Ford T 1912 e Phantom 1934
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Ford T 1912 e Phantom 1934
Ciao a tutti.
Sono un modellista navale in legno, ma stavolta ho voluto cimentarmi nella costruzione di 2 modellini di auto in plastica.
Avevo un modello di gozzo sistemato sotto al televisore, l'ho venduto e ho pensato di occupare nuovamente lo spazio, ma navi così basse non ne ho trovate, così, visto che mi intrigava alquanto, ho pensato alle auto
Sono della Revell in scala 1:16
Si tratta della famosa Ford T del 1912 (a me sembra tanto la macchina di nonna Papera) e della Roll Royce Phantom del 1934
Sono un modellista navale in legno, ma stavolta ho voluto cimentarmi nella costruzione di 2 modellini di auto in plastica.
Avevo un modello di gozzo sistemato sotto al televisore, l'ho venduto e ho pensato di occupare nuovamente lo spazio, ma navi così basse non ne ho trovate, così, visto che mi intrigava alquanto, ho pensato alle auto
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Re: Ford T 1912 e Phantom 1934
Non ne so moilto di auto però ti seguo con interesse
Buon lavoro!!!!:-oook 





















Gallerie:
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Ace combat:
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Re: R: Ford T 1912 e Phantom 1934
Anche tu contagiato dalla plastica! Ascolta ma la phantom che modello? CoupE touring o decappottabile?
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Re: Ford T 1912 e Phantom 1934
Grande Mario, sei passato alla platica, vedo!
Sono sicuro che, con la grande esperienza che hai con le navi in legno, troverai del tutto rilassante fare un modello...senza lo scafo
Scherzi a parte, buon divertimento, ciao, Sergio
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Re: Ford T 1912 e Phantom 1934
Non sono abituato a vederti alle prese con materiali che non siano legno! sò già che il risultato sarà ottimo ugualmente...
Le modanature dorate fanno parte del kit? o le hai aggiunte te?

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- vip44
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Re: Ford T 1912 e Phantom 1934
Grazie ragazzi, sempre troppo buoni
Le modanature sono delle decalcomanie (mai attaccate in vita mia, mi hanno fatto sudare)
La Phantom è un modello di auto decappottabile
Alla prossima

Le modanature sono delle decalcomanie (mai attaccate in vita mia, mi hanno fatto sudare)
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Re: Ford T 1912 e Phantom 1934
Ciao Mario,
un inizio all'insegna della pulizia e della precisione.
Per dare maggior tridimensionalità ai pezzi, sempreché non sia il prossimo passaggio, darei una moderata profilatura da eseguire, ad esempio, con un lavaggio o direttamente a pennello, ed un drybrush per enfatizzare gli spigoli.
Pensavo che le parti dorate fossero quelle della stampata a destra nella prima foto. In ogni caso le decalcomanie sono meno ostili di quanto sembri, basta trattarle con le dovute cautele magari utilizzando gli appositi prodotti che ne migliorano la resa. Se desideri approfondire, su MT, c'è la sezione Decals.
In ogni caso i passaggi solitamente sono abbastanza semplici e, in estrema sintesi, consistono in:
Buon lavoro.
microciccio
* Cito solo i prodotti della Microscale perché ritengo siano in assoluto i più noti e la loro validità è riconosciuta senza dubbi. Personalmente mi han sempre dato buoni/ottimi risultati ma, intendiamoci bene, ci sono in commercio anche altri prodotti validi come ad esempio Mr. Mark Setter e Mr. Mark Softer della Gunze (da qui non riesco a generare i link per mostrarli) ecc.. Aggiungo che alcuni modellisti, nel tempo, hanno sperimentato solventi casalinghi (ricordo su un vecchio numero di Aerei Modellismo un articolo ove si spiegava la preparazione ed uso di una soluzione di acido acetico - con le dovute cautele ovviamente).
Ciò Mario per dire che voglio evitare che pensi voglia indurti all'acquisto di questi prodotti.
un inizio all'insegna della pulizia e della precisione.

