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grazie a tutti per le risposte, in realta' io sono molto dibattuto tra il fare tutti i dettagli possibili (nei miei lavori spesso perdo ore a fare un dettaglio di un motore che poi chiusa la fusoliera non si vedra' proprio) e concentrare i miei sforzi su il massimizzare il colpo d'occhio a "distanza" marcando di piu' le ombre e desaturando , dai vostri commenti deduco una cosa: il modellista "super" deve essere in grado di fare entrambe le cose (che per altro non sono alternative l'una all'altra) attirare l'occhio e compiacere da lontano e realizzare tutti i dettagli possibili , ammirabili solo da vicino.
Ma su tutto concordo: bisogna divertirsi quindi ben vengano i modelli "artistici" da wargame e quelli nemmeno dipinti , ma coperti da fotoincisioni e rivetti...e ovviamente tutto quello che ci sta in mezzo .
Che Genere di Modellista?: Prediligo modelli di jet moderni dagli anni '60 in poi, sono interessato anche alle 4 ruote, F1 in particolare. Lavorando qualcosina di buono ogni tanto esce fuori.... Sono il maestro della "sverniciatura"
Noi abbiamo dato la nostra personale visione,ma va da sé che non c'è una regola generale, fai il modello come meglio lo ritieni opportuno, del resto dobbiamo divertirci e il modello deve piacere soprattutto a noi stessi.
Mi permetto di aggiungere che oggi c'è troppa ansia di apparire, di mostrare o emulare, io modello per me.
Seguo i consigli dei colleghi amici modellisti di questo forum qua do li ritengo costruttivi ed utili a migliorare il mio lavoro, ma il fare o meno un dettaglio è pura soddisfazione personale.
Ciao
ADORO LE CAMO TUTTE GRIGIE verniciare o sverniciare è sempre modellare
Ciao a tutti
Visto che già il tempo è poco io personalmente evito di fare tutto ciò che non si vede per la lapalissiana motivazione che tanto non si vede. Alla stessa maniera mi piace invece dedicare tempo alle cose che si vedranno appunto perché si vedranno!
Tanto non smonteremo mai e fusoliere per far vedere agli amici i rotoli della carta igienica, il paginone centrale di Playboy del 1972 e le lattine di Coca Cola del nostro B52 1/72.
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
Anche se molti non ritengono il modellismo una forma di arte ..... credo che le vostre considerazioni sopra esposte confermino invece la mia teoria.
Come ovvio la miniaturizzazione non può mai essere totale e reale e alla fine si arriva ad un compromesso.... il tanto curato rivetto del nostro Tomcat in 48, se riportato nella realtà, sarebbe un tondino da 2 cm, e quel bel pannello tanto evidenziato, avrebbe un solco di 4 cm di profondità e 3 di larghezza .......
Ecco che tutto quel discorso di fedeltà diviene un poco aleatorio.
Chi e cosa decide se quel particolare riprodotto in maniera approssimativa fa divenire il mio modello poco "fedele" o non meritorio del giudizio positivo?
A ben guardare il modello "veramente" fedele è irrealizzabile ..... ergo ognuno di noi decide fino a che punto spingersi, cosa privilegiare o evidenziare secondo un suo gusto stilistico o estetico.
Un procedimento che è molto vicino a un ragionamento artistico.
Anche la scelta del punto di osservazione rientra in tale aspetto .... in alcune realizzazioni è fondamentale: avete presente quei bellissimi diorami prospettici?
In tali realizzazioni è doveroso guardare dal punto di vista pensato dall'autore .... il guardarlo da altro lato è utile solo come analisi del lavoro, buono per gli "addetti ai lavori", ma il giudizio va espresso guardando dal punto di osservazione studiato dall'autore.
Personalmente quel che non si vede non lo faccio ... ma in alcuni casi mi sono spinto in particolari scarsamente visibili. Quando faccio qualcosa cerco di avere un insieme gradevole e che esteticamente possa "funzionare" ..... almeno per il mio occhio e gusto.
