Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile. Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala.
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Albert Einstein
Che Genere di Modellista?: Modellista aereonautico di tutte le scale possibili ed immaginabili..nel modellismo "mai dire mai"..ma prevalentemente,appassionato alle leggendarie eliche della WW2!
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Che Genere di Modellista?: aerei militari moderni, ma non disdegno i classici della 2° guerra mondiale! L'aereo preferito? una bella lotta tra Phantom e Tornado!
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Ti sei ben corazzato con gli aftermarket....!
Anche secondo me l'esemplare basato a Comiso è quello più interessante... buon GB Lu!!
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile. Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala.
Sono passati già due mesi dall’apertura del wip, quindi vediamo di riprendere in mano la situazione.
Alla fine ho scelto il primo esemplare, attratto dal suo primato nonché dalla particolare livrea
Aer.Macchi C.202 MM 7712 97^ Sq – 9° Gruppo – 4° Stormo
Fresco di fabbrica, fu assegnato al 9° gruppo, e vanta il primo abbattimento assoluto in azione accreditato al Sten. Jacopo Frigerio.
Il velivolo, un Hurricane IIB (Z5265) appartenente al 185 Sq. RAF, venne abbattuto sul canale di Sicilia, durante un tentativo di mitragliamento a bassa quota sulla linea volo di Comiso il 30 Settembre 1941.
Il 24 novembre la 97^ e la 96^ squadriglia lasceranno Comiso per rinforzare le linee in Africa settentrionale, affiancando il 1° stormo.
Nonostante ciò il “7712” non lascerà mai l’isola e verrà convertito in versione fotografica.
Solo la 73^ squadriglia resterà in Sicilia, essendo l’unica del gruppo ad avere velivoli dotati di camera fotoplanimetrica, continuando le ricognizioni su Malta.
Alla fine del ’41 tutto il personale del 9° gruppo lascerà sia l’Africa settentrionale che la Sicilia per ricostituirsi su Campoformido. Ritornerà sulle colonie solo nella primavera del ’42.
La 73^ squadriglia, alla volta di Udine, lascia i velivoli efficienti ad altri stormi operanti sull’isola e il” 7712” venne preso in carico dalla 168 Sq, 16° gruppo del 54° stormo basato a Castelvetrato.
Il velivolo arriverà indenne fino alla primavera del ‘43, assegnato alla 377^ squadriglia autonoma C.T. sull’aeroporto di Boccadifalco.
Successivamente non si hanno più notizie riguardo al suo impiego o sulla sua fine.
In accordo con le pubblicazioni, la matricola appartiene alla serie II, prodotta nello stabilimento di Lonate Pozzolo della Aermacchi.
Si evince che, nonostante la serie sia la seconda, furono proprio questi dieci esemplari i primi ad uscire dalla fabbrica. Seguono la terza serie e la prima in ordine temporale, la quarta inizierà solo un anno più tardi (La SAI Ambrosini era ancora impegnata con la produzione del C.200)
Quindi il numero progressivo delle serie non è direttamente legato alla produzione temporale ma ad un ben preciso lotto di velivoli assegnato alle diverse aziende aeronautiche.
- Storia Il Folgore è un evoluzione del Macchi C.200, nato dalla necessità della regia aeronautica di adeguare i propri velivoli ai contemporanei inglesi e tedeschi.
Era ormai chiaro che l’utilizzo di motori radiali costituiva un limite agli sviluppi aerodinamici e prestazionali, sebbene questi motori fossero semplici ed affidabili.
L’Ing. Castoldi, lasciando intatta la robusta e agile struttura del M.C.200, innesta un motore in linea a 12 Cilindri sulla fusoliera del “Saetta”modificando il castello e la cofanatura motore.
Il volo di collaudo, avvenuto nel agosto del 1940, è un successo che permetterà al folgore di guadagnarsi un posto di tutto rispetto come avversario degli alleati.
I primi motori utilizzati furono i DB 601A, già propulsori dei BF-109E. Successivamente vennero costruiti da Alfa Romeo su licenza, con il nome di RA 1000 Rc 41.
