me 262 nightfigther 1/32 -Revell
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
Complimenti, davvero molto ben dettagliato.
Invidia, come vorrei vederlo dal vivo.
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- FreestyleAurelio
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
I complimenti te li meriti tutti, ci sono molti punti che catturano l'attenzione e danno al tuo modello una marcia in più, ma.....Ci sono note negative, a malincuore purtroppo, sulla parte che riguarda la costruzione ; si notano tante stuccature mancate o tralasciate durante la costruzione.
Dedica più tempo a questo aspetto perchè neppure una spettacolare verniciatura riuscirà a nascondere gli errori di montaggio.
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- microciccio
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
Ciao Mauro,
hai scelto un velivolo che all'epoca ebbe dell'incredibile.
Una domanda: il vano armi ed i motori sono quindi già presenti e tu li hai migliorati, giusto?
microciccio
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
Si ci sono nel kit li ho solo dlettagliati un poco
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
Aurelio hai ragione ho fatto un po' di casino con le stuccature, principalmente perché non sapevo quali fare equali no.
Per esempio il bordo alare non va stuccato perché ci sono gli slats cioè tutto il bordo eccetto un piccolo pezzo centrale si muoveva in avanti all atterraggio...risultato se comparato ad uno spit sembra che le ali non siano stuccate.
Stesso dubbio per la stuccatura davanti al parbrezza nella realtà qui c'è un pannello e due portelli ovali in rilievo sinceramente non sono capce di stuccare i due pannelii e lasciare la riga del pannello tra i due esiste uns et eduard di foto incisioni che contiene i ud eportelli..ma comprarlo solo per quelli mi pare una spreco...ultimo punto critico lattacco della ali
Per esempio il bordo alare non va stuccato perché ci sono gli slats cioè tutto il bordo eccetto un piccolo pezzo centrale si muoveva in avanti all atterraggio...risultato se comparato ad uno spit sembra che le ali non siano stuccate.
Stesso dubbio per la stuccatura davanti al parbrezza nella realtà qui c'è un pannello e due portelli ovali in rilievo sinceramente non sono capce di stuccare i due pannelii e lasciare la riga del pannello tra i due esiste uns et eduard di foto incisioni che contiene i ud eportelli..ma comprarlo solo per quelli mi pare una spreco...ultimo punto critico lattacco della ali
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
siamo quasi alla fine , mancano solo i serbatoi supplementari e le antenne del radar frontali
20180314_001550 by mauro bergamaschi, su Flickr
20180314_001545 by mauro bergamaschi, su Flickr
20180314_001627 by mauro bergamaschi, su Flickr
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- microciccio
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
Ciao Mauro,Liebemaister ha scritto: ↑14 marzo 2018, 10:38... mancano solo i serbatoi supplementari e le antenne del radar frontali ...
i serbatoi su un aeroplano così aperto da apparire in manutenzione li eviterei mentre aggiungerei qualche figurino e realizzerei un piccolo diorama.

Off Topic
microciccio ha scritto: ↑13 marzo 2018, 23:19... Una domanda: il vano armi ed i motori sono quindi già presenti e tu li hai migliorati, giusto? ...
Grazie Mauro.
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
Mauro anche se alcune giunzioni sono sulla pannellatura o spezzano alcuni dettagli li puoi ripristinare in scala reincidendo e usando delle dime in PE che trovi in commercio.
L'importante è stuccare con la cianoacrilica.
Dalle ultime foto, i lavaggi degli sportelli, dei carrelli e degli pneumatici sono un pò pesanti e non costanti sui dettagli.
Gli pneumatici sembrano imbrattati di olio o fanghiglia, condizione più tipica di un mezzo terrestre.
L'importante è stuccare con la cianoacrilica.
Dalle ultime foto, i lavaggi degli sportelli, dei carrelli e degli pneumatici sono un pò pesanti e non costanti sui dettagli.
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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
Una bella verniciatura sulle ali; peccato che le macchie laterali hanno fatto un fastidioso overspray e che non sei intervenuto sulle giunzioni. In qualche punto si nota un lavaggio un po troppo pesante...quasi al limite del "pasticciamento". Comunque un bel lavoro davvero!
Ciao e B(u)onomodellismoVox a tutti 
"Quello che so fare ancora non lo so, però quel poco che faccio lo faccio bene!" (questa è mia)
"Il mio avversario è colui che ancora non sa di essere sconfitto" (...sempre mia)
”La curiosità a volte porta a sbagliare ecco perché mi faccio i caxxi miei” (…ancora mia)



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Re: me 262 nightfigther 1/32 -Revell
Grazie per le dritte :
mi metto al lavoro per rettificare un po' le cose,
i lavaggi dei portelli dei carrelli posso diminuirli sono fatti a china e quindi basta un po' d'acqua e vengono via
le ruote in verita' non sono finite, io finisco sempre le ruote coi pigmenti, ma prima scelgo la base e il colore del terreno,
sto pensando di ambientarlo ai limiti di un bosco alla periferia di Berlino (dove l'aereo vero era di stanza) quindi terra scura e erba con la classica pavimentazione in tavole di legno, devo decide se terra umida (primavera) o secca (estate) e da li le ruote.
Per microciccio:
nella banca pezzi ho due figurini di piloti (zokei mura) che discutono su una mappa la rotta, pensavo di usare quelli.
I serbatoi li metterei lo stesso pur consapevole che forse non succedeva nella realta' che si tenesse un areo in pista con un motore aperto, il vano cannoni pure aperto , gli slats chiusi e con i serbatoi gia' montati...
per il semplice fatto che mi intriga fare i serbatoi colorandoli in modo dispari per dare un tocco artistico.
