Ma non sono stato con le mani in mano.. anzi, i lavori sono andati avanti proficuamente. Devo dire che questo kit stra-stagionato mi sta veramente divertendo... non l'avrei detto.
Bando alle ciance e preparatevi ad un update molto, molto corposo!

Ci eravamo lasciati mentre ero alle prese con le griglie di aerazione della turbina. Il giorno dopo, riguardando i pezzi e confrontandoli con le foto degli Tzefa reali, la forma degli alloggiamenti non mi convinceva affatto... motivo per cui ho di nuovo smontato tutto e raddrizzato un pochino i bordi con del Plasticard da 0,13 mm. Ora è tutto molto più realistico, anche se il macro evidenzia delle imperfezioni che l'occhio non riesce fortunatamente a percepire.

I Cobra israeliani hanno un'antenna VHF a lama sul lato sx del troncone posteriore di fusoliera, l'alloggiamento è parzialmente annegato (n.d.r. attenzione alla forma dell'antenna stessa, negli anni è cambiata).
Ho aperto lo scasso, ho creato il fondo e ho riempito le pareti con il Magic Sculpt:



E' arrivata anche l'ora della reincisione delle pannellature che su questo kit sono, ovviamente, tutte in positivo. Foto e schemi alla mano ho tracciato quelle già presenti e integrato quelle mancanti.... la lavorazione non è ancora completa, altri pannelli li aggiungerò solo a fusoliere unite e stuccate.

Nel mio peregrinare on line alla ricerca di documentazione, mi sono imbattuto in questo sito: Liberated Manuals.
E' stata la mia condanna... ho trovato e scaricato buona parte dei manuali di manutenzione originali della Bell (che sono di libero utilizzo e divulgazione oramai) approfondendo la conoscenza del mezzo e trovando una marea di spunti per dettagliare ulteriormente il modello.
Primo particolare aggiunto, visibile anche nelle foto pubblicate sulla monografia Isradecal, è la copertura aerodinamica che protegge l'Intermediate Gear Box (che poi mette in movimento il rotore di coda):

Nello schema è contrassegnata dal numero 10.


Sul lato sx è presente la carenatura che ho rifatto con Plasticard da 0,3 mm sagomato e raccordato alla carlina col Magic Sculpt.

Sul lato dx, esternamente, si intravede il mozzo del gear box che sull'elicottero vero è fissato con un bullone ed un filo di frenatura. Aggiungerò ulteriori dettagli più avanti, prima di chiudere le semi-fusoliere.
Rimanendo in tema di trasmissione e turbina... gli AH-1S israeliani erano tutti dotati di separatore di particelle per proteggere le parti meccaniche dalla sabbia:

Sono due enormi filtri che si montavano all'interno dell'alloggiamento della turbina... in questa foto si capisce meglio la struttura:
Per prima cosa bisogna eliminare il filtro anti fod già stampato sui pezzi del kit...

... per poi allineare e inserire i nuovi filtri in resina che provengono dal set Isracast. Fate molta attenzione durante il loro montaggio... hanno una posizione e un'inclinazione particolare sugli elicotteri reali.
Come si nota anche nella foto postata sopra, all'interno dei filtri passa l'albero di trasmissione per il rotore di coda, particolare che va rappresentato ovviamente (io l'ho simulato con un rod tondo della Evergreen da 1,2 mm).



Esternamente si presentano così. La plastica del kit ha uno spessore cospicuo che falsa parecchio anche le proporzioni degli alloggiamenti, per questo ho dovuto assottigliare molto all'interno (frecce in blu) e renderla più in scala:

Nella foto sopra ho evidenziato anche il supporto auto costruito del complesso della turbina. Causa assottigliamento della plastica avevo perso anche alcuni riscontri che aiutavano il pezzo ad allinearsi correttamente, per cui ho ricostruito un perno "veloce" con del rod quadrato.
Il risultato finale è questo:

Passiamo allo scarico... che era uno dei tarli che mi "assillava" sin da quando ho aperto la scatola di montaggio. Gli Tzefa erano dotati dell'ultimo kit per la riduzione della traccia IR ed esso comprendeva anche un "cappotto" che avvolgeva l'exhaust; a tutti gli effetti era un radiatore fatto a lamelle sottilissime.
Lo scarico del kit rappresenta il tipo intermedio senza soppressore IR ed ovviamente non corretto per il mio esemplare (tra l'altro anche molto approssimativo nelle forme e nei particolari).

La domanda più ricorrente nella mia testa era: come faccio a ricreare la texture del radiatore così fitta, in modo realistico e con i mezzi a disposizione?
La risposta è stata abbastanza deludente... non ce l'avrei mai fatta. E qui compare il nostro Andrea Manto che è intervenuto provvidenzialmente in mio aiuto!!
Dopo avergli rotto le scatole per diversi giorni (è stato davvero paziente nonostante le mie 1000 richieste!) si è messo all'opera... ha preso le misure e si è messo a progettare da zero il nuovo exhaust corretto in 3D! da lì in poi ha preso il via e non si è più fermato... e ha tirato fuori questo piccolo gioiello!



Il corpo in resina grigia è stato stampato con una stampante Photon della Anyvubic, la flangia che andrà fissata alla fusoliera e il rivestimento interno dello scarico è in ottone tornito (e forato) dalle sapienti mani di Andrea.

Il pezzo è modulare, il che significa che potrò verniciarlo separato dal resto del modello risparmiandomi un bel pò di fatiche. Andrà poi completato con delle staffe di fissaggio anch'esse stampate in 3D... non vedo l'ora di poterci mettere mano perchè le parti sono davvero bellissime!
Ma Andrea non si è limitato solo a questo... più avanti vi faccio vedere cos'altro ha combinato...

Rimanendo nella stessa zona, il rotore principale da scatola è molto grezzo e approssimativo:


Quello vero è molto più "snello":

Non volevo intervenire troppo invasivamente sul pezzo... ma alla fine mi sono fatto prendere la mano!


Il Plasticard da 0,2 l'ho tagliato col mio fedele plotter da taglio, anche per ottenere dei pezzi tutti uguali. Non è stato facile allineare i fori dove passa il mozzo che tiene ferma la pala.. ci sono volute un bel pò di prove a secco prima di trovare la quadra. I pezzi sono montabili anche a secco (più o meno come la struttura vera) e questo mi faciliterà nella fase di verniciatura!


Le pale sono state assottigliate (il bordo d'uscita era abbastanza spesso), reincise e completate.


Ho migliorato anche l'albero motore, ma solo per la parte che resterà visibile. Tutto quello che è sotto il primo piatto sarà abbastanza nascosto all'interno della fusoliera... non conviene metterci mano.

Ho aperto e rifatto anche il bocchettone del serbatoio carburante (sono due dischetti di Plasticard da 0,13 l'uno sopra l'altro). Andrà rifinito con una bella fila di rivetti che ho visto in tutte le foto!
FINE PRIMA PARTE!
A breve... la seconda e ultima di questo aggiornamento... Stay Tuned!
