Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Ok, anche gli strut (puntoni?) non sono venuti malissimo, nonostante pensassi il contrario. Durante la sperimentazione, sull'elica avevo tracciato delle linee con la matita (una morbidissima 8B).. quando poi sono andato a colorarla, sono state coperte parzialmente dalla tempera ad olio.. e mi sono accorto che davano effetto legno. Quindi l'ho ripetuto sugli strut. Solo che l'ho fatto dopo aver passato la tempera ad olio. Da segnarmi che va assolutamente fatto prima
La mascheratura è stata difficile (ci ho messo un sacco di tempo) e infatti è imprecisa. È qualcosa sulla quale devo esercitarmi bene.
Ho finito con i dettagli, quindi comincerò l'invecchiamento con il lucido e sperimenterò un po' di effetti diversi.
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Con il flat aluminium non riesco a capire se l'ho lucidato abbastanza.. come faccio a capire?
Ho dato due mani all'80%, ma ho come l'impressione che non sia ancora abbastanza e vorrei evitare di ripetere l'errore del Mitsubishi Zero, al quale non ne avevo dato abbastanza.
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Vabbè, continuo a portarlo a termine ma è diventato veramente un campo da guerra quando ho dovuto attaccare l'ala superiore e, chi l'avrebbe mai detto, le decal. Innanzitutto ho scoperto solo ora che sono sbagliate, perché sono quelle del Sopwith Camel. Ho quindi deciso di recuperare quelle che potevo e di fare un mistone tra i due aerei, tanto mi interessa solo usare tutti gli aspetti della costruzione per imparare.
Il problema dell'ala superiore è stato dato dal fatto che dovessi ancorare esattamente 9 punti. Non avendolo mai fatto prima, ho pensato di fare prima i punti che attaccano l'ala alla fusoliera (3) e poi gli strut. Tutti contemporaneamente, praticamente. Ovviamente è venuto un casino. Ho dovuto riattaccare tutti i punti tante volte, con le ovvie conseguenze di colla ovunque. E chi l'aveva capito che le ali fossero proprio attaccate tra di loro e che si tirassero a vicenda e che non stessero solo una appoggiata all'altra? Questo aspetto non lo avevo dedotto dalle foto prima di incontrarlo e, col senno di poi, ho visto!
Credo quindi di aver capito quale sia l'ordine corretto: prima UNO dei due strut, scotch, poi quando si è un po' asciugato, il secondo strut, scotch, infine, quando anche questo si è un po' asciugato, i punti di attacco alla fusolieria. Il perché del un po' asciugato e non del tutto è perché se si asciuga tutto poi non ho modo di fare dei piccoli spostamenti per allineare il tutto. Appuntato per il post-mortem finale. Ho aggiunto del nastro per non dover stare io a tenere le ali attaccate.
Vogliamo parlare delle decal? Al di là del fatto che siano sbagliate, un paio si sono rotte mentre erano nell'acqua. Altre due si sono rotte una volta attaccate (sicuramente anche a causa dei MicroSet e Sol). Poi i colori non c'entrano niente (bianco su aluminium non è il massimo) e, ovviamente, gli ingombri sono diversi. Dato che una delle caratteristiche di questo aereo è il timone con la bandiera francese, ho deciso che la colorerò con l'aerografo, anche per sperimentare la colorazione in punti difficili (parte del timone non è accessibilissima). Una cosa che ho notato è che le due soluzioni di cui sopra mi hanno lasciato un po' degli aloncini neri qua e là, come se avessero sverniciato l'acrilico. È possibile? Mi sembra un po' strano, anche perché comunque ho messo del lucido.
Dopo aver colorato il timone, procederò con un po' di sporco in zona naca e tubicini.. poi ho visto che nella piastra di ferro sui lati anteriori le viti sembrano sporche o comunque hanno una colorazione diversa, incluso il profilo della piastra stessa, quindi le sporcherò. Infine sporcherò anche i punti tipo come quando si fa il paneling. Poi ho notato che in alcune foto il foro nella ruota è interno e altre volte esterno.. perché?