Forse qui sta il mio approccio al modellismo che privilegia il lato estetico alla fedelta' storica , senza pero' prescinderla completamente.
Mi piace che l'occhio si possa perdere in vari dettagli e punti del modello e questo vuol dire aprire un portello, muovere un piano di coda che nella realta' restava sigillato o in posizione neutra oppure significa scrostrare una vernice che nella realta' era sempre perfetta o non stuccare i rivetti di un jet ect..
cerco la verosimiglianza non la verita' , i miei modelli sono come quelli usati nei film devono intrigare lo spettatore non essere 100% fedeli alla realta'
per esempio su questo me262 ho scelto di mettere nelle scrostaure sia l'alluminio sia il prime rosso ossido....ora non sono affatto certo che il velivolo fosse primerizzato con il rosso ossido, magari per risparmiare peso e soldi lo verniciavano direttamente sull'alluminio...ma verde rosso e alluminio fanno un bel contrasto e attirano l'occhio....e quindi lo faccio , lo stesso vale pe alcune licenze sui figurini dei piloti, se hanno la cuffia in pelle, non la faccio mai nera (non si vedrebbero bene i dettagli) ma opto per colori cuoio che mi consentono di evidenziare cuciture e cinghietti...penso magari la cuffia d'ordinanza l'ha persa...
le macchie invece sono un casino....non sono riuscito ad evitare un po' di "polvere" tra una e l'altra , mi piacerebbe sapere se qualcuno mi puo' dire come si fa' ad evitarla,allora per ingannare l'occhio ho applicato su alcune aree un lavaggio color siena (giallino) che fa in modo che il cervello si focalizzi sulla variazione di tono generale piu' che sulle singole macchie, ma si tratta di un espediente di bassa lega per nascondere in bella vista una magagna.
Ultima considerazione i modelli li penso per essere guardati da circa 100cm di distanza, d'alto con un angolo di circa 60 gradi (come se sei in piedi di lato ad un tavolo col modello davanti) , percio' tutto quello che da quella distanza non si vede ed e' un errore..lo accetto comunque. E' una mia regola per non impazzire su i modelli in 1/32 visti i miei limiti soggettivi. Se evolvero' diminuiro' la distanza.
mi metto al lavoro per rettificare un po' le cose,
i lavaggi dei portelli dei carrelli posso diminuirli sono fatti a china e quindi basta un po' d'acqua e vengono via
le ruote in verita' non sono finite, io finisco sempre le ruote coi pigmenti, ma prima scelgo la base e il colore del terreno,
sto pensando di ambientarlo ai limiti di un bosco alla periferia di Berlino (dove l'aereo vero era di stanza) quindi terra scura e erba con la classica pavimentazione in tavole di legno, devo decide se terra umida (primavera) o secca (estate) e da li le ruote.
Per microciccio:
nella banca pezzi ho due figurini di piloti (zokei mura) che discutono su una mappa la rotta, pensavo di usare quelli.
I serbatoi li metterei lo stesso pur consapevole che forse non succedeva nella realta' che si tenesse un areo in pista con un motore aperto, il vano cannoni pure aperto , gli slats chiusi e con i serbatoi gia' montati...
per il semplice fatto che mi intriga fare i serbatoi colorandoli in modo dispari per dare un tocco artistico.
Forse qui sta il mio approccio al modellismo che privilegia il lato estetico alla fedelta' storica , senza pero' prescinderla completamente.
Mi piace che l'occhio si possa perdere in vari dettagli e punti del modello e questo vuol dire aprire un portello, muovere un piano di coda che nella realta' restava sigillato o in posizione neutra oppure significa scrostrare una vernice che nella realta' era sempre perfetta o non stuccare i rivetti di un jet ect..
cerco la verosimiglianza non la verita' , i miei modelli sono come quelli usati nei film devono intrigare lo spettatore non essere 100% fedeli alla realta'
per esempio su questo me262 ho scelto di mettere nelle scrostaure sia l'alluminio sia il prime rosso ossido....ora non sono affatto certo che il velivolo fosse primerizzato con il rosso ossido, magari per risparmiare peso e soldi lo verniciavano direttamente sull'alluminio...ma verde rosso e alluminio fanno un bel contrasto e attirano l'occhio....e quindi lo faccio , lo stesso vale pe alcune licenze sui figurini dei piloti, se hanno la cuffia in pelle, non la faccio mai nera (non si vedrebbero bene i dettagli) ma opto per colori cuoio che mi consentono di evidenziare cuciture e cinghietti...penso magari la cuffia d'ordinanza l'ha persa...
le macchie invece sono un casino....non sono riuscito ad evitare un po' di "polvere" tra una e l'altra , mi piacerebbe sapere se qualcuno mi puo' dire come si fa' ad evitarla,allora per ingannare l'occhio ho applicato su alcune aree un lavaggio color siena (giallino) che fa in modo che il cervello si focalizzi sulla variazione di tono generale piu' che sulle singole macchie, ma si tratta di un espediente di bassa lega per nascondere in bella vista una magagna.
Ultima considerazione i modelli li penso per essere guardati da circa 100cm di distanza, d'alto con un angolo di circa 60 gradi (come se sei in piedi di lato ad un tavolo col modello davanti) , percio' tutto quello che da quella distanza non si vede ed e' un errore..lo accetto comunque. E' una mia regola per non impazzire su i modelli in 1/32 visti i miei limiti soggettivi. Se evolvero' diminuiro' la distanza.