Le Rhone
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Re: Le Rhone
Ma dai, sono abbastanza ignorante di questi motori, non credevo che girasse assieme all'elelica.
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Re: Le Rhone
I motori radiali rotativi erano molto diffusi nella prima guerra mondiale e furono i propulsori di alcuni caccia diventati poi famosissimi come ad esempio il Fokker Dr.I del Barone Rosso. Poichè sono dei motori tanto anziani quanto simpatici propenderò per una descrizione generale benevola!
[tr=text-align:left][td=border:1px solid #cccccc] :-banana [/td][td=border:1px solid #cccccc]Agli inizi della propulsione aeronautica tutti i progettisti erano assai avidi di potenza associata a pesi ridotti e una delle principali caratteristiche dei [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_radiale]radiali[/url] [url=http://it.wikipedia.org/wiki/Motore_rotativo]rotativi[/url] è proprio quella di fornire elevate potenze specifiche in relazione alla loro massa. Tra le caratteristiche positive annoveriamo anche la robustezza, l'assenza di un sistema di refrigerazione a liquido e le ridotte vibrazioni.[/td][/tr]
[tr=text-align:left][td=border:1px solid #cccccc] :-incert [/td][td=border:1px solid #cccccc]In campo intermedio si situa la coppia che il motore fornisce al velivolo a causa della sua rotazione che mentre favorisce le virate in fase con la coppia stessa tende ad opporsi a quelle in senso contrario rendendo l'aroplano scattante da un lato e pigro dall'altro. Per fare un esempio le manovre di scampo con un certo modello di aeroplano venivano eseguite praticamente sempre nello stesso verso per sfruttare la maggior velocità di reazione rendendo al contempo più prevedibile la manovra.[/td][/tr]
[tr=text-align:left][td=border:1px solid #cccccc] :-NOOO [/td][td=border:0px solid #cccccc]Tra i lati negativi si può invece annoverare la scarsa capacità di sviluppo della formula.[/td][/tr]
microciccio
