Il semovente da 75/18 su scafo M 42 venne introdotto a partire dalla fine del 1942 quando la produzione di carri e di semoventi venne incanalata dallo scafo M 41 al nuovo scafo M 42. I nuovi mezzi vennero destinati anche ad alcuni reparti di nuova costituzione dislocati solo sul territorio nazionale e tre erano presso la capitale ovvero il RGT lancieri di Vittorio Emanuele II° , uno squadrone semoventi inserito nel Re.Co. Lancieri di Montebello e un altro del Rgt. Motorizzato Cavalleggeri di Lucca (fonte: Nicola Pignato e Filippo Cappellano, Gli autoveicoli da combattimento dell’esercito italiano,Volume secondo 1940 – 1945, pag. 337) e ben difficilmente, presso i Lancieri di Montebello che vennero coinvolti nei combattimenti a difesa di Roma del 9.9.1943, potevano ancora esserci anche mezzi su scafo M.41…
La differenza fra uno scafo M.41 ed un M.42 non è roba da poco: oltre al fatto che il primo dei due tipi aveva un motore a gasolio mentre il secondo un propulsore a benzina, i due scafi avevano una differente lunghezza ovvero M.41: metri 4,915 M 42: metri 5,043, uno scarto dimensionale che in scala 1/35 si può percepire, molto meno in 1/72 ma cosa molto importante, nei due tipi di carri le sovrastrutture dello scafo motore e delle relative griglie erano totalmente difformi fra i due carri come si può facilmente vedere dalle foto di seguito (autorizzate come riprese e come pubblicazione per Modellismo Salento dal c.do della Scuola di Cavalleria dell'E.I. )
Scafo m 41 - N.B. è un esemplare della prima serie - GRIGLIE RADIATORI


Scafo M 42 - GRIGLIE RADIATORI

