Ciao David,
Valerio ha già risposto ai tuoi quesiti in modo chiaro, quindi mi limito a qualche commento personale.
Picchiatello71 ha scritto: ↑15 settembre 2019, 16:40...
Starfighter84 ha scritto: ↑15 settembre 2019, 14:41Il nastro da carrozziere va benissimo come riempimento per risparmiare il più prezioso Kabuki.... ricordati di scaricare un pò di potere adesivo, passando il nastro sul palmo di una mano, prima di applicarlo sul modello. ...
perfetto! l'ho preso proprio ieri!! ..grazie mille x la dritta di passarlo sulla pelle !!
![venera :-V](./images/smilies/salam.gif)
...
Personalmente evito la pelle perché il nastro può trasferirne l'untuosità sulle superfici plastiche. In generale capita solo ai primi passaggi sulla pelle, poi, se la zona è sempre la stessa, il trasferimento si ferma ma, l'unto sul polistirene, se non rimosso, può creare delle zone sulle quali la vernice aderirà male alterando il risultato finale. Solitamente passo il nastro su una superficie lucida e pulita come una piastrella evitando a monte il possibile problema.
Starfighter84 ha scritto: ↑15 settembre 2019, 14:41...
Picchiatello71 ha scritto: ↑15 settembre 2019, 12:17
6- colori : domanda un po generica.. Ho notato in tantissimi tutorial che sui vari banchi di lavoro ci sono tanti tipi di colori di marche differenti. Potreste per favore consigliarmi per cosa è meglio un tipo di colore rispetto ad un altro? (non parlo di marche.. ma proprio di tipologie.. oli, smalti, acrilici, lacche..) voi per cosa preferite usare , per cosa?
Qui l'argomento è troppo vasto e ti consiglio di dare una letta ai tanti argomenti di
QUESTA sezione. ...
Provo a rispondere alla tua domandona anche se in modo forzatamente incompleto e prendendo spunti anche da altre parti della discussione sin qui sviluppata con Valerio. Insomma mi prendo qualche libertà.
Naturalmente, per ovvi motivi di sintesi, devo fornire delle descrizioni di carattere generale che sono oggetto quindi delle limitazioni di questo tipo di descrizione
Le bombolette: con la premessa che agli inizi ne utilizzai qualcuna anch'io secondo me sono generalmente da evitare salvo per eventuali campiture piane o avere una mano dal controllo eccellente. Per tutto il resto l'aerografo con compressore dotato di serbatoio e regolatore di pressione resta insuperabile. Per capirci, la possibilità di variare l'ampiezza del getto fino a livelli quasi da laser (OK, è un po' esagerato ma rende l'idea
![Wink ;)](./images/smilies/icon_e_wink.gif)
) è impossibile per qualsiasi bomboletta. In aggiunta la pressione delle bombolette scende con l'uso (si capisce subito quando si raffreddano) mentre il serbatoio ed il regolatore di pressione possono garantire tempi anche lunghi a pressione costante. Modificare la pressione ha effetti anche sulla vernice le cui particelle nebulizzate si modificano di conseguenza diventando meno omogenee e peggiorando il rendimento generale a sfavore dell'effetto finale della superficie verniciata.
La diluizione: è fondamentale per ogni tipo di vernice. Sbagliarla significa in generale ottenere risultati scadenti. In campo aerei solitamente le vernici più utilizzate ad aerografo sono gli acrilici Gunze e Tamiya che gradicono diluizioni che vanno, generalmente, dal 70% in su con pressioni inferiori a 1 bar e, orientativamente, comprese tra 0,4 e 0,7 bar. Naturalmente ci sono anche altri prodotti validi come ad esempio i nuovi
AK. Anche se generalmente sconsigliato si possono diluire con acqua distillata (meglio di quella del rubinetto), alcol (isopropilico
1, detto anche
bianco, ma tollerano anche l'
etilico denaturato - anche non sbiancato perché il colore rosa che lo caratterizza altera in modo insignificante la maggior parte dei colori) e, molto usata dagli utenti del forum, diluente alla nitro. La loro asciugatura mediamente rapida può richiedere in alcune circostanze, ad esempio in presenza di alte temperature ed ambienti asciutti, l'uso di
retarder.
