Ciao a tutti,
Questa frase è attribuita ad un ufficiale francese durante la battaglia di Fontenoy nel 1745.
Il soggetto è un Limited Edition della Pegaso models per i loro 20°anni di attività, il mio è il numero 207 su 299 pezzi prodotti.
Il figurino è un capolavoro di scultura e di non facile realizzazione per quanto riguarda la pittura, sia per il bandierone, ma soprattutto perché porta il tartan, croce e delizia di ogni figurinista.
Vedremo nel corso del wip come realizzarlo, passo per passo.
Un po' do storia:
I Black watch vennero costituiti da Carlo II nel 1667, disciolti nel 1695 e ricostituiti nel 1725 da Giorgio II e posti sotto il comando del Generale Wade.
L’origine del nome del reggimento è incerta e molte sono le possibili spiegazioni: dal loro tartan scuro che generò il nomignolo gaelico “Am Freiceadan Dubh” cioè “Black Watch”, oppure per il compito originario di vigilanza sul contrabbando nel commercio di bovini nelle Highlands.
Furono inquadrati nell’esercito britannico il 25 Ottobre 1739, dopo una lunga discussione in seno alla gerarchia militare, che ne ammirava l’abilità nel combattimento, ma non era sicura della loro fedeltà.
Il nuovo reggimento in origine era costituito da sei compagnie, successivamente aumentate a dieci, fu denominato 43° Reggimento a Piedi, in seguito 42°.
Nel 1881 con la Childers Reforms, il 42° Reggimento fu unito con il 73° Reggimento a Piedi, formando due battaglioni con il nuovo nome di Black Watch (Highlanders Royal).
Il motto del Reggimento è quello dei monarchi scozzesi della famiglia Stewart “Nemo me impune lacessit” (nessuno mi provoca impunemente).
E proprio il Royal Stewart Tartan è indossato dalle cornamuse e dai tamburi del battaglione per rimarcare lo status di battaglione reale.
Lunghissimo e prestigioso è l’elenco delle battaglie alle quali ha partecipato.
Nella battaglia di Fontenoy (1745), nelle Americhe durante la Guerra dei Sette anni, nella battaglia di Fort Ticonderoga (1758).
Nel 1776 contribuì alla sconfitta di George Washington a Brooklyn.
Nel 1795 adottò il distintivo Red Hackle per il berretto
Conquistano la prima medaglia al valor militare combattendo nei Caraibi e conquistando Guadalupa, la Martinica e l’Avana.
La Guerra di Crimea li vide di nuovo protagonisti, questa volta insieme ai francesi e ai piemontesi, come parte della famosa “Thin Red Line”.
Saranno sempre loro ad affrontare le tattiche di “commando” durante la Guerra Boera e in tempi più recenti, nella prima guerra mondiale e nella seconda guerra mondiale in Palestina, in Somalia, a Tobruk, El-Alamein, negli sbarchi in Sicilia e in Normandia, lungo la linea gotica fino a Forlì, in Grecia a sostenere i partigiani, alle missioni in Iraq nella guerra del Golfo e fino ai giorni nostri.
Senza dubbio un battaglione glorioso, simbolo dell’esercito britannico.
Battaglie epiche
I Black Watch furono impegnati durante la guerra Fanco-Indiana, e in particolare nella battaglia di Ticonderoga nel 1758, dove durante l’attacco alla fortezza, morirono oltre la metà degli effettivi.
Da allora il Reggimento divenne il 42° e come riconoscimento del suo valore gli fu concesso il titolo di “Reale” ed aumentato di un secondo battaglione. Nel 1786 questo battaglione divenne un reggimento autonomo, il 73°, che fu mandato in India e a Ceylon, giocando un ruolo di primo piano nella cattura di Mysore e Seringapatam.
Il loro apporto durante le campagne napoleoniche fu rilevante. La loro prima campagna si è svolta in Egitto nel 1801, dove combatterono con grande distinzione nella battaglia di Alessandria, catturando la bandiera dell’invincibile armata di Napoleone. Da allora una sfinge adorna la bandiera reggimentale ed il distintivo.
Altre dieci “battle honors” furono assegnate al reggimento per aver preso parte agli scontri più accesi contro i napoleonici durante i sei anni della guerra peninsulare in Spagna e Portogallo.
Durante il durissimo inverno del 1809 parteciparano al terribile ritiro delle truppe di Sir John Moore attraverso le montagne fino a la Coruna, dove il reggimento giocò un ruolo di primo piano nell’azione di reimbarco.
L’anno dopo un altro battaglione del reggimento si unì alle Armate del Duca di Wellington, partecipando a molte delle sue vittorie famose tra le quali quella di Tolosa, in Francia, nel aprile del 1814, dove sopravvissero meno di 60 uomini.
Ma è sicuramente a Quatre Bras il 16 giugno 1815 che scriveranno una delle pagine più gloriose del reggimento.
Le forze francesi avanzarono, quasi tutte insieme, verso il quadrivio difeso dai tedeschi e dagli olandesi, il Duca di Brunswick guidò gli ulani (polacchi) contro le colonne nemiche, ma venne colpito a morte nella mischia e portato via dal campo, mentre ciò che restava della sua cavalleria ripiegò verso il quadrivio.
Dall’altra parte della via maestra, le due brigate della divisione Picton furono caricate dalla cavalleria francese e pur riuscendo a formare i quadrati e a respingere i nemici il battaglione scozzese formato dal 1°/42° e dal 2°/44° Black Watch venne investito subendo perdite pesantissime.
I Black Watch vennero investiti dai lancieri francesi durante la fase di transizione dalla formazione alla colonna di marcia a quella in quadrato. Nonostante la situazione pericolosissima, la fanteria scozzese completò la manovra chiudendo il quadrato e alcuni lancieri restarono prigionieri all’interno finendo per essere uccisi a baionettate.
Il tenente colonnello Sir Robert Macara ferito durante il combattimento, mentre veniva portato nelle retrovie fu raggiunto da alcuni lancieri francesi e massacrato senza pietà insieme agli altri soldati che lo trasportavano.
A Waterloo (18 giugno 1815) le truppe dei “Black Watch” svolsero un ruolo di primo piano e non si dimenticarono di questo disonorevole gesto.
Soprannomi:
La temibile reputazione di questi soldati in kilt è stata accompagnata da alcuni soprannomi:
“Ladies from Hell” (Die Damen aus der Holle), assegnato loro dalle truppe tedesche che li affrontarono in trincea durante la prima guerra mondiale.
Vanno anche ricordati “The Forty Twa” e “Black Jocks” termini utilizzati dagli altri reggimenti.
Lo so, lo so, sono stato troppo lungo, a breve inizio la pittura..., se solo ricordassi dove ho messo quel libro sui "Black Watch"
