Ciao Silvio,
benvenuto su MT.
Hai scelto un esemplare di A-7 davvero interessante per questo tuo primo WIP.
Per trovare dei negozi
on-line che possano soddisfare in unica battuta le tue esigenze prova a dare uno sguardo a
questo elenco che contiene molti dei negozi frequentati dai forumisti di MT. Di alcuni trovi anche una descrizione più approfondita.
Mai provate le decalcomanie Almark anche se ricordo qualcuno sul forum che le ha usate. Attendi il suo intervento.
La tappo arancione è la Limonene Cement? In quel caso l'ho provata anch'io.
E' molto più viscosa della cosiddetta
Tappo Verde e richiede un tempo medio di asciugarura maggiore. La tenuta è ugualmente buona, cambia l'uso dato che scorre poco ed esclude, come hai sottolineato anche tu, il cosiddetto utilizzo per capillarità prediligendo il passaggio tradizionale sulle due superfici da incollare.
Necessita di un poco di attenzione in quanto la sua viscosità elevata fa si che se ne depositino ingenti quantitativi che talvolta possono risultare eccessivi debordando al momento dell'unione dei pezzi. Di contro compensa senza difficolta leggere separazioni tra le parti.
Io mi trovo piuttosto bene con le colle molto viscose perché le ho usate per molti anni con soddisfazione. Pochi accorgimenti e fanno il loro dovere davvero efficacemente. Naturalmente utilizzo anche quelle che scorrono meglio,
Tappo Verde in primis, data la loro estrema comodità dovuta alla possibilità di usarle per capillarità.
Faccio spesso uso anche di
cianoacrilica soprattutto per gli incollaggi di parti di materiali differenti come le fotoincisioni. Anche questo tipo di colla è disponibile con viscosità differente. Uno dei suoi grandi vantaggi, oltre alla forte tenuta degli incollaggi, nelle versioni liquide è lo spessore praticamente inesistente. Inutile dirti che richiede attenzione durante l'uso perché incolla i tessuti organici tanto rapidamente quanto saldamente.
Più di rado uso le epossidiche bicomponente che, in senso assoluto nell'uso industriale arrivano a garantire incollaggi ancor più forti delle cianoacriliche. Visti gli sforzi in gioco nel nostro
hobby la scocciatura di dover mescolare resina e indurente le fa passare in secondo piano rispetto alle colle monocomponente. In ogni caso, al prezzo di uno spessore maggiore rispetto alle cianoacriliche garantiscono incollaggi di tutto rispetto e per parti di elevate dimensioni in resina ti potrei dire che le preferisco pur reputandone superfluo l'utilizzo. Nel modellismo è più sfruttato lo stucco epossidico bicomponente per le sue caratteristiche che ne consentono la modellatura.
E passiamo allo stucco. Anche in questo caso ne esistono più tipi.
L'epossidico bicomponente, come anticipato, consente realizzazioni scultoree ed è più usato dai figurinisti anche se in ambito aereo ci sono casi in cui è la classica
Mano Santa. Ritira pochissimo e, una volta asciutto, è lavorabile con gli strumenti di abrasione. Si può lisciare anche con una semplice mano guantata bagnata di acqua o, a seconda dei casi, con un nettaorecchie imbevuto di solvente.
C'è chi stucca con la colla cianoacrilica. Oltre a solidificare rapidamente una volta asciutta riventa dura e lavorabile anch'essa. Personalmente uso poco questa tecnica a causa delle accortezze necessarie a usare queste colle. Il vantaggio principale rispetto agli stucchi tradizionali è che non si scheggia durante le lavorazioni successive a cui aggiugi il ritiro praticamente inesistente e il fatto che contemporaneamente incolli.
Gli stucchi tradizionali sono solitamente composti disciolti in un solvente. Possono essere usati puri o diluiti. Talvolta richiedono più di una applicazione a causa del fatto che l'evaporazione del solvente ne determina il ritiro. In realtà, con un po di attenzione e per piccole quantità li ho usati anche per moderate scolpiture. Insomma, io li uso ancora con soddisfazione.
Si può anche stuccare con le colle per modellismo, soprattutto le viscose per la mia esperienza. Accostando con la giusta forza due parti (es.: semifusoliere) abbondantemente cosparse di colla, e dopo aver atteso il tempo necessario affinche il collante abbia ammorbidito chimicamente il polistirene, si formerà un salsicciotto di materiale che, una volta asciutto, potrà essere rimosso col tagliabalsa e, se necessario, rifinito con gli abrasivi.
In tempi tutto sommato recenti hanno preso piede i cosiddetti
stucchi liquidi. Sono pochi ancora quelli realmente nati con questa funzione perché in verità si tratta più spesso di
primer dalla grana rilevante dei quali si sfruttano le buone capacità di riempire le micro fessure presenti sulle superfici per predisporle alla verniciatura. Si usano principalmente per fessure relativamente piccole, spesso necessitano più applicazioni perché nascendo come vernici ritirano più di un normale stucco e si possono lisciare con un nettaorecchie imbevuto del loro solvente.
Io uso anche sciogliere in un solvente, trielina, finché l'avrò, dei pezzi di
sprue ottenendo un composto che una volta applicato ripristina praticamente la plastica sottostante. Metodo vecchia scuola ormai indisuso.
Ci sono altri tipi di colla (es.: i solventi industriali del polistirene) e di stucco (es.: quelli che catalizzano alla luce) anche se il loro uso nel nostro
hobby e decisamente marginale e riservato ad esperimenti o casi particolari. Nel primo caso perché una boccetta di colla costa poco, dura tanto e si reperisce facilmente; nel secondo perché spesso il gioco non vale la candela.
Credo di aver risposto, sia pur in modo generale, a tutti i tuoi quesiti. Quello che ho dimenticato sarà aggiunto dagli altri lettori.
Buon lavoro.
microciccio