era da parecchio che il mio nick non appariva nella sezione "under costrunction".... è stato per me un periodo alquanto incasinato, tra cambi di lavoro e altri impegni il tempo per modellare si è ridotto tantissimo. Per fortuna sembra che la situazione si stai normalizzando e così riesco a trovare anche uno spazio da dedicare al nostro hobby.
Eccomi qui a presentare il mio nuovo lavoro! bè, non poteva essere altrimenti... dopo l'uscita delle mie decal non potevo non mettere in cantiere uno Spit italiano! cercherò di essere quanto più esaustivo possibile in questo WIP; in questo modo, tutti coloro che vorranno affrontare la costruzione di uno Sptifire co-belligerante o AMI avrà un'idea più chiara delle caratteristiche peculiari e dei dettagli presenti sui nostri esemplari.
Attualmente, in commercio, non esiste quello che potremmo definire il kit "definitivo" per riprodurre nella scala del quarto di pollice uno Spit Mk.IX. Apparirà molto strano anche a chi non è un amante di questo velivolo come, seppure famosissimo e apprezzato in tutto il mondo, una delle versioni più prodotte di questo aereo inglese non abbia ancora una degna riproduzione nella 1/48.
La scelta del kit non è semplice: l'opzione migliore, senza dubbio, rimane la scatola della ICM. La ditta ucraina commercializza lo stampo con forme migliori e più fedeli alla realtà; le pannellature sono precise e ben incise, di contro la qualità della plastica è scarsa (molto morbida) e il montaggio poco agevole (il kit offre la possibilità di riprodurre a vista il motore, e questo causa una scomposizione molto cervellotica del muso).
La Airfix ha immesso da qualche tempo uno stampo "new tool" dell'Mk.IX che, tutto sommato, non è da buttare via. Le dimensioni sono ben rispettate e le forme azzeccate. La qualità generale del modello, però, è molto al di sotto degli standard attuali; lo spessore del bordo d'attacco delle ali è esagerato, perciò ne deriva che la corda alare è davvero fuori scala. Andrebbero sostituiti anche i piani di coda (sempre per problemi di spessore), gli pneumatici (molto approssimativi), le pale dell'elica e i portelloni dei vani carrello. Con l'acquisto del set di correzione e dettaglio della Griffon le cose migliorano ma, in ogni caso, il kit inglese non soddisfa a pieno i palati più fini (io stesso l'ho acquistato ma subito accantonato).
L'Hasegawa ha commercializzato uno Spit IX a partire dal 2002; la ditta nipponica aveva, senza dubbio, la possibilità di creare il kit dei kit ma, purtroppo, lo stampo è affetto da vistosi difetti di dimensione su tutta la fusoliera. La carlinga non è solo più corta (di circa 3 millimetri - molti ma, in definitiva, anche trascurabili), ma la posizione del cockpit, l'altezza del ruotino e le forme dell'ogiva fanno apparire il modello finito come fosse schiacciato e compresso... un effetto che in fotografia si potrebbe definire "occhio di pesce".
Un vero peccato poichè il kit dell'Hasegawa presenta un bellissimo dettaglio di superficie e una precisione degli incastri che rispecchia in pieno gli standard a cui la ditta ci ha abituato. C'è da dire che, da qualche mese, una "garage factory" americana - la Loon Models - ha creato un set di correzione "no cut" (cioè pronto per l'uso) che fornisce una fusoliera intera pressochè corretta. ATTENZIONE! il set della Loon non è la panacea di tutti i mali purtroppo! però rappresenta quanto di meglio si possa trovare, oggi, per sistemare il kit Hasegawa e dargli un aspetto più realistico una volta finito.
Personalmente possiedo tutti i kit sopra citati, quindi ho potuto fare un confronto diretto tra di loro. Ecco qui degli scatti che potrebbero tornarvi utili:

Di seguito, dei confronti diretti tra il set della Loon e le fusoliere dei vari kit:



Dopo varie valutazioni, e dopo aver montato qualche tempo fà un kit ICM, la mia scelta è ricaduta sull'Hasegawa con set di correzione della Loon ovviamente.




Apparentemente la fusoliera della Loon appare praticamente identica a quella Hasegawa. In realtà il cockpit è stato, correttamente, spostato in avanti di 1 millimetro abbondante e alcune pannellature riportate nella posione più appropriata. La qualità generale della resina non è male; qualche sbavatura facilmente eliminabile, pochissime bolle (del tutto trascurabili) e dettaglio superficiale buono. La resina sembra essere di buona qualità, regge bene alle sollecitazioni e gli spessori dei pezzi sono ridotti.