Grazie al potente motore e alla nuova aerodinamica il caccia italiano risulterà molto veloce, particolarmente manovrabile a bassa quota e assai robusto. Il tallone di Achille rimarrà per tutta la sua durata l’armamento in dotazione, assai poco incisivo rispetto agli alleati.
La produzione inizierà nel autunno del 1940 e i primi esemplari della serie II verranno consegnati tra Maggio e Giungo 1941.
I primi gruppi a potersi vantare della nuova macchina furono il 9° e il 10° gruppo del 4° stormo e il 6° gruppo del 1° stormo.
Saranno poche le modifiche tra le serie di produzione, quasi tutte secondarie, ma alcune saranno più incisive. Come l’adozione del blindo vetro, di una radio ricetrasmittente, della predisposizione per l’armamento alare, e i piani di coda compensati.
Alcune vengono adottate per allestire nel migliore dei modi il Folgore nell’impiego desertico, come per esempio il filtro antisabbia e un migliore condizionamento della cabina, tanto da assegnare ai folgore impiegati nel caldo teatro la denominazione A.S. (Africa settentrionale). Foto inserita esclusivamente per interesse storico ai fini di discussione. Tutti i diritti riservati. Associazione 4° Stormo
Nella foto immortalato tutto il 9° gruppo, circa 30 velivoli, sull’aeroporto di Ciampino il 25 settembre 1941.
I velivoli delle tre Squadriglie del gruppo (97-96-73) sono perfettamente ordinati in attesa del capo di governo e dei vertici dello stato maggiore che li passeranno in rassegna per ammirare la nuova macchina.
Il gruppo, proveniente da Udine, ripartirà alla volta di Comiso, per stabilirsi (temporaneamente) in Sicilia.
Neanche a farlo apposta, i velivoli in primo piano sono tutti della 97^ Sq, quindi il mio soggetto è sicuramente tra quelli che si vedono in foto.
Purtroppo la foto d’epoca e il riflesso del sole non mi permetto di leggere il numero individuale.
Avendo individuato il velivolo da riprodurre, la serie a cui appartiene e le foto d’archivio posso finalmente iniziare la costruzione. Avendo letto decine di pagine di documentazione storica, tecnica, biografica sul “Folgore”, ho acquisito parecchie informazioni che non posso permettermi di scrivere tutte in una pagina.
Quindi cercherò di integrare le informazioni durante il WIP.
Prima di tutto, ho dato un’occhiata generale al contenuto della scatola.
Abituato ai poderosi caccia moderni ho qualche difficoltà a vedere così pochi pezzi, ma alla fine è un piccolo caccia della seconda guerra mondiale ed ha tutto il necessario.
La prova a secco mi ha lasciato contento, pochissimi punti a cui prestare attenzione per fortuna.
Anche il cockpit, sebbene aftermarket della SBS, fitta alla perfezione.
E’ formato dalle paratie laterali, pavimento, sedile, cruscotto strumenti e fotoincisioni.
Come potete vedere è stato creato per collimare perfettamente con gli incastri e gli inviti del kit stesso.
Per adesso è tutto.
Dopo questa introduzione, i prossimi aggiornamenti saranno più orientati alla costruzione del modello, promesso!
Ho ritenuto necessario introdurre e inquadrare il soggetto nel contesto, sia per completezza dei lettori sia per una corretta costruzione del velivolo.
Ultima modifica di Madd 22 il 11 luglio 2018, 9:12, modificato 1 volta in totale.
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Albert Einstein
hai fatto bene a realizzare la premessa. La fase preliminare di ricerca resta una parte essenziale del modellismo altrimenti saremmo dei semplici assemblatori.
Restiamo sintonizzati sui primi lavori.
microciccio
Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...
Nota: i siti linkati nei miei post hanno il solo scopo di mostrare i prodotti di cui si discute e non vogliono in alcun modo essere sollecitazioni all'acquisto.
Ottima introduzione storico/tecnica Luca, da salvare assolutamente!
Mi metto comodo e aspetto i primi step!
Mai nell'ambito dei conflitti umani, così tanto fu dovuto da tanti a tanto pochi. (W. Churchill)
Ho speso gran parte di ciò che ho guadagnato in alcool, donne e macchine veloci. Il resto l' ho sperperato... (George Best)