Che Genere di Modellista?: appassionato di modelli star wars ma riesco a fare danni anche in in altri campi. L'importante e' creare qualcosa e mettersi alla prova ogni volta cercando di imparare sempre cose nuove.
seggiolini da urlo...sono così belli che le maniglie ( in fotoincisione... ) potevi anche non metterle...
Tanto nessun pilota le avrebbe azionate e rovinato cotanta bellezza...
Ricreare un modello in scala permette di allontanarci quel tanto che basta per osservare la realtà circostante dal corretto punto di vista.
Non perdere la pazienza, anche se può sembrare impossibile, è già pazienza (proverbio giapponese)
Non si smette di giocare quando si invecchia.... Si invecchia quando si smette di giocare.
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
E' passato un pò di tempo dall'ultimo aggiornamento... svecchiamo un pò questo WIP!
Per iniziare, alcune foto del cockpit finito al 90%. Ho aggiunto la strumentazione in acetato fornita nel set Aires previa verniciatura del retro in bianco per far risaltare le lancette dei quadranti.
Per la lente dell'HUD ho utilizzato, su suggerimento di Fulvio Spillone che me li ha anche forniti e che ringrazio, quelli che gli americani chiamano "confetti". Il termine anglosassone è molto lontano da quello che utilizziamo correntemente noi... non si mangiano, bensì sono dei coriandoli di plastica rivestiti di una pellicola iridescente che cambia colore a seconda di come viene colpita dalla luce... per farvi capire inserisco una foto:
Ne ho fustellato un tondino della misura giusta per il proiettore e l'ho incollato sopra con un pò di Future... fa davvero un bell'effetto!
Guardando i tanti walkaround e libri disponibili sul Tomcat mi sono accorto di una mancanza della Tamiya... ebbene sì, anche i migliori "sbagliano"... o meglio, tralasciano dei dettagli. Uno di questi è la struttura che chiude il pallet dei Phoenix posteriormente... nella realtà è fatto così:
Immagine inserita a scopo di discussione - fonte cybermodeler.com
La Tamiya, al contrario, ha tappato il retro con una "bella" paratia di plastica piena. Non volendo lasciare il pezzo così mi sono armato di righello e calibro ed ho messo in funzione il mio plotter da taglio:
Ho disegnato nuovamente il fondo del rail e ho tagliato il nuovo fondo su del Plasticard da 0,1 mm di spessore. Ho aggiunto anche il connettore mediante un pezzo di tubicino d'ottone da 0,4 mm.
Terminato di assemblare le ali, la prima cosa che ho fatto è stata eseguire una prova a secco per verificarne gli incastri con la fusoliera... ed ho ricevuto una spiacevole sorpresa:
Il carapace nel punto indicato dalla freccia rimane molto distanziato dalla superficie dell'ala lasciando una brutta fessura molto visibile. A dirla tutta mi sono andato a vedere, per curiosità, i modelli finiti di altri modellisti e sembra che nessuno sia intervenuto per sistemare il difetto... evidentemente sono troppo fissato io! Comunque nella realtà questa zona è così:
Immagine inserita a scopo di discussione - fonte cybermodeler.com
Diciamo che è stato un mio errore non verificare a priori la qualità degli incastri in questo punto così delicato... mi sono fidato della bontà del kit che fino a questo momento si è rivelato preciso e molto dettagliato, ma non è tutto oro quello che luccica. Stante la fusoliera già unita ed incollata mi sono trovato un pò in difficoltà su come risolvere il problema. Alla fine ho scelto la via, forse, più rischiosa... ma ha funzionato (non al 100%, ma il risultato è accettabile):
Poi è arrivata la fase più critica... ho scaldato la plastica con un asciuga capelli e, mediante una pinza a becchi piatti, ho forzato il lembo del carapace verso il basso in modo da fargli chiudere maggiormente la fessura e arrivare quasi a battuta sull'ala. La freccia indica i segni bianchi dello stirene che si è dilatato... fa un pò impressione vederli ma, per fortuna, il dettaglio di superficie è salvo!
Finalmente ho potuto inserire i condotti dei TF-30 in resina della Aires. Prima, però, ho verniciato l'intero ceramico in bianco opaco; a seguire ho riprodotto le striature dei gas combusti che si possono riscontrare in tantissime foto. Prima ho steso del Deck Tan XF-55 Tamiya e dopo, sopra di esso, del nero opaco sempre Tamiya.