Immagine inserita a solo scopo di discussione modellistica. Fonte: Profile Publications Ltd
Sono sicuro che anche le ali dovrei invecchiarle in qualche modo, ma non saprei proprio cosa fare, dato che dalle foto non si capisce granché. Quindi mi fermerò qua e passerò ai tiranti (se riuscirò).
Ciao
alla fine l'ala sembra abbastanza allineata con il resto. L'unico modo per svelare l'arcano sarebbe una bella foto frontale del modello. Le ruote invece mi sembrano un po' disallineate rispetto all' asse di volo ma anche qui basta una foto frontale.
Non so se è la foto ma si nota un'eccessiva puntinatura del colore metallico. I Tamiya metallici capisco non siano il massimo della finezza rispetto ad altri prodotti ma, comunque, buoni risultati li danno specie per le finiture alluminate (no metalliche quindi) come in questo caso. Potrebbe però essere la foto che restituisce tale effetto???
AL limite prova a passare sopra carta abrasiva finissima (2000 / 5000).
Quanto alla decals tieni conto che il kit è vecchissimo. La plastica è eterna ma le decals sono di cartone, quindi, ingialliscono ed assorbono umidità. Ecco perchè (non sempre), dopo tanto tempo, potrebbero spezzarsi, attorcigliarsi, disintegrarsi, a contatto con l'acqua. Quanto all' "alone" non è un alone ma è la pellicola in eccesso di stampa che risalta. Ecco perchè è sempre buona norma scontornare con le forbici le decals prima di applicarle (consiglio valido in generale non solo per vecchie decals).
saluti
Massimo da Livorno
"NON HANNO IL PANE???? CHE MANGINO BRIOCHES"
COGLI L'ATTIMO...FAI SEMPRE IL MODELLO CHE VUOI, QUANDO VUOI E COME VUOI!
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Credo che la puntinatura sia la combinazione tra la qualità della foto e il modellino, che era tutto rugoso (tranne dove ho carteggiato prima di montarlo).
Le ruote sono storte, come hai correttamente notato tu, perché ho rotto il perno quando le ho staccate. Riattaccandola, non avevo molti punti di contatto e quindi si sono asciugate storte. Sistemerò. Il carrellino in generale non è drittissimo, ma non so bene come raddrizzarlo nel senso che quando lo incollo non so come tenerlo nella posizione corretta, essendo molto sottile e i punti di contatto sono ridottissimi.
Come diceva Aurelio, 1/72 per aerei di queste dimensioni sono un po' troppo per la mia esperienza, non so bene come gestirlo, ho sempre paura di distruggerli solo guardandoli.
Sapevo dello scontorno della decal, ma volevo giusto vedere come si sarebbero comportati Microset e Microsol.. è la prima volta che li uso. Oltretutto non ho ben capito a cosa serva microset se non a non permettermi di riposizionare meglio le decal, dato che dopo pochissimo diventano difficili da spostare.
Ciao
per le decals io personalmente, oltre allo scontornamento, preferisco usare prodotti singoli "squagliadecals" tipo decal fix Humbrol o il mark fit strong Tamiya.
saluti
Massimo da Livorno
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Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
GenioLatenio ha scritto: ↑13 dicembre 2024, 12:20
Il problema dell'ala superiore è stato dato dal fatto che dovessi ancorare esattamente 9 punti. Non avendolo mai fatto prima, ho pensato di fare prima i punti che attaccano l'ala alla fusoliera (3) e poi gli strut. Tutti contemporaneamente, praticamente. Ovviamente è venuto un casino
Questo ti fa capire quanto siano importanti le prove a secco in questo hobby. Avevi fatto delle prove (senza colla) prima di procedere all'incollaggio definitivo?
Ad esempio, potevi fissare provvisoriamente i montanti delle ali con del Patafix e controllare gli allineamenti... ti saresti sicuramente accorto che i montanti centrali sono più lunghi e non permettono a quelli laterali di andare a contatto regolarmente. Il risultato è che l'ala superiore si è curvata nel tentativo di fissarla.
GenioLatenio ha scritto: ↑13 dicembre 2024, 12:20
Una cosa che ho notato è che le due soluzioni di cui sopra mi hanno lasciato un po' degli aloncini neri qua e là, come se avessero sverniciato l'acrilico. È possibile? Mi sembra un po' strano, anche perché comunque ho messo del lucido.
