Nina - 1/65 autocostruzione
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Nina - 1/65 autocostruzione
Mentre con la fregata Virgilio sto ancora terminando di preparare i pennoni, ho pensato di inserire la costruzione, a partire dal solo disegno, di una barchetta piccola e semplice, una delle famose caravelle di Colombo - la Nina.
Si tratta di una caracca (piccola nave da carico) in scala 1:65, disegni della ditta Amati.
Purtroppo delle caravelle non esistono i disegni originali (solo nel 1600 in Inghilterra venne creato un archivio con tutte le navi e di molte anche i modellini), per cui vi sono varie versioni di questa barchetta e ogni casa costruttrice ha la sua.
Comunque alla fine si assomigliano abbastanza tutte.
A presto
Mario
Si tratta di una caracca (piccola nave da carico) in scala 1:65, disegni della ditta Amati.
Purtroppo delle caravelle non esistono i disegni originali (solo nel 1600 in Inghilterra venne creato un archivio con tutte le navi e di molte anche i modellini), per cui vi sono varie versioni di questa barchetta e ogni casa costruttrice ha la sua.
Comunque alla fine si assomigliano abbastanza tutte.
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Mario
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- thunderjet
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Re: Nina autocostruita
vedo con piacere che hai esaudito la mia richiesta! interessantissimo il lavoro fatto già da ora! che tipo di legno va utilizzato per i pezzi autocostruiti?
the only excuse for making a useless thing is that one admires it intensely.all art is quite useless






i miei modelli---fotogallery:costruzione di un modello dall'inizio alla fine
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Re: Nina autocostruita
Affascinante la costruzione di una nave in legno, senza alcun dubbio!
Sto pensando che molti anni fa, quando ero bambino, vicino a casa mia, nella zona chiamata Canareggio (o Cannareggio, d'altra parte Venezia è vicina) ho fatto in tempo a vedere come si piegavano le tavole di legno che sarebbero andate a costituire il fasciame di barche atte a navigare sul prospicente Canale (Canal Bianco, che di bianco, ora, porta solo il nome!). Tavole poste sopra una fiamma e "raffreddate" e piegate con stracci bagnati, sul lato non esposto alla fiamma. Per non parlate della calafatura...quanti anni...
Sto pensando che molti anni fa, quando ero bambino, vicino a casa mia, nella zona chiamata Canareggio (o Cannareggio, d'altra parte Venezia è vicina) ho fatto in tempo a vedere come si piegavano le tavole di legno che sarebbero andate a costituire il fasciame di barche atte a navigare sul prospicente Canale (Canal Bianco, che di bianco, ora, porta solo il nome!). Tavole poste sopra una fiamma e "raffreddate" e piegate con stracci bagnati, sul lato non esposto alla fiamma. Per non parlate della calafatura...quanti anni...

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Re: Nina autocostruita
Che lavoro da maestro d'ascia Mario! complimenti. 

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Re: Nina autocostruita
Vi invidio molto voi che fate navale
!!!Almeno commisurate alle mie personali capacità,siete anni luce davanti
!




- microciccio
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Re: Nina autocostruita
Ciao Mario,
bellissimo inizio.
Se ho capito correttamente applichi i disegni in scala sul legno per far da dima e col seghetto tagli lungo i contorni del disegno ottenendo come risultato la chiglia e le ordinate che sono gli elementi portanti.
Trattandosi di un tipo di tecnica costruttiva di antica concezione ritengo che il successivo fasciame abbia principalmente lo scopo di conferire allo scafo una forma che permetta di sfruttare il principio di Archimede senza sostenere sollecitazioni rilevanti.
Immagino poi che la realizzazione dei singoli pezzi necessiti anche di una robusta sessione di carteggiatura a secco per eliminare le creste create dal seghetto. In questo caso, in relazione al materiale che hai utilizzato (compensato? Di che spessore?) quali grane si usano?
Buon lavoro
microciccio
bellissimo inizio.