Un lavaggio ad olio in Bruno Van Dyck molto scurito e delle passate di pigmento Tamiya "Snow" hanno amalgamato le striature. L'effetto finale è piacevole anche se, devo dirlo, le strisce dovevano essere più sottili... purtroppo non è stato facile lavorare con l'aerografo in spazi così ristretti.
Capitolo derive: prima di incollarle ho eseguito qualche prova a secco riscontrando uno spessore leggermente sovradimensionato dei pezzi. Per permettere un allineamento pressoché perfetto senza che i pezzi creassero scalini ho deciso di asportare un pò di plastica dall'inserto più piccolo.
il Fast Eagle 107 all'epoca dell'abbattimento del Sukhoi libico aveva già ricevuto le nuove piastre di rinforzo montate sulle tip delle derive... il 102, al contrario, presentava ancora quelle del tipo "early". Avendo scelto proprio il 107 (se non mi complico la vita non sono contento) ho dovuto necessariamente eliminare le piastre in rilievo già stampate dalla Tamiya... a tale scopo ho utilizzato un bisturi affilatissimo e molta attenzione.
A seguire ho reinciso le pannellature perse e applicato le nuove "stiffner plate" in resina e fotoincisione della Quickboost. Le ho assottigliate finchè potevo (oltre avrei rischiato di distruggere la resina) e il risultato finale non mi convince del tutto... gli spessori, purtroppo, sono un un pò fuori scala. Incuriosito sono andato a vedere altri WIP dove al posto delle piastre in resina erano state usate quelle in fotoincisione... e il colpo d'occhio è molto simile, se non uguale.
A questo punto le tengo così, più di questo non si riesce a fare. Spero che la verniciatura e il weathering contribuiscano a far risultare tutto più coerente con la scala del quarto di pollice.
Per questa volta è tutto, stay tuned!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Beh, dopo aver scoperto queste magagne del kit Tamiya, penso proprio che lo butterò nella plastica da riciclare...
Accantonando le facezie, ogni volta resto sbalordito dal livello di conoscenza del soggeto da riprodurre che riesci a raggiungere, ed ancor più dal livello e dalla qualità del dettaglio che ottieni, con quella che all'esterno può apparire facilità, ma che è figlia, invece, proprio del conoscere l'aerei quasi meglio... degli ingegneri che lo progettarono.
Vado a comprare altre patatine e mi sistemo comodo in attesa di ulteriori aggiornamenti.
Bel lavorone Vale, ottima la dritta sul carapace, da tenere a mente per un futuro gattone!! Ottimo anche il lavoro di plotter sui pallet dei Phoenix! Bravo!!
So che lo farai ma controlla spesso lo spazio tra carapace e ala, non vorrei che l'inserimento ultrapreciso delle ali verniciate alla fine ti possa graffiare la verniciatura, te lo dico in memoria dei due Tornado S. C. della Sperimentale
in effetti viste in foto sono piuttosto sottili. Nel link si nota bene.
microciccio
Nota: non posto la foto perché in quel caso ci sarebbero da pagare i diritti richiesti.
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Che Genere di Modellista?: Prediligo modelli di jet moderni dagli anni '60 in poi, sono interessato anche alle 4 ruote, F1 in particolare. Lavorando qualcosina di buono ogni tanto esce fuori.... Sono il maestro della "sverniciatura"
Valerio, grandissimo, tra te e Mattia siete due perfezionisti da adorare
Bravissimi!
Bravissimo tu nel tuo W.I.P.!
Interessante e tristemente "pannicoso" per noi pinguini senza ali il lavoro di ricerca, confronto, e quant'altro in questi dettagli che a noi proprio ci sfugge, a volte mi paragono a voi e mi dico, chissà il mio Fw.190 quanti errori, di dettagli non conformi, vedono senza dire niente, che fanno rabbrividiscono e non dormono la notte?
Capisco che per noi alla fine è un modello strepitoso quello che facciamo ma poi vediamo i vostri e ci cadono le braccia ma è giusto che sia così, non sto recriminando, il mio è un giusto grado di ammirazione e invidia e so che fra 60/80 anni anch'io farò modelli come i vostri.
Torniamo al tuo favoloso lavoro di dettaglio, grande Valerio, ti ammiro.
Ciao Valerio
bel lavoro. In merito al carapace ed alla posizione dell'ala io finora non ho mai trovato un kit ove non si creasse un gap che risulta sempre antiestetico (il Top dei gaps è il Tornado Italeri!!). Hai fatto bene a intervenire perché è un particolare molto "sensibile" anche dal mio punto di vista.
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!