Io, ad esempio, dopo tanti cloni buttati ho trovato un metodo soddisfacente.
DOSARE LA RESINA
- Per estrarre la resina, nel mio caso quella Prochima, utilizzo una siringa per il composto A ed un'altra per il catalizzatore B con aghi grossi (di colore rosa, chiedete al farmacista). - Pratico un foro nel tappino interno, come suggerito anche sulle istruzioni per preservare più a lungo le caratterstiche del prodotto, dal quale aspiro il liquido.
- Prendo una terza siringa, per ora senz'ago, allungo lo stantuffo, tutto o in base alla quantità del prodotto, e servendomi di una molletta a mò di base posiziono la siringa verticalmente. In questo modo gli sprechi di resina, invece che mescolarla in un bicchierino e poi prelevarla, sono praticamente nulli. - Inietto il liquido A (o B) dal beccuccio, inietto anche il B (o A) stando attento a non immergere l'ago nel liquido precedente. Pulisco gli aghi con un panno carta in modo che non ci si catalizzi sopra la resina. - Mescolo, non troppo forte, la siringa A+B
- Metto un pò di prodotto nello stampo e, sempre indossando i guanti di lattice, con un dito eehmm...

- ora la scelta sta se utilizzare l'ago (quelli grossi, di colore rosa per intenderci) per iniettare il resto della resina: è indifferente. Di solito non lo metto.
- terminato di riempire gli stampi pulisco immediatamente la siringa utilizzata. Se ho utilizzo l'ago, la pulisco inizialmente con l'acqua, aspiro e spruzzo acqua tre quattro volte per liberarlo dalla resina. Smonto la siringa e cerco di fare uscire il resto del composto su di un panno carta, estraggo lo stantuffo e lo asciugo sempre con il panno carta mentre la siringa la pulisco solo esternamente: tutto il resto quando è asciutta con l'aiuto di una pinzetta ricurva.
Così facendo vi assicuro che dureranno per tantissimi utilizzi. - Piccolo trucco. Forse perchè siamo in inverno e nel il bagno dove lavoro non ci saranno più di 17/18 gradi ma, ho trovato estremamente utile, sempre dopo aver agitato bene i barattoli, metterli un pò di minuti nel lavandino a "bagno maria" nell'acqua bella calda. (AGGIORNAMENTO: Invece di immergere a bagno maria l'intero barattolo, ho trovato più comodo, prima di miscelare le soluzioni A e B, immergere semplicemente le siringhe, chiuse con i loro tappi, con i due liquidi)
Inizialmente avevo provato, con un fornellino elettrico, a scaldare i bicchierini con i due composti prima di unirli, ma il caldo troppo elevato faceva catalizzare la resina in pochissimi "secondi".
Intiepidendo invece a bagno maria il risultato è perfetto in quanto la resina diventa molto meno densa e senza microbollicine.
Magari queste sono cose già arci note ai più, ma la mia "giovane" esperienza con questi materiali sono per me tutte scoperte e sperimentazioni.
Nella prossima puntata spiego il mio metodo per realizzare parti molto fini tipo le cloche o pistoncini

Avanti altri consigli
ciao ciao
Luca