In
questo post è presente una nota generale sui diluenti cui puoi dare un'occhiata.
I tipi di colore: oltre agli
acrilici, di cui al punto precedente, in passato si utilizavano molto gli smalti come i famosi
Humbrol o Molak o altri ancora. Richiedono tempi di asciugatura maggiori rispetto agli acrilici - quindi non occorre
retarder e sono più semplici da utilizzare a pennello - e tollerano diluizioni inferiori. La minore diluizione li rende mediamente più coprenti anche se le velature sono comunque realizzabili. Di norma, anche se ci sono eccezioni, hanno pigmenti più voluminosi degli acrilici e creano spessori leggermente maggiori. La pressione da utilizzare per aerografarli è anch'essa leggermente superiore rispetto agli acrilici mentre il diluente forse più usato è la ragia.
I colori a base vinilica, o più semplicemente
vinilici, sono generalmente considerati complicati per l'utilizzo aerografico perché, se diluiti in modo improprio, otturano facilmente la duse anche se alcuni produttori hanno predisposto dei barattoli
ad hoc come ad esempio nel caso dei
Vallejo Air. Richiedono accorgimenti specifici, ad esempio c'è chi usa anche il Vetril per diluirli, ed hanno degli estimatori cui eventualmente lascio la parola.
Anche gli
oli sono spesso usati per l'esecuzione di molte tecniche tra le quali la principale è il
lavaggio che evidenzia i pannelli ed enfatizza le ombre. Non si usano ad aerografo e la diluizione è molto diversa a seconda dello scopo per il quale sono utilizzati (più spinta nel caso dei lavaggi, meno per eseguire un
drybrush ecc.). Come diluenti si va dall'essenza di trementina allo
white spirit ed altri ancora.
Ci sono ancora altri tipi che vengono utilizzati ma ritengo meglio fermarmi qui. Ulteriori esperienze con altri prodotti arriveranno con l'esperienza.
Sulla differenza tra vernici e lacche dai una lettura a
questo post.
Aerografo: parto col dirti che la duse 0.4 è abbastanza grossa per molti dei lavori che eseguiamo in questo
hobby e la lascerei all'esecuzione di grandi campiture omogenee. Sicuramente con la 0.2 potrai ottenere risultati migliori con le tecniche più avanzate come ad esempio il
preshading. Naturalmente per ottenere risultati ottimali deve essere di tipo a doppia azione, meglio se con afflusso della vernice per gravità. Come ho già anticipato, sempre per garantire risultati ottimali, l'aerografo deve essere alimentato da un compressore d'aria con serbatoio e regolatore di pressione. Questi attrezzi hanno un costo globale cospicuo che richiede un investimento, per cui, è meglio avere la ragionevole certezza che continuerai a praticare questo
hobby. Nonostante quanto ho appena scritto è possibile cominciare con una combinazione aerografo/compressore di fascia bassa ottenendo comunque buoni risultati per passare a strumenti di maggior qualità e costo più impegnativo in un secondo momento.
Infine lo
Slave 1. Sinceramente devo dirti che hai molti margini di miglioramento.
Valerio ha notato il trasparente mentre io lo vedo piuttosto distante dall'astronave proposta nei film, sempreché tu intenda il modellismo come rappresentazione di qualcosa di esistente. Il tuo modello sembra rappresentare la nave in stato di abbandono. L'essenziale comunque è che ti sia divertito che è il fine ultimo di ogni
hobby.
Mi sembra di aver scritto abbastanza. Quando comincerai il prossimo modello apri un WIP e sarai seguito dagli utenti del forum man mano che procedi nella sua realizzazione. Secondo me è il miglior modo per crescere, anche rapidamente, migliorando le proprie tecniche.
microciccio
1 Abbiamo parlato molte volte di questo alcol e ti segnalo alcune discussioni: [diluente] - Alcool Isopropilico, alcol bianco, Alcool e diluente e Alcool bianco. (isopropilico) al supermercato e altre ancora.