Casualità, cercando la storia di un sommergibile e del suo equipaggio. Le coordinate trovate che puntano su un punto, un non luogo per scavare dentro un muro di mare profondo 4220 metri.
Ma la Gazzetta del Regno d'Italia va avanti, guarda oltre. Racconta una storia di un aereo e di un equipaggio. Contemporaneamente racconta di un pilota della Regia Aeronautica e di un Osservatore della Regia Marina. Su un velivolo della Regia Marina, un IMAM RO.43.
La storia mi ha reso interessante il velivolo. E la sua presenza alla battaglia di Punta Stilo ne amplifica la curiosità che muove mille altre rotelline...
In breve tempo recupero manuali e cataloghi numenclatori del motore, dell'aereo nelle sue varie versioni, le poche foto, un walk-oround prezioso di Jacopo dell'unico sopravvissuto al museo di Vigna di Valle, dettagli. Ho tutto, pare. Di disegni solo il minimo e solo degli ingombri. Tanto basta.
Il progetto
Muta con il passare del tempo e delle difficoltà dopo avere visto il modello e la plastica dello stesso. anche se è abbastanza spessa è lavorabile e compatta, ma i dettagli della capottatura e la telatura sono appena percettibili.
L'idea iniziale è di un Ro.43 con le ali ripiegate e in manutenzione. Questo perchè la storia che poi racconterò, lascia presagire sia andata così. Non solo. Questi aerei potevano solo essere catapultati dalla nave di appoggio ed in modo rocambolesco, poi dovevano ammarare in un porto ben preciso e, soprattutto essere riforniti e re imbarcati. Operazioni lunghe e che esponevano la nave alla mercè dei sommergibili nemici.
L'idea però persiste e diventa realizzabile man mano che procedo alla verifica del modello.
L'inizio
Sicuramente le parti di resina e di fotoincisione di alcuni dettagli sono importanti e preziose e renderanno il modello molto credibile.
Proseguo con la verifica del modello e, di conseguenza inizio le modifiche.
Lo scarpone
Le cinque sezioni in cui era separato e le relative valvole di verifica e respiro non sono coerenti con i disegni e le rappresentazioni del manuale e nemmeno con le foto fornitemi. L'intervento è stato di eliminare le esistenti e creare la membrana di gomma con il serraggio stagno in bassorilevo.
Dal piantone di sinistra poi partivano i tubi della benzina e dello sfiato del serbatoio centrale posto nello scarpone, così ho ricreato il suo alloggiamento e relativo serbatoio con tappo e tubi.
Lo sportello di chiusura ripropone la membrana di ispezione e respiro del serbatoio con relativa chiusura.
Intervallo il lavoro sullo scarpone con l'inizio del taglio della fusoliera e delle ali. Ancora da terminare perchè devo capire meglio come venivano fissate le ali in posizione di volo. Com'era costruito l'incastro insomma.
Il Motore
Pensando ad una capottatura aperta per manutenzione, il motore, almeno nella sua parte sinistra, risulterà visibile.
Dal manuale poi traggo le informazioni necessarie per iniziare il dettaglio. Un disegno di massima e di ingombro è disponibile ma riportato in scala come dovrebbe, tutta la parte cilindri del kit sarebbe da rifare per forma, dimensioni e dettagli-
La capottatura poi è da rifare in quanto non ha dimensioni interne corrette e soprattutto, la partizione della stessa è sbagliata e vanno eliminati i segni delle pannellature che non ci sono.
Quindi se non si possono o si possono utilizzare solo parzialmente i disegni, navigo a proporzioni.
Capisco che così si possono commettere errori soprattutto sulle dimensioni dei vari componenti, ma rischio cercando di verificare il costruito prima del fissaggio.
Purtroppo un problema è emerso e causato dal mancato azzeramento del calibro. I due magneti laterali NON hanno la forma corretta e la loro dimensione sul diametro eccede quella reale.
Il risultato è che la parte del coperchio posteriore risulta più piccola e non risalta come dovrebbe sul gruppo contacolpi e sincronismo ( posto più in basso).
Un aspetto che dovrò tenerne conto poi a traliccio motore completato e fissato alla intelaiatura della fusoliera e del serbatoio superiore.
Il dettaglio del motore però procede sulla parte posteriore e ormai siamo in chiusura con il fissaggio del gruppo scarico e la costruzione della valvola del carburatore per aria calda e fredda.


















