dubbi "AOTAKE"

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ramazza
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dubbi "AOTAKE"

Messaggio da ramazza »

Buongiorno, approfitto di questo mio primo post per presentarmi.

Sono un modellista scarso e senza pretese :-boing

Veniamo al dunque del post.


Recentemente ho iniziato un diorama in 1/48 con un B6N "Jill" molto danneggiato per protagonista. Non sono neanche lontanamente vicino a finirlo ma...mi è sovvenuta la questione dell'AOTAKE parlando con un altro amico modellista.

E' opinione comune che questo "primer" molto particolare, fosse un anticorrosivo che veniva dato sulle sole facce interne della carlinga. Questo ha fatto si che i modellisti, quando rappresentano un soggetto giapponese scrostato, generalmente arrivano direttamente all'alluminio dell'aereo.
Questo mi ha fatto venire dei dubbi. Ma davvero i giapponesi lo spruzzavano sulle sole superfici interne? Ma ne siamo sicuri?

Ho incominciato ad approfondire l'argomento e le cose che ho trovato mi hanno lasciato perplesso.
Lamiere originale giapponesi di relitti, mostrano l'AOTAKE anche sulla parte esterna.



In base all'analisi (non mia eh) di questi detriti, si ipotizza che venisse dato l'AOTAKE ( blu o verde), in seguito una mano di nero, e su questo il colore mimetico del velivolo. Pare anche che l'AOTAKE non avesse funzione di primer vero e proprio, ovvero di far aderire la vernice all'aereo, ma bensì di mero protettivo anticorrosivo, e che tendesse a staccarsi dalle parti esposte abbastanza agevolmente arrivando all'alluminio, dando il tipico effetto vissuto degli aerei giapponesi.

Il relitto di un G4 Betty trovato quasi intatto nella jungla e conservato allo Smithsonian, avvalorerebbe questa tesi.



Secondo loro, a riguardo non vi è dubbio <After an aircraft was constructed, including its exterior sheet aluminum, the Japanese commonly over-sprayed the bright aotake with dull black paint.> https://colesaircraft.blogspot.com/2014 ... rimer.html

Quello che si sa con certezza è che l'AOTAKE veniva dato ai singoli pezzi in fabbrica prima che venissero assemblati.

Insomma, la domanda è: L'aotake anche sulle superfici esterne?

P.S. per chi volesse fare il tour virtuale del G4M, lo trovate qua: https://www.si.edu/object/mitsubishi-g4 ... 9600336000



Grazie a chi vorrà partecipare.
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Re: dubbi "AOTAKE"

Messaggio da Starfighter84 »

Guardando bene la prima foto, l'Aotake si nota solo sulle zone che sembrerebbero coperte da correntini o ordinate...
Se ci fai caso il verde della mimetica è tagliato di netto in corrispondenza del punto dove, in origine, il correntino era fissato con dei rivetti (ovviamente saltati).
Sotto al verde tracce di Aotake non ne vedo... al contrario, affiora direttamente l'alluminio.
ramazza ha scritto: 29 ottobre 2024, 17:33 dando il tipico effetto vissuto degli aerei giapponesi.
E' opinione oramai abbastanza diffusa che il tipo "effetto vissuti" dei velivoli giapponesi sia un concetto abbastanza lontano dalla realtà. La credenza che gli aeroplani giapponesi fossero quasi sempre scrostati deriva dalle tante foto che gli americani scattarono nei depositi di rottami nel post guerra.
In periodo operativo questo fenomeno del chipping era molto più raro.
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microciccio
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Re: dubbi "AOTAKE"

Messaggio da microciccio »

ramazza ha scritto: 29 ottobre 2024, 17:33... In base all'analisi (non mia eh) di questi detriti, si ipotizza che venisse dato l'AOTAKE ( blu o verde), in seguito una mano di nero, e su questo il colore mimetico del velivolo. ...
Ciao ramazza,

per poter approfondire, puoi gentilmente fornirci il riferimento a questa analisi? Sarebbe uno sviluppo interessante sull'utilizzo che veniva fatto di questo colore protettivo.

Intanto, per approfondire ulteriormente, ti segnalo Aotake - Part One, Aotake ~ Part Two - The IWM Zero e Aotake Update sulle pagine web di Aviation of Japan che consiglio di leggere sempre quando ci si dedica ai velivoli del Sol Levante.

Attendo la presentazione in cui ci dirai come ti chiami.

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Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare...E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia...

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