Ciao,
per cortesia, avrei bisogno di qualche chiarimento sull'oggetto del titolo.
Nel mio wip dello Stuka mi è stato segnalato come esempio per alcune lavorazioni, il modello Nakajima A6M2 Zero Type 21 Profipack Edition della EDUARD (molto bello!) ma andando a curiosare in rete ho trovato lo stesso modello ma Weekend Edition; a parte il costo diverso, quali altre differenze importanti comporta la seconda Edition?
Inoltre qualcuno saprebbe dirmi se tra il modello "A6M2 Zero Type 21" e, ad esempio, il modello "A6M3 Zero Type 32" ci sono solo differenze di "aggiornamenti" dei KIT o altro?
Scusate le domande forse banali ma sto entrando adesso in questo mondo e sicuramente mi mancano informazioni.
Grazie in anticipo a chi vorrà aiutarmi a capire.
Valter
Differenze tra edizioni EDUARD per aereomodello Nakajima Zero
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Re: Differenze tra edizioni EDUARD per aereomodello Nakajima Zero
La differenza di prezzo è dettata dal tipo di accessori che trovi già all'interno della scatola. Nelle Profipack Edition vengono già fornite le maschere pre tagliate per i trasparenti, un piccolo foglio fotoinciso, un limitato numero di pezzi in resina e, solitamente, un foglio decal con maggiore scelta di soggetti.
La Weekend è la scatola base senza accessori e con un numero ridotto di esemplari da poter riprodurre. Nel tuo caso consiglio senza dubbio la Weekend.
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Re: Differenze tra edizioni EDUARD per aereomodello Nakajima Zero
Ciao Valter,
la Eduard mette in vendita scatole con contenuto diverso per soddisfare le esigenze di modellisti con caratteristiche differenti.
Le Weekend Edition sono scatole destinate a chi non richiede accessori e vuole realizzare un modello da scatola, quindi contengono le parti in plastica, le decalcomanie e le istruzioni. Il nome è legato al fatto che dovrebbero consentire di realizzare il modello nell'arco di tempo di un fine settimana. Ecco una weekend edition dell'A6M2. Per verificare il contenuto della scatola basta che guardi le istruzioni in .pdf.
Ci sono poi altre edizioni con contenuto più elaborato come le Profipack che solitamente contengono, a parità di tipo di velivolo, almeno una lastrina di fotoincisioni e le mascherine autoadesive e pretagliate per agevolare la verniciatura di alcune parti. Solitamente aumenta anche il numero di esemplari realizzabili con le decalcomanie contenute nella scatola. Qui trovi la scatola e le istruzioni per verificare le differenze col precedente.
Le Dual Combo invece contengono due modelli del tipo profipack e le istruzioni contengono una introduzione più ricca delle scatole precedenti e cresce ulteriormente il numero di esemplari realizzabili. Eccone una.
Le Royal Class aggiungono anche degli ulteriori particolari realizzati in resina. Per lo Zero non c'è ma per altri velivoli si. Un esempio.
L'incremento del contenuto comporta anche delle differenze di prezzo; a crescere negli esempi che ti ho illustrato.
Ci sono poi altri tipi di scatola come le Limited Edition che propongono un singolo modello con la ricchezza di contenuti di una Royal Class. Esempio.
E magari in futuro, come ha già fatto in passato, la ditta inventerà ulteriori definizioni e miscele di contenuti perché Eduard produce anche un elevatissimo numero di accessori con cui arricchire i modelli.
Passando a A6M2 e A6M3 sono due differenti versioni dello stesso velivolo che chiamiamo Zero. Qui trovi una discussione in cui sono presenti dei disegni, anche se di versioni differenti, che chiariscono meglio il concetto. L'approfondimento specifico lo lascio a te.
Per ogni aeroplano che si desidera realizzare come modello è per me essenziale acquisire prima delle conoscenze, almeno di base, che consentano di capirne meglio la storia e l'evoluzione. Il libro che ti ho segnalato sullo Stuka è un esempio di bibliografia utile allo scopo. Sullo Zero, in lingua italiana, un rapido e valido riferimento è il Briefing di Storia Militare.
PS: il velivolo è Mitsubishi Zero, non Nakajima anche se quest'ultima ditta ne produsse un rilevante numero di esemplari durante la guerra.
Spero di essere stato esaustivo quanto basta.
microciccio
la Eduard mette in vendita scatole con contenuto diverso per soddisfare le esigenze di modellisti con caratteristiche differenti.
Le Weekend Edition sono scatole destinate a chi non richiede accessori e vuole realizzare un modello da scatola, quindi contengono le parti in plastica, le decalcomanie e le istruzioni. Il nome è legato al fatto che dovrebbero consentire di realizzare il modello nell'arco di tempo di un fine settimana. Ecco una weekend edition dell'A6M2. Per verificare il contenuto della scatola basta che guardi le istruzioni in .pdf.
Ci sono poi altre edizioni con contenuto più elaborato come le Profipack che solitamente contengono, a parità di tipo di velivolo, almeno una lastrina di fotoincisioni e le mascherine autoadesive e pretagliate per agevolare la verniciatura di alcune parti. Solitamente aumenta anche il numero di esemplari realizzabili con le decalcomanie contenute nella scatola. Qui trovi la scatola e le istruzioni per verificare le differenze col precedente.
Le Dual Combo invece contengono due modelli del tipo profipack e le istruzioni contengono una introduzione più ricca delle scatole precedenti e cresce ulteriormente il numero di esemplari realizzabili. Eccone una.
Le Royal Class aggiungono anche degli ulteriori particolari realizzati in resina. Per lo Zero non c'è ma per altri velivoli si. Un esempio.
L'incremento del contenuto comporta anche delle differenze di prezzo; a crescere negli esempi che ti ho illustrato.
Ci sono poi altri tipi di scatola come le Limited Edition che propongono un singolo modello con la ricchezza di contenuti di una Royal Class. Esempio.
E magari in futuro, come ha già fatto in passato, la ditta inventerà ulteriori definizioni e miscele di contenuti perché Eduard produce anche un elevatissimo numero di accessori con cui arricchire i modelli.