Quello che vedi si chiama "silvering". Esso dipende sicuramente dalla pessima qualità delle decal (che forse si sono anche ingiallite) e anche dalla superficie di fondo che non era abbastanza lucida.
GenioLatenio ha scritto: ↑13 dicembre 2024, 15:12
Oltretutto non ho ben capito a cosa serva microset se non a non permettermi di riposizionare meglio le decal, dato che dopo pochissimo diventano difficili da spostare.
GenioLatenio ha scritto: ↑10 dicembre 2024, 22:00
Metto un.paio di gocce di nitro direttamente nella punta e la spingo attraverso con l'ago.
Così facendo rischi di alesare la duse... e fare bei danni. LEGGI QUI.
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Starfighter84 ha scritto: ↑14 dicembre 2024, 16:46
Questo ti fa capire quanto siano importanti le prove a secco in questo hobby. Avevi fatto delle prove (senza colla) prima di procedere all'incollaggio definitivo?
Ad esempio, potevi fissare provvisoriamente i montanti delle ali con del Patafix e controllare gli allineamenti... ti saresti sicuramente accorto che i montanti centrali sono più lunghi e non permettono a quelli laterali di andare a contatto regolarmente. Il risultato è che l'ala superiore si è curvata nel tentativo di fissarla.
Sì, ma non avendo la giusta malizia, non ho pensato a pre-fissarle con patafix: ho preso l'ala inferiore, ho appoggiato sopra il montante dx e l'ala superiore e ho visto che andavano bene.. e ho ripetuto la stessa cosa a sinistra.. non avendo esperienza, non ho nemmeno lontanamente pensato che avrei dovuto provare l'effettiva posizione finale di tutt'e due i montanti e non prima un lato e poi l'altro..
Starfighter84 ha scritto: ↑14 dicembre 2024, 16:46
Quello che vedi si chiama "silvering". Esso dipende sicuramente dalla pessima qualità delle decal (che forse si sono anche ingiallite) e anche dalla superficie di fondo che non era abbastanza lucida.
Ok.. il dubbio mi è venuto perché è un silvering diverso rispetto a quello che ho visto sul Mitsubishi.. e sul fondo non abbastanza lucido, sono ancora lontanissimo dal riuscire a capire quando è abbastanza..
In verità l'avevo già letto.. solo che non riuscivo a capire perché la decal con MicroSet mi si incollasse molto rapidamente e non riuscissi a riposizionarlo: con la sola acqua, dopo qualche minuto, di solito riesco a riposizionare, invece col Set no. Essendo la prima volta che faccio un aereo col carrello, la posizione a terra è completamente diversa rispetto a quella in volo, durante il quale la fusoliera è parallelela al terreno (mentre a terra è diagonale). Quindi non era orizzontalmente ben allineata. E così è rimasta, perché quando me ne sono reso conto MicroSet aveva già fatto effetto.
Starfighter84 ha scritto: ↑14 dicembre 2024, 16:46
Così facendo rischi di alesare la duse... e fare bei danni. LEGGI QUI.
Ho visto il video.. è praticamente quello che faccio io (non ogni volta, perché tipo la parte del trigger la pulisco ogni tot), tranne di immergere i pezzi nella nitro: le mie guarnizioni sono di gomma, tanto che mi chiedo come siano ancora intatte.. perciò volevo evitare di toglierle per metterle in immersione, rischiando di romperle.. ma non avevo pensato di usare un pennello o, come ha suggerito Pitchup, sprue sottile ma rigida. Quest'ultima l'ho provata e mi è piaciuta, solo che poi lo sprue si scioglie. Al prossimo giro (che dovrebbe essere domani) provo con il pennello.
