
Ironia della sorte, il mio ultimo post in questa sezione risale precisamente al 07/11/21... tempismo perfetto direi!!!
Quello che vi presento lo posso definire un "survived WIP". Doveva inizialmente essere inserito nel GB Vietnam 2.0... poi i doverosi impegni di papà a tempo pieno mi hanno allontanato dal tavolo dA lavoro facendo giacere la scatola del povero Pilatus lì, dove l'avevo appoggiata, per un anno.
Nel frattempo le idee che mi frullavano in testa erano tante e tanti erano i soggetti che mi stuzzicavano, per cui il progetto stava per essere soppiantato ed abbandonato del tutto. Invece no... alla fine il kit era sempre lì che mi faceva l'occhiolino e, in fondo, la voglia di metterci le mani non si è mai sopita. Diciamo che se l'è meritato di finire tra le mie grinfie dando prova di pazienza e perseveranza... ho deciso di dargli una chance!
Adesso vediamo se la stessa pazienza e perseveranza riuscirà ad impiegarla anche il modellista... ovvero io!
Avete mai visto il film "Air America"? non siete dei veri appassionati se vi siete persi uno dei, secondo me, migliori blockbuster a tema aeronautico. Tralasciando, magari, la recitazione (tra i protagonisti c'era un giovanissimo Robert Downey Jr... chi l'avrebbe detto che poi sarebbe divenuto Iron Man?

