Starfighter84 ha scritto: ↑8 luglio 2023, 17:53
Ci vuole coraggio per affrontare questo kit... oltre ad essere la serie "povera" della ESCI (che all'epoca aveva sfornato anche kit ancora oggi belli come il 326 e Mirage F.1), è uno degli stampi con maggiori errori di forma (muso, troncone di coda e gobba.. tanto per citarne alcuni).
Insomma caro Paolo, hai affrontato un kit con cui bisogna fare miracoli! alla fine il risultato è piacevole anche se avrei sfumato i bordi della mimetica... invece mi pare che tu abbia usato il nastro e la linea di demarcazione sia netta.
Quali decal hai usato?
microciccio ha scritto: ↑8 luglio 2023, 9:07
* In realtà, a quanto ricordo fu chiamato, in via non ufficiale, Virus dai piloti a seguito delle sue caratteristiche di volo che lo rendevano molto formativo! In altre parole la sua nota maneggevolezza aveva come contraltare un pilotaggio non propriamente facile.
"Virus" lo chiamavano il T che, sentendo i piloti, non era affatto un velivolo "cattivo"... anzi. Ma magari Paolo può spiegarcelo meglio o smentirmi... comunque il G-91 T aveva buone caratteristiche di volo e affidabilità, bisognava però rispettare stretti parametri in certi inviluppi. Queste limitazioni erano altamente formative per gli allievi, soprattutto per quelli che poi sarebbero stati destinati alla linea F-104, aeroplano per cui il rispetto dei parametri era fondamentale per riportare pelle e macchina a casa.
Quello che inizialmente destabilizzava i frequentatori era sicuramente la mole di strumenti del Tango rispetto al più basico MB.326 da cui provenivano. Era un aeroplano molto ben strumentato soprattutto per la parte relativa alla navigazione... ad Amendola, infatti, gli istruttori stressavano parecchio i gli allievi con avvicinamenti TACAN e navigazioni BBQ sfruttando anche gli ampi spazi del Tavoliere che, all'epoca, non era congestionato di traffico aereo e centri abitati come lo è ora.
Sicuramente uno dei "problemi" che i frequentatori dovevano imparare a risolvere, e in breve tempo, era l'uso della manetta per uscire dal parcheggio: questa doveva essere portata avanti in maniera graduale e dolce per passare dal 36,5% dei giri (IDLE) al 40% circa per iniziare a muoversi... se la manovra era troppo brusca l'EGT (temperatura dei gas di scarico) schizzava subito oltre i limiti col rischio di danneggiare il motore. Un amico istruttore, ex collega di Paolo e Maurizio in Alitalia ed ex istruttore di Amendola con quasi 900 ore sul Tango, mi raccontava che doveva sempre tenere la mano pronta per bloccare l'escursione della manetta in tempo.
A peggiorare le cose per i poveri pilotini in addestramento, c'era anche la mancanza di steering del ruotino anteriore... per cui bisognava orientarlo utilizzando i freni dei carrelli principali. Immaginate quindi sto poveraccio di allievo che doveva controllare svariati indicatori... preoccuparsi della manetta... e frenare dolcemente l'aeroplano per farlo girare. Mi raccontava che i primi rullaggi erano tutto un "frena... dai manetta... togli manetta... richiama il ragazzo in interfono... certe sgasate in uscita dal parcheggio che volavano via teli, scalette e gli specialisti si facevano belle scorpacciate di gas di scarico bollenti!"
Insomma... erano bei tempi.
Paolo... dicci qualcosa di più se ti va!!!