Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile. Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala.
Lo step successivo, che mi ha veramente fatto pensare a lungo, è stato la modifica della fusoliera e del raccordo d'ala.
Per quanto riguarda la lunghezza errata della fusoliera, appena 2 millimetri, ho preferito lasciarla così com'è. (per quanto sia sempre un errore)
Ho ritenuto un po' rischioso tagliarla già montata e stuccata.
Invece il raccordo ala-fusoliera, più lo guardavo e più mi infastidiva. Non ho resistito ed a un certo punto, prima di incollare l'ala alla fusoliera, ho cominciato a rimuginarci sopra per capire se la modifica in un punto così complicato fosse alla mia portata.
Alla fine ho cominciato a lavorarci su, e la modifica mi ha talmente preso da dimenticare di documentare fotograficamente passo passo tutte le fasi. (perdonatemi!)
Comunque il risultato è stato raggiunto.
In realtà non è perfettamente identico al disegno in scala, però mi ritengo soddisfatto ad avere modificato in modo evidente lunghezza e curvatura.
Faccio un passo indietro:
Mi sono reso conto da subito che accorciare quel raccordo si sarebbe tradotto nella rimozione di un bel pezzo di plastica tra fusoliera ed ala (in più in un punto di giunzione)
All'inizio, ho pensato che un eventuale vuoto nella plastica si sarebbe potuto riempire con l'uso di stucco bi componente. Però spingere lo stucco dall'esterno verso l'interno, senza un punto di contrasto dentro la fusoliera, sarebbe stato come riempire una zucchina.
Quindi ho preferito stendere una generosa porzione di stucco bi componente negli ultimi tre centimetri della fusoliera posteriore, nel punto in cui si poggia il pianetto inferiore dell'ala.
Ho quindi poggiato le due parti a contatto facendo fuoriuscire l'eccesso di stucco, tanto da essere sicuro che la zona del raccordo, sia destro che sinistro, risultasse un pieno.
Fissate le due parti con del nastro carta, ho poi proceduto ad incollare con calma tutto il resto dell'ala alla fusoliera.
Ovviamente ho atteso il giorno dopo per fare indurire lo stucco.
Nelle foto si nota lo stucco in giallo che affiora dopo aver eliminato parecchia plastica.
La parte difficile sta nel raccordare perfettamente il bordo di uscita con la fusoliera, e quindi dargli il più possibile un andamento aerodinamico. Esprimerlo a parole è molto difficile, manualmente ci si accorge di eventuali difetti, sia guardando più volte la superficie sia toccandola con le dita. Si inizia rimuovendo la plastica con un bisturi, per poi continuare a togliere il grosso con delle lime e ancora un intensivo uso di carta-vetro 500, 600, 800 e 1000.
Sopra la situazione è un po' più complicata, perché oltre a modificare la curvatura del bordo di uscita, va modificata la parte finale del raccordo karman. In tutto ciò il bordo di uscita deve avere uno spessore al minimo per essere credibile in scala. L'ultima fase della lavorazione consiste in continue piccole passate di carta-vetro per omogenizzare le forme.
Se possibile, lavorate parallelamente il lato destro e il sinistro, in quanto aiuta ad avere una visione di assieme migliore e sicuramente più accuratezza simmetrica.
Sconsiglio di interrompere il lavoro e concludere un solo lato, potreste perdere quei riferimenti personali che vi danno una grande mano!
Alla fine ci sarà sempre qualche buchetto da stuccare e qualche linee da re-incidere, ma poco male per una modifica al quanto invasiva.
Concludo il post inserendo la foto della carenatura del radiatore liquido refrigerante. Già poggiando il pezzo sotto la fusoliera, con il raccordo modificato, si nota qualcosa che non quadra, e la conferma si ha con gli utilissimi disegni. E' palese che il pezzo va modificato alle giuste proporzioni.
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Albert Einstein
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
La modifica del radiatore è una bella sfida... e una bella rogna. Avanti tutta Lu!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Che Genere di Modellista?: Modellista Generico, importante che voli, velivoli AMI ed Elicotteri FF.AA. e FF.PP. Italia, non disdegno Jet o eliche di altre nazionalità!
he la dannazione della documentazione gioia e dolori del modellista!
avanti cosi che anche se nessuno se ne accorgetà mai, noi lo sappiamo che è corretto!
almeno facciamo i contarivetti fino in fondo!
gli specialisti sono stati creati perchè anche i piloti hanno bisogno di eroi.
cit: anonimo crewchief
Che Genere di Modellista?: Prediligo modelli di jet moderni dagli anni '60 in poi, sono interessato anche alle 4 ruote, F1 in particolare. Lavorando qualcosina di buono ogni tanto esce fuori.... Sono il maestro della "sverniciatura"
Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile. Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala.
Per la serie "chi non muore si rivede", ho trovato un attimo per aggiornare il WIP.
