'alternanza tra acrilico e lo smalto/olio negli invecchiamenti.
Insomma bisogna saper scegliere le vernici più adatte e poi saper provare nuovi prodotti e materiali.
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Re: Come scegliere le vernici più adatte per ogni lavorazione.

Messaggio da Smiris72 »

Molto interessante il tuo intervento Miki, mi permetto di suggerirti di inserirlo nell'apposita discussione che ha aperto Jonnycere qui https://modelingtime.com/forum/viewtopi ... 25#p504507
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