Un pò di storia (per chi ha voglia di leggerla...!):
La storia dell'Air America ha inizio nel 1937, in Cina, dove Claire Lee Chennault, un ex capitano dall'Army Air Corps in pensione, fu assunto con un contratto di tre mesi come consulente esterno per l'aeronautica. Durante quell'anno la Cina entrò in un conflitto su vasta scala col Giappone, e lo stesso Chennault fu arruolato come volontario dell'aeronautica cinese dove riscontrò una situazione critica e un arretratezza tecnica preoccupante. Per cercare di impartire un addestramento più consono e risollevare le sorti del conflitto, richiamò dagli Stati Uniti alcuni suoi ex commilitoni con cui costituì l'American Air Volounteer Group, meglio conosciuti come "Flying Tigers".
Dopo la guerra rientrò negli States ma ci rimase solo per un breve periodo. Tornò in Cina, che versava in condizioni disastrose, e fondò un'aerolinea civile che aveva lo scopo di collegare e portare rifornimenti di acqua e viveri nelle tante zone del paese che erano rimaste isolate a seguito degli scontri.
Chennault negoziò un accordo col governo cinese: la compagnia si sarebbe impegnata a distribuire gli aiuti inviati dalle nazioni unite, che erano fermi nei porti a causa dell'inesistente sistema di trasporti, caricando i velivoli nei voli di andata, in cambio del permesso di imbarcare merci e beni commerciali in quelli di ritorno. L'aerolinea fu inizialmente denominata UNRRA Air Transport (dalla United Nations Relief and Rehabilitation Administration, che era l'ente incaricato dell'invio degli aiuti umanitari), ma già nel 1946 fu ribattezzata in CAT - Civil Air Transport.
Si espanse rapidamente e con essa anche la necessità di velivoli: Chennault trovò ed acquistò una flotta di 20 Curtiss C-46 e 4 Douglas C-47, tutti surplus della seconda guerra mondiale. Altri 25 C-46 furono acquisiti come pezzi di ricambio.
Gli affari andavano bene fino a quando, nel 1949, l'influenza del Partito Comunista Cinese non iniziò a dilagare in tutto il paese tagliando le linee commerciali interessate dalla CAT. Con una guerra civile in atto, la società iniziò a trasportare anche degli agenti della CIA (creata solo da pochi anni) che voleva sostenere e finanziare il governo nazionalista e i ribelli rifornendoli di materiale bellico. L'operazione non portò i benefici sperati e i comunisti salirono al potere, lasciando contemporaneamente la CAT in una situazione economica disastrosa dal momento che la moneta cinese non aveva, oramai, quasi alcun valore.
Chennault stava per dichiarare fallimento quando si aprì una nuova opportunità: la guerra di Korea. La CIA aveva capito che disporre di un'aerolinea che conoscesse bene le rotte e il territorio asiatico era di vitale importanza, dall'altro canto la CAT aveva disperato bisogno di fondi per sopravvivere. Da qui fu riorganizzata e rinominata Civil Air Transport Incorporation (il nome fu mantenuto quasi identico per non destare troppi sospetti) e la CIA stessa divenne tra gli azionisti dell'azienda. Nel giro di pochi mesi il conflitto in Korea ebbe ufficialmente inizio e la nuova compagnia iniziò un'incessante ponte aereo da Taiwan o da Formosa (dove era stata spostata l'intera flotta) per il rifornimento delle truppe ed altre operazioni sotto copertura, pur continuando a mantenere dei collegamenti commerciali e dei voli civili per celare la vera natura delle operazioni.
Con il conflitto coreano agli sgoccioli, la CIA impiegò la CAT in supporto alla guerra in Indocina intrapresa dalla Francia. Dal momento in cui il coinvolgimento americano non fu mai ufficiale, essa fu segretamente impegnata fornendo 12 C-119 su cui vennero applicate le insegne francesi, e 24 piloti americani, volando più di 682 missioni "non ufficiali".
Con la morte di Chennault nel 1959, la CAT attraversò un'altra profonda ristrutturazione e fu ribattezza in "Air America". Ci sarebbe ancora da scrivere tonnellate di parole sul tipo di missioni e sull'abilità dei piloti di condurre voli in zone di guerra prive di radio assistenze alla navigazione, su di un territorio che offriva pochi punti di riferimento per orientarsi, e piste semi preparate nella maggior parte dei casi corte e in mezzo alla giungla.
La Air America, negli anni, ha utilizzato decine di velivoli differenti, tra aerei ed elicotteri, e secondo me rappresenta uno degli argomenti più interessanti sia a livello modellistico, sia a livello storico. Purtroppo, anche per la natura della compagnia stessa, è un tema poco trattato e poco conosciuto... ma se approfondito (e on line si trovano fonti utili) è una vera e proprio miniera di spunti!
Se siete arrivati fino a questo punto della lettura avete un'indubbia resistenza... quindi passiamo alla parte che, forse, vi interessa di più: il modello!
Il Pilatus PC-6 è stato il velivolo più impiegato dall'Air America e anche quello più amato dai piloti. Dalle buone capacità STOL e dalla facile manutenzione, fu il diretto successore dell'Helio Courier. Facile da pilotare, era amato soprattutto per la capacità di atterrare a velocità bassissime (50 nodi) e arrestarsi completamente in meno di 200 piedi grazie anche all'inversione di spinta dell'elica. L'unico lato negativo era la robustezza che, al contrario del Courier, non garantiva lo stesso tasso di sopravvivenza all'equipaggio.
I Porter utilizzati dall'Air America furono innumerevoli e di svariate versioni. I primi PC-6A erano ancora motorizzati con la turbina francese Turbomeca Astazou, ma molto più diffusi furono i PC-6C con turbina Garret TPE-331 di produzione americana.

E da qui è partita la mia "scimmia" modellistica... perchè spulciando le foto reperibile googolando (ottimo QUESTO SITO ad esempio), leggendo l'ottimo volume della Schiffer Military - Wings of Air America e rompendo le scatole all'università di Dallas (dove ho scoperto è conservata la più grande e importante collezione di foto, memorabilia e documenti inerenti la storia dell'Air America), mi sono accorto che la variante con gli sportelli è stata proprio quella meno diffusa durante il conflitto in Vietnam.
Oltre a questo, confrontando le foto dei velivoli reali con il modello mi sono reso conto che la forma del parabrezza stampato dalla Roden è tutt'altro che corretta (troppo piatta). Questo errore, probabilmente, è colpa proprio della Pilatus che sul proprio sito offre gratuitamente dei file .pdf con i piani di costruzione del velivolo per i modelli RC. La ditta ucraina si sarà fidata ciecamente dei disegni senza rendersi conto che questi presentano delle (secondo me volute) semplificazioni e approssimazioni... tra queste, appunto, anche la forma del windshield.
Dato che l'errore, una volta individuato, è molto visibile e fastidioso (almeno per me)... e dato che ci avrei dovuto comunque mettere le mani... mi sono detto, perchè non provare a trasformare il modello nella versione senza sportelli?
Lavoro fattibile ma delicato, soprattutto perchè avrebbe comportato la totale ristampa in vacuform del parabrezza. Quindi, deciso a scartare le versioni proposte nel kit (tutte con sportelli ovviamente), mi sono messo a spulciare la documentazione in cerca di un esemplare che facesse al caso mio... e alla fine la scelta è ricaduta su questo:
Immagine inserita a scopo di discussione - fonte www.militaryimages.net Il N357F (Serial Number 2015) fu costruito nel 1967 e subito acquistato dalla Air America. Fu giudicato fuori uso a seguito di un atterraggio pesante sulla Landing Strip 135 nei pressi di Ban Vieng il 12 settembre 1972, mentre consegnava dei sacchi di riso. I due occupanti a bordo se la cavarono con ferite importanti, soprattutto il pilota. Probabilmente, però, il velivolo subì altri incidenti minori nel corso degli anni precedenti e fu ricostruito più volte anche mixando parti di altri Porter. Lo si capisce da questa foto che lo ritrae in transito sull'aeroporto di Glasgow-Prestwick per la consegna nel 1967:

