Il perché di ben due WIP in contemporanea è che questo richiederà la quasi totale riprogettazione in 3D...mentre lo spit spero di dover fare poco PC e tanto movimento di mani

L'AREO
Il Nieuport 11, soprannominato “Bébé” per le sue dimensioni compatte, fu un caccia biplano francese progettato da Gustave Delage e introdotto nel 1915. Dotato di un motore rotativo Le Rhône da 80 CV e armato con una mitragliatrice Lewis montata sull’ala superiore, il Nieuport 11 si distinse per la sua agilità e capacità di salita, rivelandosi efficace contro i Fokker Eindecker tedeschi. In Italia, il velivolo fu prodotto su licenza dalla Macchi, con 646 esemplari costruiti.
Il Corpo Aeronautico Militare italiano adottò il Nieuport 11 a partire dal febbraio 1916, equipaggiando numerose squadriglie da caccia, tra cui la 80ª Squadriglia Caccia, costituita nel febbraio 1917. Questa unità fu attiva sul fronte dell’Isonzo, partecipando a numerose missioni di combattimento aereo.
IL VELIVO SCELTO:
Tra i piloti più noti della 80ª Squadriglia vi fu il sergente Alvaro Leonardi, originario di Terni. Leonardi iniziò la sua carriera nel genio ferrovieri, ma nel 1915 passò all’aviazione, ottenendo il brevetto di pilota nel 1916. Nel maggio 1917, con il Nieuport 11 matricola 2123, costruito dalla Macchi, Leonardi ottenne la sua prima vittoria aerea, costringendo un idrovolante Lohner L austriaco ad ammarare; l’equipaggio fu catturato dalle forze italiane.
Leonardi decorava il suo velivolo con l’immagine di “Fortunello”, versione italiana del personaggio dei fumetti Happy Hooligan, come portafortuna. Immagine ripresa da altri 3 velivoli della 80esima.
Successivamente, passò al Nieuport 17 e poi all’Hanriot HD.1, ottenendo un totale di otto vittorie confermate durante la guerra.
Il numero 3 in questa tavola

Immagine inserita a solo scopo di discussione. Fonte:pinterest.com
e qui in un paio di foto reali:
Immagini inserite a solo scopo di discussione. Fonte:modellismopiu.net
ALVARO LEONARDI:
Alvaro Leonardi nacque a Terni il 16 novembre 1895, in Umbria. Giovanissimo, si arruolò nel Regio Esercito, prestando inizialmente servizio nel Genio Ferrovieri, ma la passione per il volo lo spinse presto verso una nuova direzione. Nel 1915, in piena Prima Guerra Mondiale, entrò nel Corpo Aeronautico Militare. Ottenne il brevetto di pilota militare nel 1916, proprio quando l’Italia iniziava a dotarsi sistematicamente di caccia moderni come i Nieuport 11, prodotti su licenza dalla Macchi.
Nel 1917 fu assegnato alla 80ª Squadriglia Caccia, una delle prime unità da caccia italiane attive sul fronte dell’Isonzo, dotata di velivoli Nieuport 11. Questi aerei, seppur leggeri e fragili, erano maneggevoli e ben armati per l’epoca, consentendo ai piloti italiani di affrontare efficacemente le minacce aeree austro-ungariche.
Leonardi si distinse con il suo Nieuport 11 matricola 2123, decorato con un’immagine di “Fortunello” (il personaggio comico dei fumetti noto in America come Happy Hooligan), che divenne il suo marchio distintivo. Il 24 maggio 1917, compì la sua prima impresa notevole: riuscì a intercettare un idrovolante Lohner L austriaco e costringerlo ad ammarare sul mare. L’equipaggio fu catturato da unità italiane, segnando così la prima vittoria aerea accreditata a Leonardi.
Nel corso del conflitto, Leonardi passò a pilotare aerei più avanzati, tra cui il Nieuport 17 e successivamente l’Hanriot HD.1, con cui ottenne la maggior parte delle sue vittorie. Con 8 abbattimenti confermati e altre azioni valorose non ufficialmente registrate, Leonardi rientrò a pieno titolo nella ristretta cerchia degli “assi dell’aviazione” italiana. Gli vennero conferite diverse medaglie al valore militare, tra cui una Medaglia d’Argento.
Dopo la Grande Guerra, proseguì la carriera militare nell’aeronautica, prestando servizio anche nel periodo tra le due guerre e durante la Seconda Guerra Mondiale, dimostrando un forte attaccamento all’aviazione e alla difesa nazionale.
Alvaro Leonardi morì nel 1955, lasciando un’eredità di coraggio e abilità, ma anche un esempio di umiltà e dedizione. A Terni, sua città natale, gli è stato intitolato l’aeroporto locale, a memoria del suo contributo alla storia dell’aviazione italiana.
IL KIT
ho preso il kit Kovozávody Prostějov | No. KPM0450 | 1:72

Non lo avessi preso a pochissimi euro in Vinted sarei molto incavolato, alla faccia delle belle recensioni del kit che si leggono in giro. Andrebbe letteralmente cestinato !
Un'unico sprue orrendamente stampato, impreciso e di bassissima qualità. Decal ancora peggio con qualità pessima.
mentre le decal sono sbagliate in misura e colori (sono giusti i numeri) in più non sono neppure specchiati.
per fortuna ho trovato delle decal alternative (Che ho preso per vedere come sono) e che nonostante il numero scritto sbagliato (ma lo prendo di la)
Quindi qui procederò a disegnare un bel pò e modellismo "vero" lo farò solo alla fine...visto che ho decal per più versioni, e che questo kit non lo vorrò più tra le mani, credo mi impegnerò a disegnarlo tutto in 3d e vedere se e come riuscirò... sarà un progetto relativamente lungo ma che voglio condividere.
Grazie mille,
Nicola