domenica, Aprile 28, 2024

Marlboro Classic! Aermacchi Mb.339A dal Kit Frems in scala 1/48.

Uno dei soggetti che più mi hanno attirato da quando ho iniziato ad interessarmi di aeroplani e di modellismo è stato l’ Aermacchi Mb.339, in particolare gli esemplari con la colorazione “Early” (quella bianco/arancio dei prototipi e dei primi anni di vita operativa) comunemente soprannominata “Marlboro”.

Avendo in magazzino un paio di scatole del buonissimo kit Frems dedicate alla versione A, e sentendomi “pronto” alla sfida, ho deciso di provare a realizzarlo.

Prima di passare alle fasi di costruzione vorrei spendere due parole sullo stampo (leggete anche la nostra recensione): gli accoppiamenti e le misure sono ottimi, i dettagli sono quasi tutti ben riportati ma la nota negativa è la presenza di pannellature di spessore importante ma, anche se sembra un paradosso, non particolarmente profonde.

Con pochissime modifiche si riesce a riprodurre una copia in scala fedele dell’addestratore in uso nell’AMI e, di certo, sarebbe stato interessante e proficuo se la ditta vicentina avesse continuato a produrre altri modelli (in programma avevano un F-104S, ad esempio).

Costruzione:

Sono partito dalle vasche che devono essere modificate qualora si vogliano utilizzare seggiolini aftermarket (nello specifico io ho usato un “mix”, ma ne parlerò più avanti); nello specifico bisogna asportarne la parte posteriore portando tutto il pavimento sullo stesso piano. Essendo una zona non a vista, ho utilizzato Plasticard di scarto e non ho rifinito esternamente i pezzi.

Le altre modifiche (esterne) da apportare sono le seguenti:

  • Correzione dei pannelli sul muso, di forma quadrata, mentre in realtà sono trapezoidali con il lato inclinato verso il muso del velivolo.
  • Reincisione delle pannellature quadrate sul ventre, che sono riportate sfalsate ed in realtà sono perfettamente equidistanti tra loro.

Ho potuto sistemare queste piccole imprecisioni grazie alle pronte segnalazioni dell’amico di forum Maurizio, ottimo conoscitore del soggetto!

Successivamente mi sono dedicato ai seggiolini che, come anticipato qualche riga sopra, sono frutto di un “kit bashing”: avendo in casa un set AIRES nr. 4499 in eccesso, relativo ai Martin Baker MK.10A dedicati al Tornado, ho utilizzato le sedute e gli schienali in resina e vi ho innestato sopra i poggiatesta dei sedili originali, veramente ben fatti! In questo modo ho ottenuto un MK.10L corretto per il trainer dell’industria di Venegono Inferiore.

Già che c’ero ho forato la presa d’aria naca sulla parte destra della fusoliera, e ho realizzato col solito Plasticard di riciclo un tratto di condotto aria.

Prima di chiudere le semi fusoliere ho terminato la colorazione degli interni (fondo in F.S.36375 Gunze H-308, strumenti e console in nero Tamiya XF-1, lavaggio in grigio chiaro ad olio per risaltare quadranti e strumenti e successivo drybrush leggerissimo in grigio chiaro ed alluminio) e dei i seggiolini, aggiungendo le manette e le cinture di ritenzione per le gambe (azzurre) come consigliatomi da un altro forumista –  Fabrizio Pawn;  devo dire che aveva ragione, sono dettagli che aggiungono realismo all’insieme!

Arrivato a questo punto del montaggio ho inserito lo scarico, vano aerofreno (dettagliato con qualche cavetto in rame) e carrello anteriore per poi, finalmente, chiudere la fusoliera con abbondanti spennellate di colla Tamiya Tappo Verde. Ricordatevi, però, di appesantire il muso con dei piombini da pesca (o simili) per evitare che il modello si sieda sulla coda.

Le baie dei carrelli principali sono un po’ spoglie e ho deciso di dettagliarle quel tanto che basta con i soliti fili di rame – stesso procedimento l’ho applicato anche sulle gambe di forza. Ho anche provveduto a chiudere tutti i fori di riscontro per i perni dei piloni sub alari, dato che era mia intenzione rappresentare il piccolo ‘339 in configurazione “pulita”.

ccoppiare le ali e i piani di coda alla fusoliera è stato un gioco da ragazzi e ho dovuto usare solo un filo di stucco lungo le giunzioni; dopo la carteggiatura del filler e l’aggiunta del parabrezza, ho preparato il modello per la vernici finali stendendo un primo strato sottile di Gunze Mr Surfacer 1500 diluito con Nitro (80% thinner – 20% primer).

Poi è arrivato il turno del bianco (Tamiya XF-1 con la stessa diluizione del Surfacer), dopodiché ho cercato la giusta corrispondenza per le zone in arancio e le parti antiriflesso in blu scuro. Per il primo, dopo varie prove, ho scelto lo smalto Model Master 2022 (International Orange F.S.12197) mentre per il secondo ho utilizzato un mix di Tamiya XF-8 (2 parti) ed XF-1 (una parte).

Data la proverbiale difficoltà di stendere i toni della livrea (l’arancio non è mai un colore semplice da gestire) e di realizzare l’andamento dello schema, la verniciatura è stata ultimata in più riprese correggendo continuamente gli errori. Un piccolo trucco per limitare al massimo le infiltrazioni di colore sotto alle mascherature è quello di spruzzare subito un sottile strato di trasparente lucido lungo i bordi dei nastri in modo da sigillare tutto… provare per credere!

Per evitare scalini tra i vari toni ho steso mani molto leggere e ne ho atteso la completa asciugatura prima di procedere con ulteriori strati.

Prima di dedicarmi alle decal ho applicato due “layer” di Clear X-22 Tamiya diluito col Leveling Thinner Gunze. Le insegne si sono comportate ottimamente, dall’ottimo potere adesivo e sature –  forse un po’ troppo spesse le coccarde, ma con un buon ammorbidente si posizionano alla perfezione.

Un lavaggio uniforme in grigio medio ad olio ed una passata di Flat Tamiya XF-86 diluito, ancora una volta, con Leveling Thinner (in modo da renderlo “semiopaco”) hanno concluso le lavorazioni ed ho potuto dichiarare finito il mio “Cucciolo della Sperimentale”.

Come sempre, i dovuti e sentiti ringraziamenti a chi mi supporta e sopporta durante la costruzione del modello, agli utenti di www.modelingtime.com/forum, ed a chi ha avuto la pazienza di leggere queste righe.

Buon Modellismo a tutti!

Alessandro Argo2003 Gerini.

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1 Comment

  1. Alessandro, sei passato di categoria. Mi spiace perdere un amico confusionario quanto me. Siamo rimasti in pochi, ormai.
    Ottimissimo kit. Bello e perfettamente realizzato e descritto. I seggiolini mi hanno impressionato, ma tutta la costruzione è ad altissimo livello.
    Unico neo: il testo manca del tuo sincero, graffiante e irresistibile humor! Sarà che, passando di categoria, sei diventato improvvisamente anche serio? Mi crollerebbe un mito.

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