Ho cominciato con un po' di lavaggio e, ovviamente, sono riuscito a staccare l'ala superiore. Tutta esperienza, cosa devo dire. Fortunatamente c'è abbastanza lucido da non farlo diventare un filtro, come mi era successo precedentemente con un pezzo di ala su cui avevo sperimentato. Ho fatto un lavaggio generale: prima ho steso un po' di acquaragia con un pennello, poi ho tratteggiato del marrone e nero ad olio e poi, con un altro pennello più o meno secco, l'ho steso un po' ovunque. Dopodiché ho messo con lo stuzzicadenti un po' di tempera in alcuni punti, usando un po' le foto che ho trovato come riferimento - che però sono quasi sempre sgranate e in bianco e nero - un po' ho visto foto di modellini fatti da altri e un po' ragionando (magari anche errando):
sul poggiapiedi e sul bordo del cockpit, perché chi entrava e usciva dall'aereo ci si appoggiava sicuramente spesso; non ho fatto lo stesso sull'ala perché, essendo in tela, immagino nessuno ci salisse sopra come si fa sugli aerei più moderni.
Tutt'intorno alla naca (in particolare nella parte inferiore, che è aperta) e nelle prese d'aria inferiori, perché se i motori della IIGM perdevano tanto olio (non ricordo dove lo avessi letto), immagino questi della Prima.
Nelle due prese d'aria laterali (quelle che avevo fatto in scotch alluminato);
nei fori dei tiranti, perché nelle foto sembrano sempre un po' sporchi;
alcuni punti in cui si incontrano due pezzi, come ad esempio l'incontro tra fusoliera e ala inferiore
ed ho stemperato all'indietro, direzione aria. Infine ho diluito molto la tempera e l'ho passata sui bulloni delle piastre e sulle righe della tela delle ali, per poi rimuovere l'eccesso, praticamente facendo quello che facevo con i pannelli dello Zero: le righe della tela sono rialzate e quindi sicuramente la luce ricade in quelle aree in modo diverso.
Forse ho fatto un po' un casino ed è un po' esagerato, ma devo chiaramente prenderci la mano: sembra quasi un aereo che non è mai stato lavato e, come mi ha detto Valerio una volta, non è possibile che una aereo voli senza manutenzione.
Prossimi step:
colorare il blu della bandiera francese del timone (ho colorato un colore al giorno, per asciugarlo e mascherarlo)
applicherò delle decal di riciclo per fare la scrittina N 1892.. cioè, prendo dei numeri che ci sono sulle decal avanzate dello Zero e le metto qua facendo un numero e una lettera diverse, giusto per avercele.
rimonterò l'ala superiore (con ennesimo casino di colla) e monterò finalmente l'elica
Che Genere di Modellista?: Prediligo i Jet moderni ma non rifiuto qualche bella elica! cultore sfegatato dei velivoli IAF, perdo completamente la testa di fronte al mio amore di sempre... il mitico F-104!
I lavaggi vanno sicuramente meglio rispetto allo Zero.... evidentemente la superficie era più lucida.
Non capisco, però, perché hai "inzuppato" le superfici di ragia prima di stendere il colore ad olio... potrebbe comunque essere pericoloso perché il solvente, se lasciato sul modello per parecchio tempo, può intaccare lo strato di lucido (anche se acrilico) se questo è sottile.
Dipende molto anche dal tipo di ragia... alcune sono più aggressive.
Piuttosto diluisci maggiormente il colore ad olio e cerca di essere più preciso quando lo stendi.
"I migliori modellisti sono costantemente alla ricerca di metodi per migliorare la qualità del loro lavoro e non sono mai pienamente soddisfatti dei loro risultati" (Bill Horan)
Che Genere di Modellista?: Aerei WW2, un po' anche quelli della WW1. Alcuni di quelli moderni mi piacciono, ma troppo grossi per la mia libreria. Prediligo gli aerei giapponesi (anche per le mie origini), ma, dopo aver letto "Slaughter at Sea: The Story of Japan's Naval War Crimes", non riesco più a farli a cuor leggero.
Innanzitutto la premessa: non avrebbe dovuto portarmi via poco più di un mese, perché sarebbe dovuto essere unicamente un esercizio di stile. Lo è, chiaramente, ma, come con lo Zero, ho imparato un sacco di cose. Che riporterò prima delle foto di rito. Poi il disclaimer: il rigging fa abbastanza schifo. Qualche punto l'ho bruciato (vedi sotto), altri non si incollavano più. Insomma, so benissimo che mancano diversi tiranti, ma.. vedi sotto.
