
Archiviato il capitolo F-100 Super Sabre in 72 ho deciso di lasciare il clima freddo del Nord Europa per qualcosa di più tropicale e caldo. Il soggetto è un classico: F-16A “Netz” ; la mia scelta è un po’ banale, lo so, ad ogni modo a me piace molto e spero di riuscire a reinterpretarlo in maniera originale raccontandovi una “storia” alquanto interessante.
Ho sempre desiderato costruire un Viper vestito di questi colori terrosi e sbiaditi, a dimora nei luoghi dove la sabbia e l’aria sono tutt’uno con il paesaggio circostante; sole, trafilature di lubrificanti, vernice fresca su vernice sbiadita sono solo alcuni dei primi aspetti interessanti che ritrovo nelle tante pieghe della IAF…sono curioso di trovarne degli, anche quelli più insignificanti.
Prima di far sfrigolare l’olio e rosolare i primi ingredienti, ho fatto un po’ di spesa necessaria allo scopo.


Dalla Eduard ho preso le Ruote Brassin e un set di Fotoincisioni.

Qualche mese fà, prima della chiusura della scelta del contest 2015, avevo preso dei nuovi colori da provare che per puro caso calzano a pennello in questo progetto.


Il kit da cui partirò sarà il buon Viper Hasegawa in 48 nella versione “A” che avevo preso qualche anno fa su ebay per pochi euro.

Questo kit è di seconda mano, se non terza, e la scatola ha i suoi acciacchi ben evidenti.


Il vecchio proprietario aveva fatto un po’ di casino staccando tutti i pezzi dagli alberi di colata ma fortunatamente senza incollare nulla.

Alla fine ha chiuso tutto in una busta e riposto alla ben meglio la plastica libera nella scatola. Fortunatamente non manca proprio nulla, solo le parti trasparenti hanno qualche graffio; nulla che i compound Tamiya e la cera Future non riusciranno a risanare.


Queste sono le decals a corredo della scatola….vabbè lasciamo stare!


Rifacciamoci gli occhi con quelle che ho preso separatamente.

Il bellissimo foglio della Isradecals dedicato ai Netz dove c’è l’esemplare che riprodurrò.


All’interno di questo foglio è possibile rappresentare anche gli esemplari che il 7 giugno del 1981 decollarono dalla base aerea di Etzion e presero parte all’Operazione Babilonia, bombardando e distruggendo in Iraq il reattore nucleare di Osiraq prima che diventasse una minaccia.

Operazione, tatticamente interessante, che fu svolta in unione agli F-15A israeliani di scorta.

Ed è proprio tra le infinite pieghe di cui vi parlavo prima che si trovano le curiosità più interessanti, quelle di cui sono affamato oggi.

Tra i piloti dei caccia F-16 che distrussero il reattore, vi era anche Ilan Ramon a bordo del suo Netz '243' del “Knights of the North Squadron”, all’epoca 26-enne e anche il più giovane dei partecipanti che sganciò le ultime Mk-84 da 2000lb sul reattore.

Ramon, in seguito e più precisamente nel 1997, sarebbe diventato il primo astronauta Israeliano selezionato dalla NASA come specialista del carico utile, assegnandolo alla STS-107. Sfortunatamente perse la vita il 1º febbraio 2003 durante il rientro in atmosfera dello Space Shuttle Columbia a causa del danneggiamento dello scudo termico. In suo onore fu scolpita una lapide funeraria situata a Nahalal, un moshav (villaggio) in Israele settentrionale nella valle di Jezreel. Sicuramente questo “viaggio” riserverà tante altre “sorprese”…

Adesso sono molto affamato…