Se ho capito correttamente applichi i disegni in scala sul legno per far da dima e col seghetto tagli lungo i contorni del disegno ottenendo come risultato la chiglia e le ordinate che sono gli elementi portanti.
Trattandosi di un tipo di tecnica costruttiva di antica concezione ritengo che il successivo fasciame abbia principalmente lo scopo di conferire allo scafo una forma che permetta di sfruttare il principio di Archimede senza sostenere sollecitazioni rilevanti.
Immagino poi che la realizzazione dei singoli pezzi necessiti anche di una robusta sessione di carteggiatura a secco per eliminare le creste create dal seghetto. In questo caso, in relazione al materiale che hai utilizzato (compensato? Di che spessore?) quali grane si usano?
Buon lavoro
microciccio
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Re: Nina autocostruita
Grazie a tutti, vedrete che riuscirò a farvi provare.
- Valerio - grazie, anche se forse più indicato maestro di cutter
- William - l'importante è cominciare e non scoraggiarsi mai; poi voi tutti dovreste avere una certa manualità, lavorando sempre con pezzi così piccoli
- Leonardo - come vedi ho seguito la tua richiesta; come materiale compensato da 4 mm (Bricoio) per chiglia e ordinate, listelli di tiglio da 5 mm x 1,5 per il primo fasciame, però solo nei negozi di modellismo, poi vinavil (io uso la colla vinilica Bostik rapida) e spilli da ufficio, importante che non siano d'acciaio
- Paolo - mamma mia come sei tecnico!! Comunque è tutto come dici tu. Comunque non è che si facciano tante scale con il seghetto da traforo e quelle poche con un po' di cartavetro (80-120) si tolgono facilmente; per rifinire poi 360-400, così esce tutto perfettamente levigato.
- Sergio - teoricamente si dovrebbe fare così, ma per ovvi motivi le piegatura le facciamo in altro modo; tanti bagnano e poi scaldano i listelli dopo averli sagomati, io solo in casi estremi faccio così, altrimenti utilizzo una pinza apposita.
A presto
- Valerio - grazie, anche se forse più indicato maestro di cutter
- William - l'importante è cominciare e non scoraggiarsi mai; poi voi tutti dovreste avere una certa manualità, lavorando sempre con pezzi così piccoli
- Leonardo - come vedi ho seguito la tua richiesta; come materiale compensato da 4 mm (Bricoio) per chiglia e ordinate, listelli di tiglio da 5 mm x 1,5 per il primo fasciame, però solo nei negozi di modellismo, poi vinavil (io uso la colla vinilica Bostik rapida) e spilli da ufficio, importante che non siano d'acciaio
- Paolo - mamma mia come sei tecnico!! Comunque è tutto come dici tu. Comunque non è che si facciano tante scale con il seghetto da traforo e quelle poche con un po' di cartavetro (80-120) si tolgono facilmente; per rifinire poi 360-400, così esce tutto perfettamente levigato.
- Sergio - teoricamente si dovrebbe fare così, ma per ovvi motivi le piegatura le facciamo in altro modo; tanti bagnano e poi scaldano i listelli dopo averli sagomati, io solo in casi estremi faccio così, altrimenti utilizzo una pinza apposita.
A presto
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Re: Nina autocostruita
sempre più affascinato!
avrei una domanda riguardo al secondo fasciame: và applicato come il primo,ma solo in maniera più precisa,oppure è un metodo diverso? una votla applicato và levigato come il primo?
avrei una domanda riguardo al secondo fasciame: và applicato come il primo,ma solo in maniera più precisa,oppure è un metodo diverso? una votla applicato và levigato come il primo?
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Re: Nina autocostruita
Bene bene, vedo che l'interesse aumenta.
Il secondo fasciame è solitamente in noce di spessore 0.5 mm e altezze variabili, in base alle dimensioni e alla scala della nave si userà da 3, 4 o 5 mm.
In questa fase cerchiamo di essere fedeli alla realtà e tagliare tanti spezzoni di listello, tenendo presente che le tavole non potevano essere più lunghe di 8 - 10 metri.
Se hai guardato bene avrai visto che anche la copertura dei ponti è costituita da pezzi di listello e non da listelli interi.
Poi vale il solito discorso di applicarli smussandoli a prua e poppa; diciamo che questi listelli assolutamente non si riescono a domare in senso longitudinale, ma tagliandoli a pezzi riusciamo ugualmente a sistemarli. Se poi resta qualche fessurina, ci si mette un po' di vinavil e si carteggia: la polvere della carteggiatura automaticamente andrà a riempire le piccole fessure.
Per incollare questi listelli va benissimo una colla a contatto (no attak) che permetta di posare e sistemare i listelli e contemporaneamente sia abbastanza veloce. Io personalmente uso Bostik modellismo; l'unico problema, almeno per me, è che è una colla a solvente e se comincio un lavoro abbastanza lungo devo usare una maschera con filtri anti solventi.
Comunque prima di tutto, dopo aver ben levigato il primo fasciame, controllo e se c'è qualche scalino stucco leggermente poi levigo bene con carta abrasiva 360 - 400, poi spalmo tutto con un velo di vinavil e quando è bene asciutto, praticamente il giorno dopo, comincio con il secondo fasciame.
A presto
Il secondo fasciame è solitamente in noce di spessore 0.5 mm e altezze variabili, in base alle dimensioni e alla scala della nave si userà da 3, 4 o 5 mm.
In questa fase cerchiamo di essere fedeli alla realtà e tagliare tanti spezzoni di listello, tenendo presente che le tavole non potevano essere più lunghe di 8 - 10 metri.
Se hai guardato bene avrai visto che anche la copertura dei ponti è costituita da pezzi di listello e non da listelli interi.
Poi vale il solito discorso di applicarli smussandoli a prua e poppa; diciamo che questi listelli assolutamente non si riescono a domare in senso longitudinale, ma tagliandoli a pezzi riusciamo ugualmente a sistemarli. Se poi resta qualche fessurina, ci si mette un po' di vinavil e si carteggia: la polvere della carteggiatura automaticamente andrà a riempire le piccole fessure.
Per incollare questi listelli va benissimo una colla a contatto (no attak) che permetta di posare e sistemare i listelli e contemporaneamente sia abbastanza veloce. Io personalmente uso Bostik modellismo; l'unico problema, almeno per me, è che è una colla a solvente e se comincio un lavoro abbastanza lungo devo usare una maschera con filtri anti solventi.
Comunque prima di tutto, dopo aver ben levigato il primo fasciame, controllo e se c'è qualche scalino stucco leggermente poi levigo bene con carta abrasiva 360 - 400, poi spalmo tutto con un velo di vinavil e quando è bene asciutto, praticamente il giorno dopo, comincio con il secondo fasciame.
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Re: Nina autocostruita
Dopo aver terminato il secondo fasciame, peraltro venuto molto bene, ho deciso di dipingere la nave, basandomi sulla colorazione che ho trovato in internet di una ricostruzione delle caravelle. Il colore è molto più scuro di quello che appare (grigiastro l'opera viva e color vinaccia il resto), perchè di solito non uso il flash e di conseguenza vengono molto più caldi come tonalità.
A presto
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