Immagine inserita a scopo di discussione - fonte www.dhc-2.com La prima immagine lo ritrae nel febbraio del 1971 sulla Landing Stripe 322 e non presenta le "car door" e i portelloni cargo laterali a sinistra. Nella seconda, precedente come data, il velivolo aveva le "car door" e il portellone di carico... insomma, tanto per complicarmi un pò la vita, ho scelto un soggetto alquanto particolare.
L'ipotesi della ricostruzione parziale della cellula è avanzata anche dal sito PC-6.com che, inoltre, parla di uno scambio di matricole col N392R operante nello stesso periodo.
Il mistero si infittisce ma la presupposizione potrebbe essere realistica dal momento in cui la configurazione del 392R era praticamente la stessa del 357F...

Immagine inserita a scopo di discussione - fonte www.airhistory.net
Ad ogni modo ho iniziato ad escogitare un modo per modificare e convertire il kit iniziando a disegnare il nuovo profilo delle parti vetrate. Non esistono disegni ufficiali (o almeno io non li ho trovati nonostante giorni di ricerche), per cui ho eseguito tutto a mano basandomi sulle foto che ritraessero il velivolo quanto più di profilo possibile:





E poi sono iniziati gli step più complessi... il primo, quello di dare la giusta forma al windshield.
Partendo da questa foto di profilo del pezzo originale Roden, si capisce come esso sia troppo piatto nel punto indicato dalla freccia:


Immagine inserita a scopo di discussione - fonte https://abpic.co.uk/
Quindi, come prima operazione, ho ricavato il profilo del pezzo originale con un profilometro... poi gli ho modellato sopra la forma corretta ricavata dalle foto dei soggetti reali.

Anche in questo caso, dopo aver dato in pasto il progetto al plotter ho ricavato dei profili in Plasticard da incollare sul trasparente in modo da avere un riferimento e, allo stesso tempo, fungere da "costole" di rinforzo su cui potesse aggrappare il materiale di riempimento:









Dopo l'ultimo check, l'ho riempito il retro di Milliput e ho preparato il master per la ristampa in resina. Non volendo rischiare il pezzo originale, ho preferito farne delle copie...


Non sapete quanti fogli ho buttato durante le varie prove, al punto che il solo costo dell'acetato ha superato di gran lunga quello del kit. Ma oramai era diventata una questione di principio e non potevo uscire sconfitto...
Quindi, con pazienza, ho capito che lampada in dotazione alla macchina scalda a temperature troppo elevate e con troppa velocità, per cui l'acetato si rovina formando macchie e bollicine. Fatto tesoro dell'esperienza, ho utilizzato delle pistole ad aria calda... e qualcosa di buono è uscito fuori. Questo è il video tutorial del processo:
https://youtu.be/wdihUzgsrwY Non è perfetto, almeno non lo è quanto vorrei... ma dopo prove su prove e un sacco di acetato buttato via... mi accontento. C'è qualche difetto che, fortunatamente, si nota solo in certe condizioni di luce... certo, io che so dove guardare vado sempre a buttarci l'occhio.






Nei prossimi capitoli parlerò più approfonditamente anche degli aftermarket scelti. Non mi sembrava il caso farlo ora... si sarebbe configurato il sequestro di persona! STAY TUNED...