Poi io modello per me, e se piace a me ..... basta e avanza .... ma ad essere onesto non sempre il risultato mi appaga completamente (diciamo che 1 su 3 mi dà soddisfazione ....)
Il mio modello più bello?
Sicuramente il prossimo!
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
Questo "tema" della distanza da cui andrebbe osservato un modello è ricorrente... già più che discusso.... oramai più che sviscerato.
Devo dire, ad essere del tutto sincero, che ogni volta che lo sento "mi fa l'effetto di un libro che ho già letto" (cit. Caparezza)... più una scusa per giustificare la mancata capacità di arrivare ad un certo livello nelle riproduzioni in scala.
Che paura si può avere nell'avvicinarsi ad un modello? se è un lavoro ben fatto, anzi, è una gratificazione per il modellista sapere di aver suscitato la curiosità dell'osservatore di turno.
Se il dettaglio c'è.... se c'è stata fatica e impegno nel realizzarlo... perché mortificarlo applicando la fantomatica regola del "un modello va visto da almeno un metro e mezzo"?
Il modellismo è dettaglio.... è ricerca del particolare.... è dovizia di riproduzione... non è solo il modellista "super", come lo definisci te Mauro, che dovrebbe ispirarsi a questa regola, bensì tutti coloro che praticano questo hobby.
Poi, ovviamente, ognuno di noi ha delle capacità, delle aspettative, degli obiettivi.... non tutti vogliono addentrarsi nel dettaglio estremo... ma il concetto di base resta quello a mio avviso.
Se una cosa è fatta bene attira lo sguardo da lontano, lo appaga ancor più da vicino.
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
A mio avviso il modello si guarda da vicino...altrimenti che senso ha riprodurre fedelmente ogni dettaglio possibile?
C'è chi favorisce la noda del momento,ossia rendere il modello quasi un fumetto dalle tante sfumature esagerate che gli crea,altri che fanno un pre shading in nero che il modello sembra più una ciminiera,e poi c'è chi come me prende la foto reale e si sforza in ogni modo di riprodurre fedelmente colori sfumature e weathering!il mio ultimo modello (l'apache)se lo guardi da vicino è pieno zeppo di particolari e sfumature,ti allontani e lo vedi scuro quasi monocolore!penso sia questo il punto da raggiungere...guardare la foto del reale e riprodurre il possibile!
Aggiungo una foto che parla da sola...il buon Fabrizio che a Verona prendeva a testate il plexiglass per vedere più da vicino lo scarico del mio F-16!
Jolly blue ha scritto: ↑1 ottobre 2019, 19:47
Aggiungo una foto che parla da sola...il buon Fabrizio che a Verona prendeva a testate il plexiglass per vedere più da vicino lo scarico del mio F-16!
Fabrizio da lontano sei troppo sfumato, bisogna che gestisci meglio fondotinta e i lavaggi ad olio
Che Genere di Modellista?: Ogni modellista con esperienza è per me un punto di riferimento, metto subito in atto quello che vedo e apprendo subito, sperando di ricreare un modello più vicino alla realtà, per quanto possibile. Modellismo è un ottimo esercizio per la mente, rafforza la logica, incita la curiosità e allena la pazienza! Il soggetto non è importante, mi basta che abbia un ala.
Liebemaister ha scritto: ↑18 settembre 2019, 14:39
Uno spunto per la discussione:
oggi come oggi..... [...] ......Quindi ombre varie e dettagli devono essere dipinti diversamente un po' come si va coi quadri ...provate e guardare l'ultima cena di leonardo da un metro di distanza o dai classici 5/6 metri!
che ne pensate?
Io non sono d'accordo con il tuo pensiero!
Rispetto il tuo punto di vista e lo comprendo ma non lo condivido.
Il problema non è la critica del rivetto spostato di un millimetro o della decals che non è del tutto leggibile.