Nella confezione la Loon fornisce anche l'ogiva di forme e dimesioni corrette, oltre a varie "bonus parts" che permettono di riprodurre un esemplare "Early". In particolare sono presenti i piani di coda con superfici di governo del primo tipo, portelloni del vano armi con bugna grande e presa d'aria del radiatore del tipo "piccolo".
Le istruzioni sono, tutto sommato, chiare: riportano anche delle notizie interessanti circa le dimensioni corrette in scala rapportate ad un esemplare vero che è stato preso da riferimento per le misurazioni e la creazione del set. La Loon ci dice anche che gli spaccati e i profili pubblicati nel libro Aerodetail non sono corretti ed è proprio su quei disegni che l'Hasegawa ha basato il suo Spit. Quindi, non prendeteli in considerazione se volete realizzare delle misurazioni precise. C'è anche da dire che, purtroppo, la maggior parte degli Mk.IX oggi conservati nei musei o in condizione di volo sono degli Mk.V ricondizionati... insomma, pur essendo un soggetto di cui si dispone una bibliografia sterminata, non tutte le informazioni a nostra disposizione sono accurate.
Comunque, questa è la scatola da cui partirà il mio progetto:

La scatola Revell non è altro che un reboxing dello stampo Hasegawa. Tra l'altro il prodotto tedesco costa meno.. quindi vale la pena porlo come prima scelta.
Questi gli accessori a mia disposizione, questa volta più numerosi che mai!

In particolare:
- Cockpit della CMK.
- Portelloni del vano armi Ultracast (nel mio caso specifico ho acquistato quelli realtivo all'ala di tipo E in quanto l'esemplare che andrò a riprodurre - numero 2 del foglio in 48 - presenta un'ala di tipo C ma con cannoni in posizione esterna).
- Portellino di accesso all'abitacolo Ultracast.
- Cofanatura motore inferiore della Ultracast con presa d'aria "late style". L'acquisto non è indispensabile ma fà risparmiare un bel pò di tempo! infatti la cofanatura del kit è divisa in due pezzi ed è abbastanza rognosa da stuccare.
- Superfici mobili "late style" della Ultracast. Per dare un pò di movimento al kit... anche se credo di utilizzare solo quelle relative ai piani di coda.
- Seggiolino con cinture di sicurezza del tipo "Sutton" della Ultracast. Attenzione a non dotare il vostro seggiolino di cinture "late" in quanto mai montate sui nostri Spit.
- Scarichi "fishtail" della Quickboost.
- Ogiva ed elica della Quickboost. Possedevo già l'ogiva Loon ma questa è decisamente meglio riprodotta. Inoltre le pale dell'elica sono più accurate.
- Cannoni e coperture in ottone tornito della Master. Costano pochissimo e sono spettacolari... vivamente consigliate!
- Canopy vacuformed della Squadron. Non sò se utilizzerò tutte le parti del set... deciderò più avanti se prelevare solamente il canopy e lasciare il parabrezza della scatola.
- Xpress Mask della Eduard.
Ora qualche foto delle prime lavorazioni eseguite!


Per prima cosa ho eliminato tutti il dettaglio interno dell'abitacolo.

Successivamente ho rifinito i pezzi in resina della CMK assottigliandoli quanto più possibile. Il set è ideato su base Hasegawa, quindi gli interventi di adattamento sono davvero minimi.

Alla fine l'aftermarket si inserisce benissimo... pochi minuti e tutto và al suo posto.

Per la verniciatura ho creato un mix di tinte. Queste le proporzioni:
60 gocce di Verde 34227 (Gunze H-312) + 6 gocce di Medium Sea Grey XF-83 Tamiya.
Il verde, così com'è, risulta essere troppo acceso... và leggermente spento e scurito con il grigio per creare la tipica tonalità grio/verde dei cockpit inglesi.
Passando al seggiolino, l'aftermarket della Ultrcast è bellissimo! molto dettagliato... vale ogni € speso!





Nella realtà il seggiolino era fatto di un mix di cartone e resina vegetale che gli dava quel caratteristico colore marrone/rossiccio:

Anche questa tinta è frutto di una miscela:
30 gocce di FS30219 (Gunze H-319) + 3 gocce di Tamiya XF-83 Linoleum Deck Brown.
Per oggi è tutto! le "vacanze" pasquali non mi permetteranno di andare oltre... per i prossimi aggiornamenti ci sentiamo la prossima settimana!
STAY TUNED!