Dove ero rimasto? Ah si...la modifica al radiatore
Come evidenziato dalla foto, il radiatore risulta essere troppo lungo. Per fortuna le altre dimensioni sono corrette e nonostante abbia pensato per un attimo di lasciarlo così, la dura realtà delle prove a secco mi ha riportato sulla giusta strada!
Infatti avendo modificato il bordo di uscita dell'ala a ridosso del raccordo fusoliera, l'eccessiva lunghezza della carenatura radiatore è risultata ancora più evidente.
Ho ridimensionato solo la parte posteriore della carena, in quanto la differenza era più che evidente, tralasciando la parte anteriore (differenza minima).
Probabilmente per molti di voi la soluzione migliore sarebbe stata il taglio della carena lungo una linea di pannello, eliminando spessore interno.
Io ho preferito limare e ridurre direttamente dall'estremità posteriore, cercando di mantenere le line dei bordi di uscita. bisogna limare piccole dosi.
Prima di incollare la carenatura nella sua sede, mi sono preso cura del radiatore vero e proprio.
La cosa che da più fastidio sono due enormi fori sulla faccia anteriore del radiatore.
I due fori sono gli inviti per una aletta fissa interna alla carena che penso serva per stabilizzare il flusso verso il radiatore. neanche a dirlo il pezzo del kit è fuori scala ed è meglio riprodurlo più sottile.
Quindi la prima cosa da fare è tappare i buchi con lo stucco, pareggiarli il più possibile e sperare che il nero delle ombre del radiatore li faccia notare meno.
Appunto per questa mia paura, ho invertito le due facce del radiatore, facendo in modo che la faccia con i fori tappati risultasse la posteriore, più nascosta dalla carena.
Ho riprodotto quindi l'aletta sparti-flusso con del plasticard da 0.25 mm, facendo diverse prove per trovare la forma giusta che collimasse perfettamente con le geometrie interne. Ovviamente non ho incollato subito il pezzo, in quanto la verniciatura risulterebbe difficoltosa. Incollerò il tutto prima della mano di lucido.
Posteriormente invece è presente una parte mobile che aumenta la sezione di uscita del flusso, ed è presente una aletta parzializzatrice mobile che ho riprodotto allo stesso modo, usando il plasticard da 0.25.
Il radiatore è stato dipinto con un nero vinilico come fondo, poi con un pennello fine ho passato l'alluminio a smalto sulle linee principali e con un debole drybrush anche nella parte interna.
Per quanto riguarda il radiatore dell'olio posto sotto la carenatura del motore, il problema principale è la differenza tra la forma trapeziodale del radiatore e quella rettangolare della carenatura.
In altre parole l'accoppiamento lasciava delle luci troppo visibili. Ho quindi tagliato due pezzetti di plasticard della stessa forma della carena interna, e li ho incollati sulla parte del kit.
Per riprodurre le maglie del radiatore ho usato la trama di un sacchetto di confetti che avevo messo da parte. La trama non è molto in scala ad essere sincero, e l'uso delle fotoincisioni avrebbe restituito un realismo diverso, ma alla fine dei conti, quel radiatore è talmente piccolo che si vede solo con la luce diretta.
Fissare la stoffa è stato abbastanza complicato, perchè se la si taglia prima di fissarla, la maglia si scioglie e tutti i fili vanno per i fatti loro. Quindi ho dovuto dipingere prima di nero il supporto di plasticard, poi stendere la cianoacrilica uniformemente ed incollare un pezzo di stoffa più grande.
Quando asciutto ho tagliato il tessuto secondo la froma del supporto, dato l'opaco, drybrush in alluminio.
In fine ho chiuso la carena dipingendo l'interno dello stesso colore base delle superfici inferiori del velivolo.
Tornando al radiatore principale del liquido refrigerante, essendo stato modificato il raccordo ala fusoliera, ho dovuto sistemare la linea di contatto indicata dalla freccia.
In alcuni punti è bastata una limatina, in altri restava dello spazio, benchè minimo.
Non avendo un "fitting" perfetto non ho voluto usare la ciano acrilica ma la classica tappo verde. Ho prima incollato un lato, facendo pressione e cercando di far sciogliere la plastica e ridurre gli spazi. Stessa operazione dall'altro lato.
Alla fine è bastato un filo di stucco e una carteggiatina e tutto è andato al suo posto. Ovviamente anche in questo caso ho dato una passata di grigio di base.
Apro una parentesi su i flap di atterraggio posti più internamente.
Qualche tempo fa avevo notato che la forma degli stessi era più corretta per l'ala del Macchi 200 (Ala pressoché rimasta identica sul 202 a parte alcuni accorgimenti), quindi grazie ai disegni in scala ho ritagliato una dima di carta ed ho reinciso le linee precedentemente tappate con la ciano acrilica.
Per adesso è tutto. in realta il modello è pronto per la verniciatura, ma ho voluto dividere l'aggiornamento.
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Albert Einstein