Il missile A4 è un vero e proprio missile, esattamente come lo intendiamo oggi, e fu importante perché affinò tante delle tecnologie che saranno importanti nel corso del secolo per la conquista spaziale e nella costruzione di armamenti missilistici.
Possiamo dire che fino al 1965, ovvero fino a quasi 20 anni dopo il conflitto, la missilistica viveva dei risultati e degli sviluppi diretti di tecnologie tedesche.
Del resto fu grazie allo stesso progettista tedesco che gli americani, nel 1968, metteranno piede sulla luna.
Passiamo al modello. Il Kit è della REVELL, scala 1:35 codice scatola 03031.
Nella scatola troviamo 5 stampate, foglio di decal e istruzioni di montaggio. Le versioni proposte sono tutte uguali come forma, cambiano solo il colore esterno e vanno dalle versioni sperimentali con colorazione a scacchi bianco e nero, e camo a tre colori del periodo 43/44 e quella monocolore del 45.
Quella da me scelta è quella del 45 monocolore perché è quella che ho sempre incontrato nei vari musei. Fare una monocolore è sicuramente facile …. ma per renderla piacevole si deve lavorare molto sulle sfumature e ombreggiature e un blando invecchiamento, del resto è un missile monouso.
Personalmente ho costruito modelli di questa casa da giovane e non ne sono mai stato molto entusiasta. Ho trovato scatole di buona qualità e altre molto meno tanto che quando ho potuto ho evitato di comprarla.
Passati tanti anni, e avuto voglia di fare una V2, trovo la scatola della revell e, convinto che gli anni possano aver giovato come ha giovato a molte case produttrici….. ci ricasco!!!
Si ci ricasco perché quello che trovo nella scatola mi convince che avevo ragione ad evitarla.
Ora una V2 come complessità modellistica dovrebbe essere come quella di costruire un uovo di pasqua. Un lavoro di relax quindi?
E invece no …. oltre a trovare alcuni elementi del corpo del missile leggermente deformati cosa che ha reso difficoltose le giunzioni se non con l’uso di molto stucco, abbondanti limature e reincisione delle relative pennellature e rivetti, ci sono alcuni pezzi che erano quasi inutilizzabili in quanto non completamente stampati e deformati. Forse in fase di formatura e stampaggio è mancata pressione o plastica negli iniettori.
Considerato il costo industriale irrisorio del materiale un controllo qualità sarebbe cosa buona e giusta …. visto che poi il prezzo al pubblico della confezione si aggira sui 100/150 euro al kg (ma sempre di plastica parliamo).
Alla fine il modello mi piace e la finitura della plastica è buona, anche se per uniformarla, dopo i passaggi di carta vetro, o dovuto usare un panno imbevuto con acetone che ha reso perfettamente identica tutta la superficie, cosa che di norma non faccio mai.
Per carità magari è solo un caso e magari io sono anche un poco sfortunato …. ma certamente comprerò revell solo in negozio e solo se potrò controllare le stampate, tra l’altro in questo caso la scatola aveva i sigilli (a garantire cosa non lo so, visto il risultato).
Comunque sia ecco il risultato del lavoro. Spero che possa piacere.
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