Ma prima un giudizio personale: sono molto soddisfatto del risultato, nonostante le innumerevoli imprecisioni, errori, schifezze varie, perché, come già scritto sopra, ho di nuovo imparato parecchio. E quando si impara, qualsiasi schifezza smette di esserlo, perché diventa un passo del percorso. L'importante, però, è che quello che è sbagliato diventi esperienza. E forse è questo l'aspetto più complicato. Aspetti filosofici a parte, ecco cosa ho imparato.
Controlla le giunture, soprattutto se devono essere carteggiate, ma ricordati che, prima di valutarne la buona riuscita, devi aspettare che si asciughi per bene.
Puoi anche diluire lo stucco con Lacquer Thinner, ma una goccia di Thinner e una goccia di stucco può essere già troppo: si ritira!
Prima di incollare anche solo i primi pezzi, verifica il modo migliore per incollarli: c'è sempre qualcosa che si può incollare SE e SOLO SE non hai incollato prima altri punti (es. i tubicini di scarico, che sono riuscito ad incollare dall'interno perché non avevo ancora attaccato la naca!)
I tubicini con scotch alluminato = NO!
Attenzione a colla e stucco: i pezzi stuccati/incollati possono spostarsi prima che si asciughino (anche solo per gravità!), quindi tienili nella posizione desiderata finché non è un minimo asciutto.
Incolla tutto quello che si può incollare subito, previa attentissima verifica. In particolare, attenzione che se devi lavorare su dei pezzi, non puoi incollarli (es. attaccando il carrello non ho più spazio per lavorare sul weathering sulla parte inferiore della fusoliera.
Le ruote si attaccano alla fine.
Verifica a secco se qualcosa è storto o meno, così eventualmente lo puoi raddrizzare. Come, ancora non lo sai, ma di sicuro un modo c'è.
Se ci sono tanti punti da attaccare contemporaneamente (es. ala superiore, da attaccare tramite 9 punti diversi), attacca prima quelli più solidi e lasciali asciugare MOLTO BENE.
Il rigging va studiato sin dall'inizio: probabilmente il materiale che sto usando non è specifico, ma sulla vernice acrilica non incolla bene, quindi eventualmente bisogna creare delle aree in cui possa incollarsi (buchi, mezzi buchi, etc). Sappi comunque che il rigging andrebbe attaccato ad un pernino o qualcosa, non direttamente sul telaio. Ma a 1/72 lo fanno quelli bravi.
Il colore sul rigging deve essere sicuramente diluito: metterlo liscio significa creare dei goccioloni.
IMPARA A MASCHERARE BENISSIMO!
Prima delle foto finali, qualche ulteriore passaggio intermedio.
Ecco le lettere che ho riciclato dal foglio decal dello Zero. Ho tagliuzzato le varie lettere ed ho cercato di avvicinarmi il più possibile al numero riportato nelle mie istruzioni. Ovviamente il font è moderno, ma va bene lo stesso. la colorazione del timone (si chiama così?) è abbastanza pessima, ma l'ho fatta tardissimo, una volta realizzato che non avevo le decal corrette.
Da notare: la vernice blu e rossa che, causa mascheratura non precisa, sono finiti sul telaio.
Qui i primi step del rigging, che mi è piaciuto un sacchissimo. Ho fatto una marea di errori (si vede anche nelle foto successive), tra i quali il più grave quello di cercare di bruciare dei pezzi di filo in eccesso finendo per bruciare completamente uno dei tiranti. Mi sono reso conto che il filo a volte si attaccava e a volte no, capendo che si attaccava prevalentemente dove non c'era vernice (es. nei fori praticati sin dall'inizio). Bisogna quindi studiarselo per bene da subito.
Ed ecco qua l'aereo finito. Si notano tantissimi errori, ma ad un certo punto ho deciso di chiuderlo e basta. È un po' il concetto di "ricomincio da zero" (non il Mitsubishi): sbaglio e imparo, sbaglio e imparo, sbaglio e imparo, finché concludo quello che ho cominciato per ricominciarlo con tutte le correzioni apprese.
A presto con un nuovo WIP. Sempre 1/72 da 3 €. Perché ancora non me la sento affatto di mettere mano agli 1/48 che ho già comprato due mesi fa.