E neanche il fatto che i modelli vanno vsati da un metro e mezzo per coglierne l'essenza nel complesso.
Quando guardi un qualsiasi modello da una certa distanza, prima di tutto ne apprezzi le forme, i colori, la posizione.
Ma non basta quasi mai, è nella nostra natura essere curiosi e voler vedere di più.
Per esempio, se un amico mio guardasse i miei modelli solamente da lontano per me si tradurrebbe in un interesse superficiale, quasi una scocciatura.
Ma se quel mio amico si avvicina e comincia a scrutare i dettagli, per me ha tutt'altro significato.
Ed è proprio questo che distingue i modellisti, che ne definisce il "manico", ti avvicini sempre più a quel modello con gli occhi vorace di dettagli, si muovono velocemente qua e là alla ricerca del più piccolo dettaglio. Perché è proprio la sintesi della senso della vista, riuscire a trasmettere al noatro cervello informazioni su quello che ci sta davanti.
Quindi sia da lontano che da vicino il nostro occhio cercherà naturalmente di trovare sempre più dettagli.
Fai l'esempio dell'ultima cena di Leonardo.
Proprio pochi giorni fa, durante la trasmissione Ulisse, la restauratrice che per 20 anni si è presa cura dell'opera ha lodato l'importanza, la maniacalità e la precisione dei dettagli.
E sai come lo può affermare? Perché ha guardato da una distanza diversa rispetto ad un visitatore, ha visto quel dipinto alla stessa distanza di chi lo ha dipinto.
E sono dettagli che da lontano non apprezzi.
Concludo, ammetto che nel nostro hobby spesso simuliano alcuni effetti che possono sembrare forzati, ma sono necessari per rendere credibili una realizzazione in scala.
Ma questo non vuol dire che li devo adattare per osservarli ad un metro e mezzo di distanza.
Il nostro hobby è simulazione, e deve essere credibile da un metro che da dieci centimetri.
-Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?
-Non tutto ciò che può essere contato, conta. Non tutto ciò che conta può essere contato
-Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore Albert Einstein
Per me il dettaglio iper spinto se non accompagnato da una particolare tecnica di colorazione diventa roba messa li che si confonde con il resto, perdendosi inesorabilmente....anche se lo guardi da vicino....ovvero. lo noti ma non "spicca", non è valorizzato.
La distanza giusta? Non saprei quale sia, la valutazione di un modello è sempre soggettiva ed ognuno ha la sua, ma esiste.
Quando realizzo un modello e inizio a dare degli effetti pittorici, la cosa che mi prefiguro molto chiaramente è il risultato che voglio suscitare in chi guarda ed esistono varie distanze d'osservazione dove lavoro con degli effetti speciali puntuali.
IWATA...Nothing else for successful goals!
<<L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono.>>
[Πρωταγόρας - Protagora 486-411 a.C.]
Ciao
al limite bisogna sapere cosa guardare per vedere e, soprattutto chi è chi.
Mi spiego: l'osservatore occasionale, non modellista, guarda il modello da vicino e da lontano. Nel primo ne coglie l'impatto generale, nel secondo poi vede particolari come le cinture dei sedili, le scrittine degli stencils ecc.... ma magari non coglie la verniciatura fatta ad aerografo, la stuccatura magari non perfetta, il lavaggio nei pannelli, ma solo perché non ha gli "strumenti culturali" per una valutazione critica. Quindi o gli piace o non gli piace!
Il modellista invece... magari aggancia il target prima da lontano, poi, in avvicinamento, comincia istintivamente ad elaborare le tecniche applicate sul modello, il montaggio ecc poi, inesorabilmente, comincia a ricercare gli errori e le imperfezioni... poi sbatte la testa contro la teca e ci si ferma...poi si ricomincia fino a che il nostro senso principale, la vista, non viene appagato e siamo in grado di esprimere IL giudizio (perché alla fine i modellista questo fa quando osserva un modello).
Sono diversi gli approcci ma si parte sempre da lontano.
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!