quest’anno ho haimè saltato l’annuale appuntamento Veronese per la concomitanza di un viaggio negli States che mi ha visto partecipe, tra le altre cose, allo Yuma Airshow presso l’omonima base sede della Marine Corps Air Station in Arizona.
Seppur l’evento non abbia visto la partecipazione del demo team della Marina degli Stati Uniti e del Corpo dei Marines, i Blue Angels (impegnati nella medesima data, presso la loro “home” ad El Centro per l’apertura della stagione 2024), non è mancato l’omaggio da parte di “Fat Albert” che ha salutato il pubblico con alcuni passaggi prima di fare rientro a “casa”.
Lo spettacolo è stato, come da aspettativa, in puro stile a stelle e strisce, potente ed immersivo a 360 gradi, con la possibilità di toccare con mano, letteralmente parlando, il metallo e le fibre composite di ogni singolo velivolo in mostra (ad eccezione, per ovvi motivi di riservatezza, dei moderni Lightning II) o entrare nel ventre di enormi cargo per sentirsi davvero minuti: una vera manna, per noi amanti del particolare più piccolo e della ricerca della perfezione, avere la possibilità di verificare la correttezza di ogni singolo rivetto.
Ottima la mostra statica dei mezzi in dotazione al Corpo dei Marines, USAF e storici, tutti a portata di mano e ottimamente presidiati da personale tecnico e piloti felici di dare informazioni ed illustrare le macchine ai più curiosi, sul piazzale erano schierati:
F-35B Lightning II (VMFA-214; VMFA-211; VMFA-122; VMX-1)
AH-1Z Viper
UH-1Y Venom
F-5N Tiger II
F/A-18C Hornet
F/A-18E Super Hornet (VFA-151 Vigilantes CAG, tra l’altro versione proposta in scala 1:72 da Hasegawa con i kit 02435 e 02450)
CH-53E Super Stallion
V-22 Osprey
KC-130J Hercules
MQ-9A Reaper
C-17A Globemaster III
SBD-5 Dauntless
TBM-3E Avengers
P-51D Mustang
DC-3C Dakota
B-25 Mitchell
PB4Y-2 Privateer
O-1 Bird Dog
Mi-24 Hind
MiG-15bis
Passando al lato più adrenalico, lo show è cominciato come sempre con l’intonazione dell’Inno Nazionale, momento assolutamente di rispetto per ogni cittadino statunitense.
Il programma originale, prevedeva la dimostrazione della Marine Air-Ground Task Force (MAGTF) che, se fosse stata realizzata in versione completa, avrebbe visto coinvolti tutti i mezzi e uomini (AH-1Z, CH-53K, F-35B, F/A-18C, KC-130J, MV-22B, UH-1Y) in una straordinaria successione di prove di sbarco, copertura aerea e attacco al suolo. Purtroppo, per modo di dire, i mezzi in questione, tranne il Super Stallion e l’Osprey, si sono “limitati” (sempre tra virgolette) ad effettuare passaggi e manovre accompagnati da effetti scenografici pirotecnici: ad ogni modo, lo spettacolo è stato assicurato.
Simpatica è stata la cerimonia di arruolamento e giuramento di giovani cadetti, che però ho seguito marginalmente in quanto piuttosto decentrata da dove ero posizionato io.
Fly By in configurazione rifornimento in volo per un KC-130J seguito da un F-35B un F/A-18C ed un F/A-18D.
Dimostrazione di quattro F-5N aggressor del VMFT-1, consistente in vari passaggi in formazione.
Prova di potenza dell’F-22A Raptor Demo Team, il tutto reso ancora più “hot” da innumerevoli lanci di contromisure “flare”.
Straordinaria performance di un F-35B che ha effettuato uno short take-off, hovering e vertical landing.
Infine per l’heritage flight, si sono esibiti in lenti passaggi in formazione l’F-22A ed un P-38J.
Il programma originale avrebbe previsto anche il demo di un F/A-18E e di un MV22B, oltre che un potente Hot Streak Jet Truck, ma diciamo che lo spettacolo è stato comunque ampiamente spettacolare.
Per il momento questo è tutto, a breve anche il proseguo e tanto altro, stay tuned!
Ciao ciao
Luca















































