

L'intenzione di realizzare un Kurnass risale ad un annetto fa, ma ho poi sempre rimandato il tutto, dovuto a qualche problema di ricerca a livello storico per l'unità specifica da riprodurre.Con la mente più sgombera, in questi tre mesi ho studiato a fondo i vari libri (o bibbie se vogliamo

Più che altro, la mia volontà era quella di costruire un esemplare poco visto a livello modellistico, dato che i più riprodotti sono il 209, il 119 e il 630
Dopo numerose ricerche, quasi ai limiti della pazzia, ho trovato un esemplare che mi ha stuzzicato non poco, il 225, operante nei primi anni 80 con il 69° Squadron, meglio conosciuto come Hammers (che poi è uno dei mie squadron preferiti

Singolare caratteristica del Kurnass 225 è di avere due kill marking di tipo differente: uno indica un Mig kill, ottenuto durante lo Yom Kippur, l'altro invece è un SAM kill, comparso durante l'operazione Peace for Galilee
Il problema però subito si è presentato e ciò mi ha obbligato ad una lunga ed estenuante ricerca sul 225, il quale era stato oggetto di numerosi cambi di reparto.
In più, tra la fine degli anni '70 e i primi '80, i Kurnass avevano subito delle piccole modifiche "estetiche", tra cui una nuova mimetica (i colori erano gli stessi, cambiava di poco il pattern), la sostituzione degli stencils in lingua inglese con quelli in ebraico e il passaggio dal grigio scuro al giallo delle walkways sulle ali.
Dopo intere serate passate sui libri e in rete, son riuscito a ricostruire la "storia" di questo esemplare.
Non vi annoierò ulteriormente con la parte storica (anto ve la sorbirete quando il modello sarà finito

Il loadout, sara quello post 1982, ovvero due Rafael Tadmit (primo ordigno a guida TV di costruzione israeliana, nonchè predecessore della conosciutissima Popeye), un Data Link pod, un serbaotio subalare, uno centrale, un AIM-9D e un pod ALQ-119
Il kit di partenza è il classico Hasegawa che di certo non ha bisogno di presentazioni


Passiamo ora agli ai vari aftermarket....mi sa che sto giro ho esagerato un po'

-fogli Isradecal IAF-58 ed IAF-37 (oramai diventati introvabili)
-cockpit Aires
-wheel bays Aires
-prese d'aria ausiliare Aires
-air scoop per l'impianto di condizionamento Quickboost
-scarichi Brassin (c'è anche un bel gancio d'arresto incluso)
-fotoincisioni Eduard
-cinture "Fabric" Eduard (sono delle cinture in microfibra che simulano il tessuto.Il loro acquisto è stato più una prova che una necessità)
-maschere Eduard
-intake seamless RhinoModelworks
-alettoni Royale Resin
-ruote Northstar Models (comprate tempo fa insieme a quelle per gli Hornet ed ho scoperto che sono più corrette delle Brassin!)
-Rafael Tadmit Isracast
-piloni esterni Isracast
-piloni interni AirDoc
-sonda di rifornimento Airdoc
-adattatore per la sparrow bay Airdoc
-pitot e sonde in ottone MasterModel
in conclusione si aggiunge anche un AIM-9E (prelevato dalla scatola dell'A-7) e di un pod ALQ-119, che mi è stato gentilmente fornito dal mio "gemello"...esatto, proprio quel Brandolini lì!!!!




e per terminare, la documentazione, che non deve mai mancare! per l'airframe generale, mi affiderò al libro di Melampy e a quello Isradecal
Per la parte storica invece, ci sono i due volumi DoubleUgly "Israeli Phantoms vol1 & 2", (delle vere enciclopedie) ed il libro "Hammers: The Story of 69 Squadron", una goduria di oltre 200 pagine, che spazia dai B-17 fino agli F-15 dell 69°Sqn!



Nella giornata di domani posterò i primi lavori, quindi, stay tuned!!!!
