Ciao Alessandro, bella la Williams, e direi che ci avevo indovinato quando hai detto che stavi per fare una delle F1 pilotate da Patrese
Io l'ho fatta un sacco di anni fa per regalarla a mio cognato che era un tifoso di Patrese e ricordo che è stata una delle prime o la prima auto su cui ho sperimentato alcune tecniche di invecchiamento/simulazione usura, bruciature ecc. con risultati, come ovvio, largamente migliorabili e successivamente migliorati.
Anche io non ho usato le decals ma sono andato di mascheratura e posso testimoniare l'effettiva grande difficoltà del procedimento dovuto alla complessa forma della decorazione con curve e 90° molto strette
Il risultato sul telaio mi sembra abbastanza buono (ma si vede lo spessore della vernice e mi sembra, una non omogenea curvatura nel muso) , mentre sul cofano motore è, come si vede, decisamente negativo
Il perchè si è già detto ed è dovuto all'uso delle bombolette che comportano strati troppo spessi che filtrano sotto il nastro e lo fanno praticamente sempre nei punti delle curve strette, ma non di rado anche nelle parti dritte.
Potresti cercare di evitare il problema, e forse anche riuscirci, spruzzando all'inizio un paio di mani stra-ultra-mega leggere facendo poche e velocissime passate con la bomboletta in modo che si depositi pochissimo colore e che questo riesca a formare un sigillo sulla mascheratura che impedisca alle successive mani "bagnate" di penetrare sotto il nastro
Un paio di domandine: ma non hai dato prima il bianco? Non mi sembra di averlo letto, hai parlato di primer, ma non di bianco...o sbaglio?
Per quanto riguarda le strisce rosse, concordo sul fatto dell'impossibilità di realizzarle con mascherature e quindi sull'utilizzo di quelle ritagliate dalle decals, l'unica cosa che mi preoccupa è il fatto che la parte bianca possa far trasparire il colore sottostante, specie il blu. Ricordo che io avevo lasciato delle parti bianche per non correre questo rischio, la scomposizione della mascheratura diventa più difficile ma si evita il rischio trasparenza.
Due parole sull'aerografo, da come te lo hanno presentato in rete sembra che si abbia a che fare con uno strumento complicatissimo da usare e soprattutto da gestire, ma non è così, vai tranquillo e lasciatelo dire da uno che ne ha avuti tanti, dai primi semplici spruzzatori ai 4 che ho adesso.
Bisogna ovviamente farci un po' la mano nell'uso a partire dalla diluizione delle vernici per arrivare alla tecnica di spruzzo a seconda del risultato che si vuole ottenere: campiture ampie o fini ombreggiature, ma con un minimo di pazienza, con i consigli che tutti qui ti daranno, leggendo la sezione del forum dedicata e infine, ma non ultimo, con un allenamento su pezzi di scarto (va bene qualsiasi pezzo di plastica che ti ritrovi fra le mani), vedrai che non potrai non arrivare a padroneggiare la tecnica e a migliorarla sempre di più.
La sua pulizia non è niente di trascendentale, alla fine in 10-15 minuti lo smonti, lo pulisci e lo rimonti e non è neanche necessario pulirlo completamente fra un colore è l'altro durante la stessa seduta, ma basta iniziare dal colore più chiaro e finire con quello più scuro pulendo fra l'uno e l'altro solo la coppetta e spruzzando del solvente pulito con questa sequenza: togli l'eventuale colore avanzato, alzi la pressione del compressore e spruzzi via quel poco rimasto nei condotti, metti del diluente pulito (alcol, acetone ecc), con un pennello tondo (n°4 va bene) dai qualche giro sul fondo della coppetta dove passa l'ago (nei modelli con alimentazione a gravità) e vedrai che il diluente si intorbidisce, spruzzi via tutto, rimetti un po' di diluente pulito, lo rispruzzi e carichi il colore successivo.....riabbassa la pressione, mi raccomando....

Tutto questa procedura poi non è niente altro che la prima cosa da fare anche quando farai la pulitura approfondita smontando anche l'aerografo. Quando lo rimonti l'unica cosa a cui devi stare attento sono di non stringere troppo la duse (se essa si avvita direttamente al corpo dell'aerografo (come ad es. nell'Iwata HP-C Plus), a non rovinare l'ago (ma basta una minima attenzione) e a non spingere troppo l'ago dentro la duse ma accompagnarlo dolcemente a battuta. Negli Iwata c'era (c'era perchè nell'ultimo che ho preso da non molto non c'è più ma me ne sono fatto uno con plasticard as 1,5mm

) un pezzetto di plastica fatto a T che si inserisce davanti al grilletto e col gambo della T dentro l'apertura di scorrimento del grilletto stesso, che serve per distanziare l'ago dalla duse quando riponi l'aerografo sul suo supporto dopo averlo pulito.
Il mio consiglio è quello di prenderne uno al più presto: è un peccato rischiare tutte le volte di far male la verniciatura usando le bombolette, ora, se la carrozzeria fosse di un solo colore si potrebbe anche andare con le bombolette, ma con una livrea a più colori è un mezzo suicidio modellistico
Se non vuoi spendere ci sono i cloni cinesi di cui ti hanno parlato, ma se compri in Giappone (ad es. da HLJ) un Iwata Eclipse da 0,3mm
http://www.hlj.com/product/AIWHP-CS/Sup ti costa circa 73 Euro, e un HP-C Plus
http://www.hlj.com/product/AIWHP-CP/Sup circa 90 Euro (a cui aggiungerai il tubo) il trasporto incide poco e anche se ti mettono l'IVA (in Italia), il costo finale sarà decisamente inferiore al prezzo nei negozi nostrani (cui devi comunque aggiungere la spedizione se non hai il negozio sotto casa)
Semmai quello che costa è il compressore, ma si possono trovare occasioni varie anche qui sul forum o sui soliti mercatini dell'usato.
La cabina di verniciatura potrai fartela da solo (come ho fatto io) anche in un secondo tempo.
Sei sicuramente un buon modellista, ora devi fare il salto di qualità con l'attrezzatura, sennò è un peccato sprecare il talento
Aspetto gli ulteriori sviluppi.
Paolo