Boh, da quanto ne sapevo io, l'unica ciofeca tra i missili israeliani è stato lo Shafrir 1. Il successivo Shafrir 2 era inferiore sulla carta all'AIM-9D ma, nella Guerra d'Attrito del '70 e in quella del Kippur del '73, in condizioni operative, si è dimostrato più letale del Sidewinder, con un'efficacia in combattimento intorno al 55%.
Il Python 3 è equivalente all'AIM-9L come sensore e gittata, ma ha maggiori capacità off-boresight (30° prima del lancio e 40 quando già in volo) e di manovra, e presenta un'ottima resistenza alle contromisure. Sulla Bekaa nell'82 ha abbattuto dai 35 ai 50 velivoli nemici a seconda delle fonti, ma, numeri assoluti a parte, l'efficacia si è rivelata molto elevata, e, nei test non operativi, ha raggiunto un livello molto vicino al 100%. Tra l'altro è stato il primo dei missili occidentali a poter essere impiegato in combinazione con il sistema di puntamento sul casco. Nel complesso è leggermente superiore al 9L, anche se comunque inferiore all'AA-11 russo. C'è da dire che, comunque, negli scontri sulla Bekaa anche l'AIM-9L (e pure qualche versione precedente) ha ottenuto un ottimo rateo di abbattimenti, per non parlare di quelli ottenuti dai Sea Harrier inglesi sulle Falklands.
Dei Python 4 e 5 neanche ne parliamo, sono armi micidiali. Il 5 è il missile aria-aria a corto raggio più letale in assoluto, superiore anche all'AIM-9X (di poco, ma in certe condizioni sì), all'IRIS-T, all'ASRAAM e pure alle ultime versioni dell'Archer russo.
Comunque il soggetto mi intriga, e le modifiche locali israeliane mi fanno impazzire, così come l'aria "esotica" delle loro armi locali. Non vedo l'ora che mi arrivi l'Eagle della GWH, l'ho in preorder e le stampate sono pazzesche!