Passando a A6M2 e A6M3 sono due differenti versioni dello stesso velivolo che chiamiamo Zero. Qui trovi una discussione in cui sono presenti dei disegni, anche se di versioni differenti, che chiariscono meglio il concetto. L'approfondimento specifico lo lascio a te.
Per ogni aeroplano che si desidera realizzare come modello è per me essenziale acquisire prima delle conoscenze, almeno di base, che consentano di capirne meglio la storia e l'evoluzione. Il libro che ti ho segnalato sullo Stuka è un esempio di bibliografia utile allo scopo. Sullo Zero, in lingua italiana, un rapido e valido riferimento è il Briefing di Storia Militare.
PS: il velivolo è Mitsubishi Zero, non Nakajima anche se quest'ultima ditta ne produsse un rilevante numero di esemplari durante la guerra.
Spero di essere stato esaustivo quanto basta.
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Re: Differenze tra edizioni EDUARD per aereomodello Nakajima Zero
Grazie per la sollecita risposta!Starfighter84 ha scritto: ↑12 gennaio 2025, 11:27 La differenza di prezzo è dettata dal tipo di accessori che trovi già all'interno della della scatola. Nelle Profipack Edition vengono già fornite le maschere pre tagliate per i trasparenti, un piccolo foglio fotoinciso, un limitato numero di pezzi in resina e, solitamente, un foglio decal con maggiore scelta di soggetti.
La Weekend è la scatola base senza accessori e con un numero ridotto di esemplari da poter riprodurre. Nel tuo caso consiglio senza dubbio la Weekend.

Ciao
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Re: Differenze tra edizioni EDUARD per aereomodello Nakajima Zero
WOW!microciccio ha scritto: ↑12 gennaio 2025, 11:36 Ciao Valter,
la Eduard mette in vendita scatole con contenuto diverso per soddisfare le esigenze di modellisti con caratteristiche differenti.
Le Weekend Edition sono scatole destinate a chi non richiede accessori e vuole realizzare un modello da scatola, quindi contengono le parti in plastica, le decalcomanie e le istruzioni. Il nome è legato al fatto che dovrebbero consentire di realizzare il modello nell'arco di tempo di un fine settimana. Ecco una weekend edition dell'A6M2. Per verificare il contenuto della scatola basta che guardi le istruzioni in .pdf.
Ci sono poi altre edizioni con contenuto più elaborato come le Profipack che solitamente contengono, a parità di tipo di velivolo, almeno una lastrina di fotoincisioni e le mascherine autoadesive e pretagliate per agevolare la verniciatura di alcune parti. Solitamente aumenta anche il numero di esemplari realizzabili con le decalcomanie contenute nella scatola. Qui trovi la scatola e le istruzioni per verificare le differenze col precedente.
Le Dual Combo invece contengono due modelli del tipo profipack e le istruzioni contengono una introduzione più ricca delle scatole precedenti e cresce ulteriormente il numero di esemplari realizzabili. Eccone una.
Le Royal Class aggiungono anche degli ulteriori particolari realizzati in resina. Per lo Zero non c'è ma per altri velivoli si. Un esempio.
L'incremento del contenuto comporta anche delle differenze di prezzo; a crescere negli esempi che ti ho illustrato.
Ci sono poi altri tipi di scatola come le Limited Edition che propongono un singolo modello con la ricchezza di contenuti di una Royal Class. Esempio.
E magari in futuro, come ha già fatto in passato, la ditta inventerà ulteriori definizioni e miscele di contenuti perché Eduard produce anche un elevatissimo numero di accessori con cui arricchire i modelli.![]()
Passando a A6M2 e A6M3 sono due differenti versioni dello stesso velivolo che chiamiamo Zero. Qui trovi una discussione in cui sono presenti dei disegni, anche se di versioni differenti, che chiariscono meglio il concetto. L'approfondimento specifico lo lascio a te.
Per ogni aeroplano che si desidera realizzare come modello è per me essenziale acquisire prima delle conoscenze, almeno di base, che consentano di capirne meglio la storia e l'evoluzione. Il libro che ti ho segnalato sullo Stuka è un esempio di bibliografia utile allo scopo. Sullo Zero, in lingua italiana, un rapido e valido riferimento è il Briefing di Storia Militare.
PS: il velivolo è Mitsubishi Zero, non Nakajima anche se quest'ultima ditta ne produsse un rilevante numero di esemplari durante la guerra.
Spero di essere stato esaustivo quanto basta.
microciccio
Esaustivo?

Mi hai dato una marea di interessanti ed utili informazioni che sicuramente approfondirò e terrò in considerazione prima di decidere con quale altro modello cimentarmi.
Per ora lo "Zero" era solo un esempio per entrare un po' di più nel vasto mondo di modelli, marchi, edition, ecc.; è bello come soggetto ma non so se sarà il prossimo, ci sono tanti "nomi" che mi ispirano....Messerschmitt, Focke-Wulf, Spitfire, Macchi, Fiat, ......difficile scegliere

Per ora grazie mille
a presto
Valter