Per dare maggior tridimensionalità ai pezzi, sempreché non sia il prossimo passaggio, darei una moderata profilatura da eseguire, ad esempio, con un lavaggio o direttamente a pennello, ed un drybrush per enfatizzare gli spigoli.
Pensavo che le parti dorate fossero quelle della stampata a destra nella prima foto. In ogni caso le decalcomanie sono meno ostili di quanto sembri, basta trattarle con le dovute cautele magari utilizzando gli appositi prodotti che ne migliorano la resa. Se desideri approfondire, su MT, c'è la sezione Decals.
In ogni caso i passaggi solitamente sono abbastanza semplici e, in estrema sintesi, consistono in:
- preparare la superficie in modo tale che sia estremamente liscia. Di solito si utilizzano e sono sufficienti le vernici trasparenti lucide per questo scopo. Chi si dedica alle auto frequentemente esegue anche dei passaggi con paste abrasive di finezza crescente per garantirsi una finitura praticamente a specchio;
- se le decalcomanie sono di scarsa qualità (per verificarlo è sufficiente fare una prova con una di quelle che non saranno utilizzate completando i passaggi successivi sulla superficie di un pezzo di prova purché trattato esattamente come il modello) può rivelarsi necessario pretrattarle ricoprendole con della vernice trasparente o con i prodotti dedicati come il Liquid Decal Film* passati a pennello o aerografo a seconda dei casi;
- ritagliare le decalcomanie lungo i bordi per eliminare quanto più film trasparente possibile. Per fare ciò si usano forbicine e tagliabalsa molto affilati magari aiutandosi con righe ecc.. Questo passaggio si rivela essenziale soprattutto nelle decalcomanie di qualità mediocre, in quelle artigianali o fatte in casa specie se sono stampate su un film unico;
- immergerle in acqua a temperatura ambiente o moderatamente tiepida. La permanenza in acqua favorisce il distacco dal supporto cartaceo. I tempi del distacco dipendono da molti fattori (temperatura dell'acqua, qualità delle decalcomanie ecc.) anche se solitamente sono nell'ordine delle decine di secondi. La permanenza in acqua deve limitarsi al distacco perché in caso contrario l'adesività ne risentirà essendo solitamente i collanti posti sulle superfici inferiori delle decalcomanie idrosolubili (per questi casi i vecchi manuali suggerivano l'uso di collante vinilico disciolto in abbondante acqua ma la resa finale presta il fianco a qualche critica);
- sulla superficie di applicazione è possibile passare preventivamente del solvente specifico, come il Micro Set, con un pennello morbido e dedicato allo scopo. Il prodotto predispone la superficie all'applicazione della decalcomania e riduce la formazione di bolle d'aria;
- prelevata delicatamente la decalcomania dall'acqua con una o più (per decalcomanie di grandi dimensioni) pinzetta a becco piatto la si poggia un istante, dal lato superiore, su della carta assorbente per evitare che resti eccessivamente carica d'acqua (passaggio talvolta superfluo) e la si mette in posizione sul modello;
- dopo l'applicazione bisogna tamponare (attenzione a evitare sempre di sfregare) ancora con della carta assorbente eventuali eccessi di liquido intorno alla decalcomania, se possibile, evitando di farlo sulla decalcomania stessa a meno che si riveli indispensabile;
- applicare, anche in questo caso usando un pennello morbido e dedicato allo scopo, un solvente superficiale come il Micro Sol e lasciarlo agire resistendo alla tentazione di toccare la decalcomania che, inizialmente, si raggrinzirà per poi distendersi sulla superficie ricopiandole solchi e rilievi;
- passato il giusto tempo, solitamente nell'ordine di alcuni minuti, è possibile tamponare ulteriormente la decalcomania (molto usati per lo scopo sono i nettaorecchie cotonati fatti rotolare, non strisciare, sulla superficie della decalcomania) spianando così eventuali grinze che dovessero essere rimaste. La delicatezza è essenziale perché il prodotto indebolisce il film della decalcomania.
- se dovessero essere rimaste delle bolle d'aria intrappolate sotto la superficie è possibile intervenire, dopo l'asciugatura, forandole con uno spillo appuntito (si può usare anche il tagliabalsa con lama nuova, al limite eseguendo dei taglietti per i casi che lo richiedono), utilizzando ancora il solvente superficiale e tamponandole per far fuoriuscire l'aria e convincerle ad aderire alla superficie sottostante;
- per concludere una mano di vernice trasparente le sigillerà e ridurrà l'effetto dello spessore che, soprattutto nelle scale più piccole, può risultare fastidiosamente visibile.
Buon lavoro.
microciccio
* Cito solo i prodotti della Microscale perché ritengo siano in assoluto i più noti e la loro validità è riconosciuta senza dubbi. Personalmente mi han sempre dato buoni/ottimi risultati ma, intendiamoci bene, ci sono in commercio anche altri prodotti validi come ad esempio Mr. Mark Setter e Mr. Mark Softer della Gunze (da qui non riesco a generare i link per mostrarli) ecc.. Aggiungo che alcuni modellisti, nel tempo, hanno sperimentato solventi casalinghi (ricordo su un vecchio numero di Aerei Modellismo un articolo ove si spiegava la preparazione ed uso di una soluzione di acido acetico - con le dovute cautele ovviamente).
Ciò Mario per dire che voglio evitare che pensi voglia indurti all'acquisto di questi prodotti.
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Re: Ford T 1912 e Phantom 1934
Bella scelta! La macchina "per tutti" e la macchina per pochi!
I consigli di Paolo sulle decalcomanie sono ottimi, per il resto, mi sembra un bel lavoro fin qui!









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"Fletto i muscoli e sono nel vuoto!"
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Re: Ford T 1912 e Phantom 1934
Grazie Emanuele e Paolo.
Mamma mia quante cose sulle decalcomanie!!! Meno male che sono solo i filetti e qualche altra stupidaggine. Io le ho attaccate, dopo averle messe a mollo, aiutandomi con un pennellino bagnato lisciandole fino al posto giusto e il giorno dopo ci ho passato della vernice trasparente.
Grazie dei consigli
Ciao
Mario
Mamma mia quante cose sulle decalcomanie!!! Meno male che sono solo i filetti e qualche altra stupidaggine. Io le ho attaccate, dopo averle messe a mollo, aiutandomi con un pennellino bagnato lisciandole fino al posto giusto e il giorno dopo ci ho passato della vernice trasparente.
Grazie dei consigli
Ciao
Mario
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- Che Genere di Modellista?: Mi piacerebbe essere un modellista generico, ci ho anche provato ma alla fine il jet è sempre il primo amore!
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Re: Ford T 1912 e Phantom 1934
Ciao Mario
Interessante...la modello T...però la Rolls...Ambrogio dov'è la mia Rolls???
saluti
Interessante...la modello T...però la Rolls...Ambrogio dov'è la mia Rolls???

saluti