Ciao, innanzitutto grazie del topic, questo è un tema che anche a me tocca particolarmente.
Per quanto mi riguarda, posso solo che quotare i miei illustri predecessori, l'esperienza è la base, ma non intesa solo nel padroneggiare le tecniche, bensì serve avere esperienza nel pianificare il progetto , qui non si spendono mai abbastanza ore, nel capire quale tecnica usare e come metterla in atto in base a quello che abbiamo fatto sul modello e quello che faremo, infatti non tutte le tecniche sono compatibili tra loro.
L'esperienza sta anche nel sapersi dare un limite, non importa molto che kit hai per le mani, certo un ostico Academy sarà più difficoltosi di un Tamiya easy build, ma la scuola te la fai con il primo dei due soprattutto, perchè ti costringe maggiormente a confrontarti con i tuoi limiti attuali.
Nella mia personale esperienza, non mi sono mai posto limiti e questo mi ha portato a sbagliare tantissimo, alla fine è importante avere una giudizio critico verso il proprio lavoro, che è un aspetto molto difficile.
Consigli che provo a darti sono, in primis di affrontare ogni fase del modello come se fosse un modello nel modello, mi spiego, se lavoro su una coppia di Sidewinder, in quel momento non sono solo i Missili del mio modello, bensì SONO il modello, per cui concentro tutta l'attenzione su di loro, una volta ultimati diverranno parte di un insieme piu grande e se il dettaglio è fatto bene, l'assieme verrà anche meglio.
Stesso ragionamento sui carrelli per esempio o sul cockpit.
Alto consiglio che mi sento di condividere, via la fretta dai tuoi piani, siamo spesso presi dalla fretta e dalla voglia di ultimare una fase, o chiudere le fusoliere, o attaccare i piloni, ci rendiamo conto che non è il momento ma lo facciamo ugualmente, si chiama dissonanza cognitiva, il nostro cervello ci dice che non è il caso ma noi rimuoviamo quel vincolo privilegiando altre emozioni, ecco questo è uno dei tuoi peggiori nemici, e credo che anche qui l'esperienza giochi un ruolo fondamentale.
Mind set, altro aspetto critico, come dice Max, a volte sorvoliamo su fasi del modello, mentre sarebbe il caso di insistere, ripassare la stuccatura, anche se implica rivedere i nostri piani, magari eravamo pronti a verniciare e dobbiamo riporre l'aerografo per riprendere in mano ciano e carta abrasiva, questo crea delusione, ma saltando queste fasi si lasciano irrimediabili errori nel modello che poi pregiudicheranno il risultato finale.
Un altro aspetto che mi ha spesso condizionato, è la foga di utilizzare molte tecniche tutte assieme, questo mi crea distrazione e se non sono precedute da una attenta pianificazione, mi pregiudicano il lavoro.
Lavorare puliti, un'altra cosa che ho imparato, io ho uno spazio piccolissimo per lavorare, ma spesso affollavo il banchetto con troppe cose, poi mi si rovesciava un contenitore, oppure sporcavo i guanti o altro, ora mi sono messo a riporre tutto nei propri spazi ad ogni operazione conclusa, questo riporta ordine nel banco e nella mia mente.
Personalmente, prendo spunti da altri modellisti, se vedo un progetto che mi piace, non mi faccio remore a copiarlo aggiungendo miei personali spunti, magari differente configurazione, o insegne o weathering.
Avere modelli da decompressione, come gia suggerito, anche per me è fondamentale, il recente F-16 mi aveva esaurito e l'ho terminato solo grazie al supporto dei colleghi del Forum, ora sono passato ad un Mig-21 più semplice nel complesso, ma a cui ho introdotto il tema del natural metal, che non avevo mai fatto, e l'ho fatto soprattutto per costringermi a curare meglio il montaggio e la finitura del modello, credo che questa esperienza me la troverò in futuro.
Lavorare su un progetto per volta, questo per me è importante per due motivi, primo documentazione ricerche pensieri, sono tutti indirizzato ad un singolo soggetto, secondo se alterni lavori tra vari soggetti, spenderai inevitabilmente piu tempo per ultimarli e lo stato mentale che avevi quando ahi iniziato il primo inevitabilmente muterà, facendoti perdere di vista alcuni riferimenti o obbiettivi che pregiudicheranno il risultato del tuo modello.
Stephen King diceva che un libro doveva scriverlo in 3 o 4 mesi al massimo, perchè dopo quel periodo il suo modo di vedere le cose cambiava, l'influenza che i cambiamenti attorno a lui avevano sul suo pensiero lo faceva allontanare dallo stato mentale che aveva prima, le nuove conoscenze lo portavano a cambiare alcuni punti di vista, per cui lui non era più la stessa persona che aveva iniziato il libro.
Trascinarsi un modello per un anno o oltre a me provocherebbe le stesse sensazioni, non discuto che altri siano in grado di farlo ma io no.
Concludo dicendo che libri ce ne sono, e anche se sul forum trovi veramente tutto e di più, ed è vero, avere tra le mani un libro in certe situazioni può essere utile, io per esempio non ho accesso ad internet nella mia postazione di lavoro e non posso nemmeno portarmi il laptop per ragioni di spazio, considera che modello sul un ripiano di uno scaffale ikea... per cui avere un libro diventa utile, io quello che ho trovato è tutto in inglese, se lo comprendi bene puoi trovare tanti volumi utili.
CI sarebbe da parlare di questo argomento per mesi, alla fine è importante modellare tanto, fare passi piccoli e progressivi, chiedere sul forum prima e non dopo aver fatto un danno
e non perdersi mai d'animo.+
Il fatto che un modello abbia un termine pone fine anche alle nostre sofferenze a volte

e questo ha i suoi lati positivi
Buon modellismo