Che Genere di Modellista?: Modellista amante della Fantascienza e del fantastico in tutte le sue forme con una predilezione per il Giappone pop (dagli anni '70 a ieri).
nonostante sul mercato si possa trovare il modello Eduard, questo Hasegawa resta comunque una ottima base di partenza per un 190 muso corto.
Diorama carino, peccato per la fine ingloriosa di cotanto splendido velivolo. In complesso un bel lavoro.
Peccato l'assenza del WIP dove evremmo potuto godere delle fasi di realizzazione e capire meglio i perché delle scelte fatte. Intanto ho trovato una foto rappresentativa della situazione illustrata dal tuo diorama e qualche domanda sorge spontanea.
Per il diorama hai tratto spunto da questa foto o una simile?
Specialmente se la risposta alla precedente domanda è si, avendo notato che hai modificato la posizione degli alettoni, mi chiedo come mai non hai disposto anche piani di coda e timone in posizione non neutra mentre capisco che realizzare anche gli ipersostentatori giù avrebbe richiesto molto più lavoro;
azzeccata è anche la disposizione del ruotino di coda mentre sono meno convinto della rottura della parte iniziale del pitot alare;
il carrello principale è chiuso? Dalle foto faccio fatica a capirlo;
senza la foto del velivolo reale avrei detto che difficilmente l'aeroplano avrebbe potuto mantenere quella posizione con una così scarsa superficie di contatto col terreno ma mi sembra che la tu ti sia avvicinato molto a quella situazione.
L'effetto della mimetica lavabile invernale è piacevole: hai usato metodi diversi per rappresentarne il distacco sul cofano e sulle semiali?
Un punto che mi lascia perplesso è la piegatura delle pale dell'elica che nelle foto dei velivoli incidentati appare solitamente più dolce di quanto tu abbia fatto nel diorama.
Una delle migliori soluzioni a questo problema che ogni tanto si presenta con le pale in polistirene consiste nelle loro sostituzione con pale in metallo anche se oggi sono più difficili da reperire rispetto a qualche anno fa. L'alternativa è la piegatura a caldo.
microciccio
Nota: immagini inserite a scopo di discussione e tratte da qui, quo e qua.
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Mamma mia microciccio...questo è un interrogatorio!!
L'idea me l'ha data la visione di un modello di 190 atterrato sul ghiaccio ma in scala 1/32, il carrello è chiuso e senza parte inferiore degli sportelli, sulla neve spesso 109 e 190 eliminavano gli sportelli o parti di essi. Il metodo di scrostatura è lo stesso (pennello con setole dure e micromesch) solo che sulla fusoliera ci sono andato con la mano più pesante.
La posizione del velivolo è data dalla pala dell'elica destra che se noti è impiantata nella battigia.
Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile. Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala.
Bel lavoro. Il diorama forse è un pelino piccolo , troppa cornice e poco contenuto.
Ovviamente è un opinione personale. 7
Più obbiettivo invece è il mio pensiero riguardo alla "dinamicità" della scena.
Condivido il pensiero di Paolo, le pale dell'elica sembrano troppo piegate, in modo regolare, come se il velivolo più che strusciare per un tratto di pancia, abbia urtato più volte oggetti lungo il percorso, ma in questo caso si sarebbero resi visibili altri danni anche in fusoliera o sulle semiali.
Anche il fatto sulla posizione delle superfici di comando, hai mosso bene gli alettoni, ma lasciayo il resto neutro. Avevi fatto 30, potevi fare 31 e quadagnarne in realismo.
Inoltre essensoci della neve, sarebbe stato coerente posizionarne una parte anche sui bordi di attacco ( almeno nella parte piu interna). Anche se ipotizzi un atterraggio sul ghiaccio, alla fine il velivolo è scivolato lasciando delle scie sulla neve posata sulla lastra, quindi da qualche parte questa neve doveva posarsi in velocità.
Diciamo che, parere personale, un diorama non è semplicemente un punto in cui inserire un soggetto, ma è parte integrante di una scena che poco prima dell'istante in cui la riproduciamo era in movimento.
Cambiando discorso, il velivolo mi sembra ben realizzato, verniciatura ben fatta, forse il lavaggio si è perso su qualche lineea. La scrostatura sulle pale la trovo più coerente ad un chipping dovuto ad usura più che ad una abrasione dovuta all'impatto.
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Albert Einstein
Che Genere di Modellista?: aerei militari moderni, ma non disdegno i classici della 2° guerra mondiale! L'aereo preferito? una bella lotta tra Phantom e Tornado!